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giovedì 18 giugno 2009

S.MARIA CV. Concorso vigili 10 giorni per la sentenza.

Concorso a Santa Maria Capua Vetere, i giudici del tar si riuniscono in camera di consiglio e fra 10 giorni depositeranno la sentenza . Si è svolta ieri mattina davanti al tar di Npaoli l'ettesa udienxza che vedeva 4 vigili urbani ciontestare il bando di concorso . La vicenda risale a qualche mese fa quando presentarono un ricorso chiedendo l'annullamento del bando del concorso della polizia municipale che era stato stilata, come addirittura recita una delibera di giunta dell'otto agosto 2008 ,dal comandante dei poliziotti municipale Francesco De rosa per rifiuto da parte di un dirigente. Si presentarono le domande ma durante il concorso quattro persone non riuscirono ad entrare , ma visto che nel bando era state riscontare delle anomalie di carattere amministrativo , i tre mancati vigili urbani si affidarono guarda caso ad un avvocato non conosciuto in ambito regionale, ma a livello nazionali essendo un personaggio di spicco dell'avvocatura amministrativa del foro di Roma l'avvocato Giuseppe Pio Torcicollo . I tre presentarono ricorso e l'udienza camerale fu fissata il giorno 19 marzo 2009 presso il tribunale amministrativo regionale di Napoli . Bene, l'udienza ha avuto luogo e quindi i tre vigili urbani assistiti dall'avvocato sono comprasi davanti ai giudici napoletani . Li, l'avvocato ha espostole ragioni per le quali chiedeva in primis la sospensiva del provvedimento amministrativo del comune di Santa Maria Capua Vetere .Il bando e il successivo decreto di immissione in servizio dei 15 poliziotti municipali non erano stati eseguiti secondo le normative che regolano gli enti locali e quindi chiese anche l'annullamento del concorso .La doccia fredda fu consumata giovedì 20 marzo quando i giudici napoletani del Tar di Napoli hanno accolto il ricorso di tre poliziotti municipali esclusi dal concorso. Il ricorso presentato di circa 800 pagine, denunciò anche 40 violazioni di carattere amministrativo. In sostanza non sarebbero state rispettate secondo le normative che regolano gli statuti degli enti locali.Ecco il provvedimento che fece scalpore.