I casalesi doc aveva affidato il territorio di Santa Maria Capua Vetere alla famiglia Amato Prima l’operazione Hermes, poi adesso quella denominata Scala reale . Tanti milioni di euro in nero. Questo era il business di denaro ipotizzano dagli inquirenti nei confronti delle persone che facevano capo alla famiglia Amato che è stata decimata dalle forze dell’ordine che avrebbero accertato un illecito dovuto per lo più al riciclaggio e il reintegro di capitale proveniente da vincite anche del calcio scommesse gestito da organizzazione criminali calabresi e soprattutto personaggi legati a Cosa Nostra .Una Holding Finanziaria illecita che gestiva un capitale da vero pozzo di San patrizio . In sostanza- secondo quanto dichiarato anche dal generale di Brigata Giovanni Mainolfi della guardia di finanza - vi erano macchinette che invece di essere collegate con appositi modem al monopolio , queste venivano depistate attraverso un sistema informatico nei computer di alcuni gestori che controllavano le giocate” . Era questo il sistema sofisticato messo a punto dalla coalizione criminale che controllava il gioco anche nelle sale Bingo dove erano ubicate le slot machine e videopoker . Un sistema che ha fruttato tanto denaro tanto da far entrare soltanto una minima parte nelle casse dello stato. A questo ci aveva pensato il Renato Grasso posto in stato di detenzione nell’operazione hermes e deux ex macchina che aveva un vera e propria organizzazione che permetteva di controllare tutto il territorio. Non a caso le indagini che avevano fatto scoprire questo grande giro illecito era venute alla luce durante l’operazione . Nel comunicato diramato Dalla Dda di Napoli e dal nucleo regionale della guardia di Finanza di Napoli del 27 aprile si faceva riferimento proprio al settore dei videopoker e delle new slot a chi facevano capo . Scala reale è la continuazione dell’operazione Hermes . “Il Sistema Grasso – scrive la direzione distrettuale antimafia della Procura della repubblica di Napoli- nel settore della macchinette era schematicamente inquadrato attraverso le attività estorsive e la forza intimidatoria esercitate nelle proprie d’influenza, in forma esclusiva o comunque preponderante rispetto ad altri concorrenti, installazione dei video poker illegali , il noleggio dei video giochi leciti nonché la raccolta delle scommesse sia legali che abusive . Renato Grasso provvedeva anche ad effettuare i conteggi settimanali facendo riferimento ad un referente di zona , persona di fiducia del clan affiancato da un contabile di zona due volte a settimana atraverso i singoli operatori economici coinvolti nell’attività in materia . A coordinare le indagini delle due operazioni Hermes e Scala Reale è stato il sostituto procuratore della repubblica e responsabile della sezione della Dda di Napoli presso la procura di Napoli Cafiero De Raho titolare di una inchiesta storica al clan dei casalesi il processo Spartacus che insieme al procuratore capo della repubblica Giandomenico Lepore e gli ufficiali della Guardia di finanza del Gico e dello scinco coordinati dal generale di Brigata Giovanni Mainolfi, prima adesso il nucleo provinciale dei carabinieri della provincia di Caserta con il colonnello Burgio e il capitano Carmine Rosciano.