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mercoledì 30 settembre 2009

Santa Maria Cv. Orrore a Sant'andrea, i familiari della segregata dovranno subire un processo.

L'avevano tenuta segregata in casa per circa 18 anni. Per il fratello e la sorella il gip di Santa Maria Capua Vetere li ha rinviati a giudizio . Il fatto accadde a Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. I suoi familiari - madre, fratello e sorella - volevano punirla per aver avuto un figlio da una relazione amorosa. M. M., 47 anni, con evidenti problemi psichici forse dovuti alla lunga prigionia, è stata liberata alle 13 del 13 giugno 2008 dai carabinieri.
I militari l'hanno trovata in una stanza fatiscente e sporca, chiusa a chiave, nel rione Sant'Andrea della cittadina. La vittima era tenuta in condizioni igienico-sanitarie "indescrivibili". Mangiava da una ciotola. .
Nel quartiere non la conosceva nessuno. A insospettire i carabinieri sono state alcune segnalazioni e voci che si rincorrevano intorno alla casa in cui viveva.
Il figlio della donna era stato cresciuto dalla nonna e dagli zii. Non si sa ancora se sapesse la verità su sua madre o se fosse stato tenuto all'oscuro. Il padre, l'uomo della relazione "illegittima", al momento non è stato identificato.
Nel pomeriggio furono arrestati la madre della donna, di 81 anni, il fratello di 45 anni e la sorella di 51 anni. Oggi dovranno subire un processo.