Qualche anno fa una parte di Piazza della Resistenza e più precisamente il tribunale di fronte a palazzo Aversano, fu intitolata ai giudici dell’antimafia di Palermo Falcone e Borsellino. Si pensò che questo largo potesse rappresentare per la città una testimonianza di vita per avvocati e magistrati, ed invece dopo la richiesta, per questioni di sicurezza la prefettura e la procura obbligarono al comune di lasciare il passaggio libero e quindi senza parcheggio. Oggi è diventato il grande pisciaturo e cacaturo di cani randagi . Il largo si presenta , come si vince da questa foto, è in condizioni pessime con l’erba cresciuta addirittura sull’asfalto e i posizionatori di limite d’accesso divelti e abbandonata a se stessa. L’amministrazione comunale che ha delimitato una parte del largo intenta alla manutenzione e non ha mai pensato di adibire tale spazio a verde attrezzato con prati e panchine nel pieno centro storico di Santa Maria Capua Vetere e quindi invogliare quei pochi bimbi, che sono rimasti fra le mure dei palazzi ubicati nel circondario, a scendere e frequentare un piccolo parco giochi . Ciò non è avvenuto, perché significa che c’è un preciso disegno dell’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere di spostare attraverso la costruzione di utenze abitative nelle zone intorno al centro storico, i cittadini tanto da impoverire il centro storico . La conferma è anche la carenza di operatori del terziario nel cuore di una città oramai caduta nella miseria più totale , perché non vi è un piano industriale e un indotto tale da far rifiorire quella etica economica, attorno ad un centro storico malandato e senza sbocchi economici . A gennaio 2009 annunciammo che la più rinomata strada di Santa Maria Capua Vetere Via Vittorio Emanuele soffriva l’attività del terziario poiché vi erano ben 17 unità commerciali con le saracinesche abbassate. A questo poi ci aggiungiamo che le aree di parcheggio del centro storico sorgono nei pressi di cantieri edili gestite da ausiliari della sosta della Icaro che nonostante abbiano avuto dalla cassazione il veto di non fare multe continuano imperterriti a scrivere infischiandosene della leggi italiane. Ecco perché c’è un impoverimento di vita nella città . Il centro storico alle 20.30 è un vero e proprio coprifuoco e tutta la vita giovanile si trasferisce nei locali che sono nelle zone ai margini della città. Santa Maria Capua Vetere dagli anni 90 a od oggi non è cresciuta ne dal punto di vista demografico, ne dal punto di vista economico poiché la sua espansione si è fermata intorno ai 28/29 mila abitanti . C’è infatti una vera e propria fuga dalla città , ma la loro posto sono giunti immigrati extracomunitari i quali sono aumentati rispetto agli anni scorsi. Insomma il largo Borsellino e Falcone non è altro che una testimonianza del tenore di vita che si respira nella propria città . Se ci fossero stati i magistrati Borsellino e Falcone a santa Maria Capua Vetere , avrebbero messo sotto inchiesta tutti gli amministratori.