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venerdì 3 aprile 2009

L'intervento di Gaetano Rauso sulla convocazione del consiglio comunale dell'8 aprile 2009

Quando si arriva a gestire il potere nel modo in cui lo sta facendo questa Amministrazione Comunale, sovviene spontanea la considerazione che siamo di fronte ad un modo, a dir poco spregiudicato, di governare la città. Pensare di modificare l’assetto dell’ufficio Tecnico Comunale, attraverso una delibera di Giunta, quando l’art. 48 del Decreto Legislativo n.267 del 18 agosto 2000, sì demanda alla Giunta l’organizzazione degli uffici e dei servizi, ma solo dopo aver ricevuto precisi indirizzi del Consiglio Comunale. L’aver operato per anni in questa maniera illegittima, ormai ha creato in questi amministratori “delle proprie tasche” il convincimento di potere fare e disfare a proprio piacimento senza essere in alcun modo perseguiti. Tutta l’organizzazione del Comune di santa Maria Capua Vetere è stata messa su senza aver seguito minimamente le procedure di Legge e la proliferazione degli incarichi dirigenziali ( affidati anche a chi non possiede le prerogative) e degli incarichi di posizione organizzativa è solo un mezzo per poter fare clientela e poter avere a disposizione chi si prende la responsabilità di porre in essere atti scellerati e contrari agli interessi della collettività. La divisione dell’Ufficio Tecnico l’ho auspicata fin dall’avvento di questa sindacatura ed avevo preparato il progetto di dotazione organica secondo le modalità previste dalla Legge e nel rispetto del principio di Efficacia, efficienza ed economicità; avevo previsto la riduzione dei Settori e, conseguentemente dei dirigenti. E’ assurdo che in un comune di 30.000 abitanti vi siano 10 dirigenti ed un direttore Generale, La spesa del personale a quanto ammonta? E’ nei limiti prefissati dalla Legge? Non credo!!!
Oggi ho ricevuto la convocazione del prossimo Consiglio Comunale e nell’ordine del Giorno ho potuto constatare che è stato inserito di tutto e di più. In spregio alle importanti svariate richieste di Consiglio Comunale avanzate dall’opposizione da molto tempo e non avendo in benché minima considerazione l’importanza degli argomenti che sono stati oggetto delle richieste, ci siamo trovati di fronte ad un polpettone che ha il solo scopo di “imbrogliare le lingue”e di non far conoscere i gravi problemi che hanno indotto più di dieci consiglieri a richiedere la discussione del Consiglio. Solo dei venduti per i canonici “trenta denari” possono avere la faccia tosta di continuare ad appoggiare un’Amministrazione che non ha in alcuna considerazione il Consiglio Comunale che, secondo la Legge, ha funzioni di indirizzo e di controllo sull’azione del Sindaco e della Giunta, nonché su quella dell’apparato burocratico. Una persona perbene e che opera negli interessi della Città non tollererebbe questo modo di governare e, passandosi la mano per la coscienza, dovrebbe opporsi a questo modo di amministrare. Ma esistono ancora persone con la coscienza?