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mercoledì 1 luglio 2009

AVVOCATI PAUROSI NON ESEGUONO AZIONE LEGALE PENALE NEI CONFRONTI DI ROBERTO SAVIANO. CANCELLATI 150 ANNI DI STORIA DELL'AVVOCATURA A SANTA MARIA C.V.


Santa Maria Capua Vetere. Otto avvocati mettono in ginocchio la dignità conquistata in 150 anni di attività forense a santa Maria Capua Vetere . Spaccata la camera penale . Lo confermano i voti quanto mai simili delle due mozioni presentate . “Abbiamo perso una delle più grandi occasione mediatiche mondiali nella storia dell’avvocatura nazionale – ha dichiarato l’avvocato Giuseppe Garofalo firmatario per giunta di una delle mozioni presentate in assemblea. Giuseppe Garofalo durante il suo intervento è stato un fiume in piena poiché rimane uno dei più antichi portabandiera dell’antica avvocatura Sammaritana essendo uno degli avvocati più rappresentativi . Ma nel suo intervento è trasparso un concetto che recita chi non reagisce ad un accusa grave lo fa o per viltà o per paura affinché l’accusatore possa esibire le prove. In sostanza si è avuto paura di eseguire una zionepenale nedi confronti dello scrittore . L’atteso plenarium della camera penale , dove per la verità è stata notata la “strana” assenza per motivi di salute del presidente Camillo Irace , è stata per molti professionisti del settore la giornata della verità nascosta . All’ordine del giorno come si sa vi era un punto fondamentale per una futura attività professionale forense , essere favorevoli e o non favorevoli ad una azione legale penale nei confronti dello scrittore casertano Roberto Saviano poiché aveva infangato con una sua massima la dignità degli avvocati, che difendevano nei processi di camorra alcuni esponenti della criminalità organizzata . In base a tale massima i professionisti in una passata assemblea avevano animato un confronto abbastanza ostico ma costruttivo in quanto il dialogo aveva portato alla richiesta di due mozione dea votare nel corso di una successiva assemblea. Bene! Le due mozioni erano state presentate una dall’avvocato Gabriele Amodio di Marcianise tendente ad avere una maggiore incisività mediatica ma anche intraprendere le opportune iniziative a tutela della onorabilità e della dignità degli avvocati e del diritto di difesa , costituzionalmente garantito a tutti i cittadini , l’altra invece quella dell’avvocato Giuseppe Garofalo tendente ad essere incisiva su un azione penale nei confronti dello scrittore . Quest’ultima che è stata votata da 20 avvocati mentre quella di Amodio è stata votata da 28 avvocati . Quindi otto avvocati che hanno voluto intraprendere una strada diversa, ma hanno in ogni caso, fatto perdere una grande occasione di riscatto per avvocatura samaritana che guarda caso oggi è considerata un fanalino di cosa dell’intera nazione. Non a caso nel comunicato stampa diramato dalla camera penale si legge che l’assemblea stessa ha deliberato gravemente diffamatorio l’atteggiamento dello scrittore nei confronti dell’avvocatura, ma non si capisce il perché, essendo quest’ultimo un reato del codice penale, non si è querelato. Già nel settembre del 2008 all’assemblea- convegno delle unioni delle camere penali nazionali a Parma si formalizzò un deliberato considerando che il gratuito e reiterato attacco agli avvocati penalisti – soprattutto a danni dei loro figli – coinvolge in maniera più ampia il rispetto del ruolo e la dignità dell’avvocatura nei processi di criminalità organizzata . Per questi motivi la ma camera penale ha comunicato di aver dato mandato ad una commissione composta da Giuseppe Ciccarelli , Alessandro Diana, Angelo Raucci, Umberto Pappadia e Gennaro Iannotti affinché la stessa approfondisca il tema e valuti , unitamente al presidente e la direttivo le opportune iniziative da intraprendere , ma di azione legale penale nulla all’orizzonte .