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martedì 6 ottobre 2009

Arrestato Nicola Vassallo fratello del collaboratore Gaetano, commercializzava in rifiuti tossici

Questa mattina, personale della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal Vice Questore Dr. Rodolfo RUPERTI, ha tratto in arresto, in esecuzione di una Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dall’ Ufficio G. I. P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, VASSALLO Nicola, nato Cesa il 9-11-1961, ivi residente, fratello del collaboratore di giustizia VASSALLO Gaetano.
VASSALLO Nicola, già indagato per associazione mafiosa e disastro doloso in concorso con il fratello Gaetano, con imprenditori ed esponenti del Clan dei Casalesi - Fazione Bidognetti, nominato custode giudiziale di un appezzamento di terreno sottoposto a provvedimento di sequestro, ubicato in località S. Giuseppiello nel comune di Giugliano (NA), si rendeva responsabile della continuata violazione dei sigilli relativi e degli obblighi derivanti dalla carica di custode giudiziale (art. 349 e 351 c. p.), al fine di impiantare sul sito estese coltivazioni di frutta da destinare alla commercializzazione.
L’area era stata sequestrata dalla Squadra Mobile di Caserta nel Luglio 2008, unitamente ad altri siti ubicati nel napoletano e nel casertano, nell’ambito di indagini coordinate dalla D. D. A. di Napoli a seguito delle dichiarazioni di VASSALLO Gaetano che permettevano di acclarare come quest’ultimo, per conto e nell’interesse del “Clan dei Casalesi”, aveva concorso alla creazione di un vero e proprio “cartello” di aziende riconducibili all’organizzazione camorrista che, operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti, avevano instaurato una vera e propria situazione di monopolio abbattendo i costi di esercizio, ed imponendosi così sul mercato, grazie allo smaltimento illecito ed abusivo di rifiuti solidi urbani, speciali, tossici e nocivi in una serie di discariche clandestine nella disponibilità diretta o indiretta della consorteria criminale.
VASSALLO Nicola, nell’ambito di questa indagine è già indagato per associazione mafiosa e disastro doloso.
La nuova contestazione si riferisce ad un’area di sua proprietà, ubicato in località San Giuseppiello di Giugliano (NA) sottoposto a sequestro probatorio trattandosi di una delle discariche abusive utilizzate per lo smaltimento illecito dei rifiuti.
I controlli della Squadra Mobile di Caserta avevano permesso di constatare che era stata rimossa la segnaletica installata per indicare che l’area era sottoposta a sequestro e che la stessa risultava regolarmente arata e che erano stati effettuati innesti ed impianti tanto da creare un immenso “pescheto”.
I terreni di San Giuseppiello di Giugliano, secondo le perizie delegate dalla D. D. A. di Napoli, risultavano altamente inquinati da rifiuti speciali e pericolosi presentando concentrazioni abnormi ed anomale di idrocarburi pesanti, cromo, arsenico e piombo.