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giovedì 29 ottobre 2009

Regali cesti e soldi indagata anche impiegata comunale

Regali, cesti di natale 3 soldi. Fruttavano molte migliaia di euro i deceduti dell’Ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Ma l’indagine non finisce qui perché adesso sarà la volta degli infermieri e dei medici che hanno certificato morti presunte . il procedimento in esame – dice il gip Paola Cervo – è strettamente collegato ad altri due . Il desolante contesto tracciato in quell’ordinanza è infatti il medesimo in cui si collocano le condotte oggi contestate dal Pm. Un vero e proprio mercato dei funerali che le imprese di pompe funebri si accaparrano contendendosi regali e bustarelle i favori di telefonisti m, operatori della sala mortuaria , infermieri e di chiunque altra possa , dall’interno degli ospedali, segnalare tempestivamente un decesso o il prossimo extus di un paziente moribondo. A questo punto gli incaricati della ditta favorita si presentano dai parenti affranti ed ottengono l’assegnazione del servizio funebre. E’ evidente che costoro speculano sulla comprensibile debolezza di chi ha appena patito un lutto. Altrettanto evidente che complesso meccanismo postula illogicamente che vengano commessi numerosi reati che vanno dalla corruzione,del’incaricato di pubblico servizio , alla rilevazione del segreto d’ufficio al falso in atto pubblico evenienza tutt’altro che remota quando il medico ospedaliero , seppure in omaggio all’uso sociale di tenere esposta in casa la salma del defunto , certifica che il paziente, in realtà già morto, viene dimesso contro il parere dei medici.
Da qui anche i regali alla figlia di un impiegato comunale che addirittura vien avvisata con delle telefonate . L’impiegata che indagata in un separato processo lavora presso l’ufficio anagrafe del comune di Santa Maria Capua Vetere ed addetta alla certificazione dei decessi .