A distanza di due mesi dall’episodio ieri all’ex tabacchificio si è continuati a demolire senza sicurezza . Era il 17 giugno quando una nube tossica si alzò in cielo , era il primo giorno della demolizione dell’impianto dell’ex tabacchificio . Oggi si è ricominciato demolendo una parte del fabbricato frontale . Fuori i cancelli però, come allora, nessun cartello dove si informa che vi è un cantiere aperto, nessuna autorizzazione . Insomma si demolisce e si costruisce nella Santa Maria capua vetere come in un paese dell’agroaversano dove addirittura non si sa neanche chi è la ditta esegue i lavori . Ma soprattutto nessuna protezione è stata appurata anche se sul posto sono giunti per un controllo anche degli agenti del commissariato di polizia e i vigili urbani di Santa Maria Capua Vetere . E’ successo di tutto ieri nel comprato C1 nord . Sono stati i residente del posto ad avvertire di nuovo il locale commissariato di polizia , dopo che altri avevano telefonato sia al comando della polizia municipale locale chiedendo di intervenire , ma sono soltanto intervenuti quando hanno saputo che sul posto vi era altre forze dell’ordine. l’Asl competente nel territorio sembra ha fatto orecchie da mercante poiché tutto ciò capita durante la settimana di ferragosto. Un caso ? . Insomma l’inizio dei lavori doveva combaciare con il silenzio più assoluto delle attività preposte al controllo. Vale la pena dire che i cittadini dovevano in ogni caso zittire sui lavori che si stanno eseguendo all’interno dell’ex tabacchificio . Qualcuno asserisce che non vi è amianto fra le tegole e la copertura costruita prima del 1990. Insomma Santa Maria Capua Vetere è una dove tutti devono zittire sui lavori edili per il mega store. Ma dove sono i magistrati, dove sono le associazioni di legambiente che invece di essere presenti , cercano discariche abusive che basta un incendio per cancellarle.