“Festeggiamo di meno , ma diamo una mano “. Non è uno slogan ma una carezza ai cittadini aquilani ne vale la pena . Il presidente della repubblica Giorgio Napoletano dichiara lutto nazionale, ma c’è gente che a durante le feste pasquale festeggia anche con feste patronali. E’ un ricordo oramai tanto lontano la solidarietà che fu portata attraverso vestiario e generi di prima necessità alla popolazione dell’alta Irpinia, da parte di autorevoli personaggi politici della prima repubblica . In quei giorni immediatamente dopo la scossa di terremoto si costituì una unità di crisi nella nostra provincia affinché si potesse portare a quelle persone che aveva perso oramai tutto una testimonianza non solo di affetto , di solidarietà , ma una testimonianza fisica affinché potessero essere aiutati a ricostruire il proprio paese. Tante mani servirono non solo a scavare per ritrovare le persone sotto le macerie , ma anche a dare conforto a tante persone che trovarono aiuti da parte di associazioni . Bene! Fino ad oggi e mi riferisco a due centri quali Santa Maria Capua Vetere e San Tammaro non hanno adottato nessuno aiuto, nei confronti dei cittadini aquilani. Sarà ancora presto , ma nel momento di maggior bisogno almeno qualche squadra di giovani e meno giovani poteva anche partire . Invece sono rimasti in città e per giunta pronti a partire per le vacanze pasquali o addirittura inneggiando ai quattro venti la festa patronale di San Tammaro e il volo dell’angelo. In questa settimana di passione che non è più la settimana di pasqua , un sorriso , una mano a persone che in questo momento soffrono è inevitabile, festeggiamo di meno , ma diamo una mano .Basta ricordare alcune cifre 207 morti , 1500 feriti e 70 mila persone senza un casa e senza i loro averi.