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mercoledì 8 aprile 2009

Raffele Sapienza se ne andato. Lo ricordo così

Se ne andato dopo 14 anni di sport e di sofferenze . Lui è stato un emblema per i giovani della provincia di Caserta . La pallanuoto l’ha fatta diventare negli anni novanta uno sport seguitissimo così come lo era il basket e il calcio . Raffaele Sapienza forse il giudice più sportivo d’Italia non c’è più . Un ricordo è d’obbligo dopo aver trascorso tanto tempo insieme a lui preparando campionati giovanili e di serie a maschili e femminili , perché lui era un giudice da serie A. Ma ieri mattina lo ha ricordato dopo la funzione religiosa anche il presidente del comitato campano il pluriscudettato e bandiera della canottieri Napoli Paolo Trapanese. “ E’ stato un esempio per tutti i giovani pallanuotisti campani e napoletani – ha dichiarato Paolo Trapanese sul sagrato della chiesa a Napoli . “ Molti di loro devono alui cse oggi giocano e sono diventati campioni”. Se ne andato in punta di piedi . Nella cappella di San Francesco in via Aniello Falcone stamattina vi erano gli amici più intimi l’avvocato Paolo Trofino, Tullio Camardella , Enzo Esposito, l’avvocato Raffaele Petrillo con la moglie e il figlio Francesco, Paolo Zizza, e tanti altri che si sono riversati per dare l’ultimo saluto ad un personaggio che difficilmente sarà dimenticato almeno dai quarantenni e trentenni atleti a cui devono molto a Lello. Si perché lui si facava chiamare così Lello. C’ero anche io . Ieri mattina ho chiesto un permesso perché non potevo mancare all’ultimo saluto . Ma vorrei ricordarlo così . Nella primavera inoltrata degli anni novanta eravamo stati invitati ad un torneo in Liguria a Chiavari. La squadra allievi con Fabio Bencivenga e con Misho Asic era partita in autobus . Io, siccome ero ancora in ufficio, fui contattato di prendere il presidente Sapienza alla fine della giornata di lavoro di venerdì in tribunale . Mi recai , all’uscita della giornata lavorativa a Santa Maria Capua Vetere. Una volta giunto entrai nell’aula della ex quarta sezione penale che era infondo al corridoi al primo piano, perché non era ancora gip, e mi feci notare . Mi fece cenno di accomodarmi e dopo l’udienza che si era conclusa mi fece segno di entrare in camera di consiglio . Al suo ceno risposi che potevo aspettare fuori, ma lui insistette e mi fece entrare in camera di consiglio , il tempo di prendere un appuntamento preciso e poi mi disse di aspettare che ci avrebbe messo poco . Aspettai in piscina a Santa Maria Capua Vetere dove arrivò poco dopo ed insieme dopo aver fatto una sauna partimmo alla volta di Chiavari . Un Viaggio dove si addormentò perché stanco dopo una lunga chiacchierata , forse perché aveva piena fiducia in me .