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venerdì 7 agosto 2009

AUTOVELOX: TRE SOCIETA' DI SANTA MARA CAPUA VETERE FANNO RUOTARE BUSINESS MILIARDI ILLECITI




Santa Maria Capua Vetere . La maxi truffa degli autovelox passa anche per la città del foro . Non a caso tre società indagati nell’inchiesta degli autovelox truccati opera tra Santa Maria Capua Vetere e Capua . Due e più precisamente la Romatek e la Roma Service hanno sede legale in via albana e in via luigi de Michele a Santa Maria Capua Vetere e i loro rispettivamente responsabili si sono avvicendati da qualche anno a questa parte . La terza, la Sercom ha sede legale a Bellona dove addirittura nel corso dell’anno 2008 il responsabile amministrativo sembra essere un’altra persona. Ciò vuol dire che le tre società avevano avuto sentore che qualcosa non andava per il verso giusto e la conferma sono le indagini che si sono concluse qualche giorno dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Inoltre è venuto alla luce che le due società samaritane hanno avuto come la terza i crediti bloccati da parte dei comuni per effetto dell’indagine. A questo si sono aggiunte anche le 5000 e più cause che sono ancora parte davanti ai giudici di pace della sezione staccata del tribunale di santa Maria Capua Vetere che sicuramente avranno ripercussione sul’intera vicenda essendo debiti non ancora riscossi. Ma l’indagine no finisce qui poiché è in corso un’altra indagine da parte del nucleo provinciale dei carabinieri di Caserta parallela sui photored dove sono interessati altri comuni della provinacia di Caserta. Quindi non finisce qui la querelle che ha visto indagati 200 persone, tra sindaci, assessori e comandanti delle Polizie municipali sono indagati dai carabinieri per i reati di abuso d'ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rifiuto e omissione di atti d'ufficio, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, truffa, illecito trattamento dei dati personali. I militari della compagnia di Capua e della Polizia stradale di Caserta avevano dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di numerosi Comuni del Casertano e di diverse società e ditte. Le indagini hanno riguardato il rilevamento delle infrazioni svolto dai Comuni e dalle società tramite autovelox, photored o apparecchi simili: i carabinieri hanno scoperto così un sistema che, in violazione della legge, faceva guadagnare ai Comuni e alle ditte un profitto facile, rilevante quanto ingiusto. In particolare, i carabinieri hanno contestato agli indagati le modalità di affidamento del servizio da parte dei Comuni alle ditte private; la non corretta indicazione in bilancio delle somme provento delle sanzioni; illecite modalità di rilevazione delle infrazioni; omessa comunicazione alle competenti autorità delle infrazioni al fine del decurtamento dei punti; illeciti nel trattamento dei dati personali. Sulla base delle indagini sono stati sequestrati autovelox e photored, fissi e mobili, le somme introitate dai Comuni attraverso il rilievo delle infrazioni con le apparecchiature illegali, quelle introitate dalle società e corrisposte dai Comuni per il noleggio e i servizi relativi al rilievo delle infrazioni con gli autovelox e la documentazione cartacea e informatica relativa sul rilievo delle infrazioni.