C’è un antico proverbio che recita tra moglie e marito non mettere il dito . Lo stesso però può essere letto politicamente “ Tra Garofalo e il pdl di Pasquale Giuliano e Gennaro Coronella non mettere il dito “. La massima è aggiornata ai nostri giorni poiché la caratura politica che hanno espresso le due anime politiche del pdl certamente fa rimanere alto quel dibattito politico in virtù del fatto che la nomina della presidenza al consorzio rimane l’ago della bilancia della maggioranza di governo della provincia di Caserta. Anni fa ed ancora adesso io scrivo per la Gazzetta di Caserta e più precisamente nel 2006 proprio il senatore Pasquale Giuliano fomentato dall’ala aversana oltranzista capitanata anche da autorevoli esponenti del centro destra , avanzò l’idea di battersi per una corte di appello a Caserta disegno oramai obsoleto ed anche per spostare il tribunale ad Aversa tagliando completamente fuori la città di Santa Maria Capua Vetere, così come aveva espresso nei lontani anni novanta anche il senatore Ferdinado Imposimato suscitando le ire della classe forense e dei ben pensanti sammaritani che si sentirono offesi nel loro inconscio perché venivano buttati nel cestino ben 200 anni di vita giudiziaria . Le stesse ire che i cittadini e i professionisti sammariutani suscitarono quando Pasquale Giuliano avanzo l’idea del tribunale ad Aversa nel 2006 . Ci fu una protesta abbastanza vibrata degli avvocati del foro di Santa Maria Capua Vetere proprio dall’avocato Giuseppe Garofalo padre dell’avvocato Nicola coordinatore cittadino di Santa Maria Capua Vetere che all’epoca ricopriva la carica di presidente dell’unioni camere penali della regione campania. In quell’occasione curai proprio io la protesta degli avvocati e di Garofalo, ma anche la risposta poiché il giorno dopo fui chiamato proprio dal Senatore Giuliano e in un clima abbastanza scherzoso mettendo tutto a tecere anche perché le famiglie Giuliano e Garofalo si conoscevano ormai da anni ed ognuno nutriva rispetto sia civile , professionale e giuridico per l’altro. Stavolta però, a turbare le i professionisti della famiglia Garofalo e Giuliano, è stato l’avvocato Nicola sensibilizzando la posizione del partito della libertà e per esso del coordinatore cittadino contro la nomina a presidente del consorzio Unico affidata a Giancarlo Giudicianni, attraverso un preciso e sporco gioco di un’ala del centro destra lobbistica che fa affari con il centro di Sinistra che oggi più che mai sono doventi i veri stupratori di un territorio ( vedi Luca Bianchini ) . Anche in questo caso il botta e risposta ha chiuso la polemica anche perché nonostante ciò si registrano fumate nere per la nomina al consorzio unico .