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sabato 30 maggio 2009

RIFIUTI E BUSINESS: ECCO LA CITTA' DEI VELENI 1







San Tammaro. Una volta c’era soltanto maruzzella adesso invece in quel posto dopo le colline di Ferrandelle , ci sono anche le piattaforme di ecoballe che giungono dal Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Vengono depositate sempre di più ed abbandonate perché il terreno essendo un terreno confiscato alla camorra , lo stato oramai se ne appropriato perché li non si costruirà più niente .
Le ecoballe ormai sono tutte li , anche la spazzatura di Napoli che è stata dimessa dal capoluogo napoletano e prontamente lavorata nei cdr circa un anno fa e posta in ecoballe nella piattaforma di San tammaro. Si San Tammaro insieme a santa Maria La fossa è diventato a confine con i terreni di Casal di Principe e di Villa di Briano la vera città dei veleni. A poco più di quasi 500 metri le poche culture agricole che hanno il sapore di una disfatta , visto che li c’è rimasto soltanto un cimitero dei rifiuti . Rifiuti di ogni specie imballati e lavorati alla meglio che oggi si intravedono dalle ecoballe non coperte dai soliti teli stracciate dai becchi di uccelli che si sono avvicinati per mangiare qualche rimasuglia. Tutto questo si intravede e lo abbiamo fatto con un servizio fotografico si intende, sul territorio del comune di San Tammaro nei pressi della discarica maruzzella , quest’ultima allargata a deposito e piattaforma di ecoballe così come taverna del re nel territorio di Giugliano. Le ecoballe ammassate, ma anche rotte e riversate sulla piattaforma senza un telo si ergono proprio durante il tragitto prima di girare intorno alla piattaforma . Per un raggio di cinque kilometri e più, le montagne di rifiuti che non potranno mai essere lavorate che sovrastano il territorio . Una brutta figura per il comune , ma chi se ne frega tanto sono a quattro chilometri dal centro abitato. Ma le falde acquifere sono tutte inquinate. Tutti non volevano la discarica , ma qui i due business che si fanno nella capitale del pezzetto, sono diventati rifiuti e mattone . C’è gente che da 15 anni paga acqua luce e gas , ma anche la tarsu a costi non dimezzati, ma intanto i soldi che sono giunti sono più di 15 miliardi di euro , ma non c’è una scuola e neanche un comune idoneo con una sala consiliare . Personaggi amministrativi pensano, caso mai, alle nomine di scrutatori e presidenti di seggio per sistemare in questo frangente qualche parente per far guadagnare loro il cento euro visto che li hanno votati. Si costruiscono case si alzano palazzotti, si fanno vedere in paese loro con auto grosse, ma in realtà vivono in un territorio malandato ed ibrido dove addirittura non vi giungono addirittura forestieri che comprano case in periferia e non hanno servizi . Si perché proprio una trasmissione televisiva su RAI tre attraverso una inchiesta domenica sera notizierà gli italiani che in questo momento di crisi si sono costruite otto milioni di case in più rispetto agli anni passati.