Avevano chiesto alla Regione Campania contributi per la località sciistica di Bocca Della Selva , alla fine il giudice monocratico della sezione staccata di Piedimonte Matese li ha condannati ad un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di truffa aggravata . La vicenda riguarda la costruzione degli impianti nella località che sorge nel Parco del Matese dove per la verità il presidente della società Ciro Scognamiglio di Portici e i soci Domenico Di Simone di Cusano Mutri , e l’ingegnere Antonio Vecchione di Caserta, tutti condannati dal giudice Severino Antonucci, avevano avanzato la richiesta di contributo regionale . In realtà si è scoperto poi che tutta la vicenda era stata architettata in modo tale da truffare , secondo l’accusa , l’ente della regione campania poiché gli impianti dopo l’elargizione del denaro non sono stati mai eseguiti. L’indagine abbastanza complessa era stata eseguita dal procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere dal Pubblico Ministero Rita di Salvo che aveva chiesto il rinvio a giudizio di tutti e tre i personaggi nel 2005 davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Paola Piccirillo . Il gip samaritano accogliendo la richiesta del pm li rinviava davanti al giudice monocratico di Piedimonte Matese che dopo anni di dibattimento ha sciolto la riserva e li ha condannati alla pena sentenziata . dell’indagine ne fu interessati anche la Guardia di Finanza che sotto richiesta del pm eseguì una verifica fiscale che constatò che tutta la documentazione presentata alla regione campania era falsa . In sostanza avevano gonfiato attraverso fatture false la documentazione per avere il contributo per eseguire un progetto per la costruzione di impianti scioviari a Bocca della Selva . Una località che da anni ubicata fra le provincie di Caserta e Benevento . Bocca della selva si sa è stata , e lo è ancora una stazione sciistica dove molti casertani e beneventani salgono per trascorre qualche ora sulle piste che da anni sono state tracciate , ma si aspetta che la regine dia il via libera per costruirne altre . Ciro Scognamiglio di Portici Domenico di Simone di Cusano Mutri avevano pensato a tutti , ma alla fine hanno convinto anche l’ingegnere Antonio Vecchione di Caserta ad eseguire quel disegno che non li ha portati da nessuna parte . Si sa, la condanna non è definitiva perché esiste un ricorso presso la corte di appello e una cassazione, ma il giudice , ed è questa la cosa più particolare li ha interdetti dai pubblici uffici e li ha condannati al risarcimento dei danni nei confronti della regione campania e tutte le parti civili che sono state accolte in udienza . Hanno fatto parte del collegio difensivo gli avvocati Picca di Napoli e Bernardino Lombardi di caserta , per la parte civile Giuseppe Stellato ed Emilio Maddaluna .
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giovedì 9 luglio 2009
Truffano la Regione Campania chiedendo contributi per impianti scioviari , condannati dal giudice
Avevano chiesto alla Regione Campania contributi per la località sciistica di Bocca Della Selva , alla fine il giudice monocratico della sezione staccata di Piedimonte Matese li ha condannati ad un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di truffa aggravata . La vicenda riguarda la costruzione degli impianti nella località che sorge nel Parco del Matese dove per la verità il presidente della società Ciro Scognamiglio di Portici e i soci Domenico Di Simone di Cusano Mutri , e l’ingegnere Antonio Vecchione di Caserta, tutti condannati dal giudice Severino Antonucci, avevano avanzato la richiesta di contributo regionale . In realtà si è scoperto poi che tutta la vicenda era stata architettata in modo tale da truffare , secondo l’accusa , l’ente della regione campania poiché gli impianti dopo l’elargizione del denaro non sono stati mai eseguiti. L’indagine abbastanza complessa era stata eseguita dal procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere dal Pubblico Ministero Rita di Salvo che aveva chiesto il rinvio a giudizio di tutti e tre i personaggi nel 2005 davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Paola Piccirillo . Il gip samaritano accogliendo la richiesta del pm li rinviava davanti al giudice monocratico di Piedimonte Matese che dopo anni di dibattimento ha sciolto la riserva e li ha condannati alla pena sentenziata . dell’indagine ne fu interessati anche la Guardia di Finanza che sotto richiesta del pm eseguì una verifica fiscale che constatò che tutta la documentazione presentata alla regione campania era falsa . In sostanza avevano gonfiato attraverso fatture false la documentazione per avere il contributo per eseguire un progetto per la costruzione di impianti scioviari a Bocca della Selva . Una località che da anni ubicata fra le provincie di Caserta e Benevento . Bocca della selva si sa è stata , e lo è ancora una stazione sciistica dove molti casertani e beneventani salgono per trascorre qualche ora sulle piste che da anni sono state tracciate , ma si aspetta che la regine dia il via libera per costruirne altre . Ciro Scognamiglio di Portici Domenico di Simone di Cusano Mutri avevano pensato a tutti , ma alla fine hanno convinto anche l’ingegnere Antonio Vecchione di Caserta ad eseguire quel disegno che non li ha portati da nessuna parte . Si sa, la condanna non è definitiva perché esiste un ricorso presso la corte di appello e una cassazione, ma il giudice , ed è questa la cosa più particolare li ha interdetti dai pubblici uffici e li ha condannati al risarcimento dei danni nei confronti della regione campania e tutte le parti civili che sono state accolte in udienza . Hanno fatto parte del collegio difensivo gli avvocati Picca di Napoli e Bernardino Lombardi di caserta , per la parte civile Giuseppe Stellato ed Emilio Maddaluna .