Napoli. Spartacus 1 depositata la motivazione della sentenza di appello del 19 giugno 2008. A meno di un anno e con precisione un mese e sei giorni prima della scadenza, il giudice a latere Dottoressa Mariarosa Caturano della prima corte di assise di appello di Napoli ha depositato presso la cancelleria la motivazione della sentenza della corte di assise di appello di cui insieme al presidente Raimondo Romeres l’ha stilata.Mille e duecento pagine che saranno al vaglio di tutti gli avvocati difensori perché da questo momento inizia la scadenza del 90 giorni per presentare il ricorso alla corte di cassazione. La sentenza di secondo grado confermo 16 ergastoli comminati ai boss. Tra le altre, la Corte aveva confermato le condanne per Francesco Schiavone, detto Sandokan, Francesco Bidognetti e i latitanti Michele Zagaria e Antonio Iovine. Il massimo della pena è stato inflitto anche a Giuseppe Caterino, Mario Caterino (latitante), Cipriano D'Alessandro, Raffaele Diana (latitante), Enrico Martinelli, Sebastiano Panaro, Giuseppe Russo, Francesco Schiavone, detto 'Cicciariello', Walter Schiavone, Luigi Venosa, Vincenzo Zagaria e Alfredo Zara.La Corte ha inflitto, inoltre, altre 14 condanne con peneche variano dai 30 ai due anni di reclusione. Trenta anni sono stati inflitti a Pasquale Apicella e Giuseppe Russo, 21 per Antonio Basco, 16 per Luigi Diana (pentito) 15 per Dario De Simone (collaboratore di giustizia) e Nicola Pezzella, 14 per Franco Di Bona (anch'egli pentito), 10 anni e sei mesi per Carmine Schiavone (pentito), 9 per Guido Mercurio, 9 per Corrado De Luca, 4 per Alberto Di Tella e Giuseppe Quadrano (entrambi pentiti), 3 anni e tre mesi per Vincenzo Della Corte, 2 per Vincenzo Schiavone. I giudici per diversi capi di imputazione hanno dichiarato il non luogo a procedere o l'assoluzione. Il benificiatoario è statao anche Francesco Schiavone. La Camera di consiglio e' durata 73 ore a pari a Tre giorni di camera di consiglio Il dispositivo, letto in aula alle 12,30 circa, è molto complesso ed ha anche modificato la sentenza di primo grado del 15 settembre 2005 relativamente ad alcuni capi di imputazione.