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martedì 21 aprile 2009

SPARTACUS 2 , IL PROCURATORE PILLA CHIEDE LA CONFERMA DELLA CONDANNA A CINQUE ANNI DI RECLUSIONE PER ANTIMO PERRECA

Casal di Principe – Spartacus 2 . Il sostituto procuratore della corte di appello di Napoli ed ex procuratore della repubblica di Benevento Ruggero Pilla chiede la conferma della condanna a cinque anni Ad Antimo Perreca . Il processo si tiene davanti alla quarta sezione del tribunale di Napoli presidente D’ottavio. Ieri mattina è iniziata la requisitoria del processo Spartacus 2 dove per la verità , proprio in virtù dei molteplici processi di criminalità organizzata , il sostituto procuratore della corte di appello di Napoli titolare del processo Ruggero Pilla già aveva chiesto di discutere soltanto la posizione del Perreca . Così è stato. Antimo Perreca è accusato di associazione camorristica ed estorsione e la sua accusa è basata sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia ben 4 che lo hanno incriminato di essere il boss di Recale . Dopo la conclusione della discussione del procuratore Pilla, la parola è poi passata all’avvocato Jappelli . Il professionista ha cercato di smontare quello che è stato il castello accusatorio a cui il tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo ha dichiarato colpevole. La sentenza emessa il 23 marzo del 2004 fu letta dal presidente Luigi Bonajuto assistito dai giudici a latere Armato e Ciambellini nell'aula bunker del nuovo complesso penitenziario di Santa Maria Capua Vetere gremita di persone. Condanne per più di un secolo, assoluzioni, ma anche richieste di confisca dei beni da parte del Collegio giudicante. Spartacus 2 il processo che nell’anno 1994 sancì il connubio fra Politica e camorra. Venti furono le condanne, 32 le assoluzioni . Cadde in parte l'impianto accusatorio fornito dei collaboratori di giustizia Carmine Schiavone, Pasquale Pirolo , Carmine di Girolamo, Adriana Rambone, Dario de Simone, Franco di Bona i quali avevano dichiarato che i politici della provincia di Caserta lavoravano in perfetta sintonia con i camorristi .I condannati per i quali i pm Raffaele Cantone e Antonello Falcone hanno presentato appello sono 18 . Ma per molti di loro hanno già scontato il ripristino della misura restrittiva . Furono condannati a nove anni di reclusione due latitanti fra cui il boss di San Felice a Cancello Mario Di Paolo che adesso risulta deceduto e Antonio Cantiello. Un anno in meno di reclusione, con la precisione otto al boss di Trentola Ducenta Raffaele delle Volpe e a Salvatore Nobis di Casapesenna. Sette anni di reclusione la condanna che fu disposta dal collegio giudicante per Luigi Bianco di Casal di Principe . Condanne anche per il boss di Recale Antimo Perreca, per lui cinque anni di reclusione. Fra i condannati c'era anche il cugino di Pasquale Tavoletta alias Zorro, Mario Antonio Tavoletta. Per questo ultimo i giudici avevano disposto la condanna a cinque anni di reclusione. Stessa pena anche per Nicola Papa. Giovanni Potenza e Gaetano Musto furono condannati entrambi a quattro anni e sei mesi di reclusione . Tre anni di reclusione per Antonio Delli Paoli adesso risulta deceduto e pene riconosciute per le attenuanti generiche ai collaboratori di giustizia Domenico Frascogna e Salvatore D'Alessandro. Per il Frascogna la condanna fu di anni tre di reclusione , mentre al d’Alessandro è stata riconosciuta una pena diversa, per lui furono due ani e otto mesi di reclusione . Una pena di un anno e sei mesi di reclusione è stata inflitta a Giuseppe Nobile, condanna che è stata già determinata da irrogarsi in continuazione con quella già disposta dalla Corte di Appello di Napoli del 9 maggio 1997 divenuta irrevocabile il 4 febbraio 1988. Fu condannato anche Luigi Esposito, al quale è stata applicata la pena di un anno e sei mesi di reclusione in continuazione a quella già disposta dalla Corte di Appello di Napoli in data 29 dicembre 1992. Per tutti, al di fuori di quelli che sono deceduti, il procuratore generale chiederà la conferma della pena poi la parola passerà agli avvocati difensori. Personaggi eccellenti ci furono fra gli imputati assolti nel procedimento penale di Spartacus . Uno su tutti il senatore della Repubblica attualmente in pensione Tommaso Antonio Ventre fratello del presidente della provincia di Caserta Riccardo, che non era presente in aula. Mentre era presente, chi al suo fianco ha cercato di combattere la battaglia giudiziaria riuscendo ad avere alla fine il placet dei giudici sammaritani che gli hanno riconosciuto la sua innocenza.