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venerdì 12 giugno 2009

OPERAZIONE BIOPOWER , ADESSO E' LIBERO MA CON OBBLIGHI DI FIRMA GIUSEPPE ESPOSITO

L'assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Mria Capua Vetere era in quota da Italia dei valori
Operazione Biopower, dopo i due imprenditori romani scarcerati dal gip Paola Cervo , adesso tocca anche all’ex assessore ai lavori pubblici di Santa Maria Capua Vetere Giuseppe Esposito . Sono state accolte infatti le tesi dell’avvocato Della Pietra difensore dell’Esposito. Non a caso la libertà con obblighi di firma di Giuseppe Esposito giunge dopo la chiarificazione dei due imprenditori romani davanti ai magistrati della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere ai hanno concesso la misura della libertà personale nella propria abitazione. Giuseppe Esposito potrà uscire liberaramente dal suo comune di residenza. La vicenda giudiziaria è saltata fuori perché la Regione Campania ha finanziato 50 centrali per energia rinnovabile tra cui tre a biomasse di grosse dimensioni del valore di 22 milioni di euro. Una di questa doveva essere realizzata ad Atena Lucana della Natural Energy srl, un’altra è stata localizzata a Reino in provincia di Benevento, della Energhetic srl, la terzana cui ne è nato il castello accusatorio a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta della Biopower srl. Ma la stessa ruota anche intorno ad una mazzetta di 100 mila euro che sono state ritrovata durante un controllo nell’auto di un indagato ed un appartamento a Bellona . E’ lì che ruota tutto il business illecito. La Guardia di Finanza di Caserta aveva eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone di cui 14 in Campania, 4 in Lazio, 3 in Emilia Romagna e 2 in Lombardia per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno della regione Campania, alla corruzione di pubblici ufficiali, alla rivelazione di segreti di ufficio ed alla realizzazione di falsità in atti pubblici. La complessa attività investigativa dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Caserta ha consentito di smascherare un sodalizio criminoso nel’ambito del quale due imprenditori laziali (Bracciali Renzo e Tombolillo Giampiero) hanno costituito tre società (Biopower spa, Natural Energy srl ed Energethic srl) aventi ad oggetto la costituzione di centrali per la produzione di energia derivanti dalle biomasse, intessendo una fitta rete di rapporti di favoritismo e di corruttela con funzionari e amministratori pubblici appartenenti: al comune dove sarebbe stata eretta la centrale (Pignataro Maggiore), alla regione Campania-assessorato alle Attività Produttive- incaricata di adottare i provvedimenti autorizzatori e di indire le conferenza di servizi per definire i procedimenti amministrativi per la realizzazione delle suddette centrali; il Genio Civile di Caserta incaricato di esprimere le autorizzazioni antisismiche sui lavori di costruzione della centrale biotermica di Pignataro Maggiore; di altre pubbliche amministrazioni interessate territorialmente per l’istruttoria di procedimenti riguardanti imprese