Crash ghost , la procura della repubblica non finisce di stupire . Con la chiusura indagini eseguita qualche giorno fa attraverso una rapida lettura del provvedimento si è potuto leggere che oltre ai 41 indagati fra i quali anche gli avvocati che erano stati pizzicati attraverso una perquisizione, vi sono altri dieci indagati che sono fra i capi di imputazione del decreto emesso dalla procura e notificato nei giorni scorsi . Ma l’attività investigativa ha comunque messo sotto processo anche un comandante di una stazione dei carabinieri della provincia di Caserta che avrebbe passato notizie riservate ad imputati dell’inchiesta: ma non finisce qui poiché in questo marasma , sia ben chiaro , sono capitati in buona fede uffici della pubblica amministrazione che hanno avallato le sentenza dei falsi incidenti regolarizzandoli con il pagamento dell’imposta. Quindi si conferma ancora una volta che l’indagine giudiziaria iniziale era rivolta a 50 persone indiziate di delitto di truffa e falso senza considerare i giudici di pace di Caserta che sono ancora sotto osservazione. I nomi e gli intrecci sono venuti alla luce dall’attività d’indagine espletata, ed in particolare dalle perquisizioni eseguite in data 24 novembre 2008 presso gli studi dei professionisti, nel corso delle quali fu rinvenuta numerosa documentazione utile ai fini delle indagini, era emerso che i destinatari delle misure interdittive, in violazione dei propri doveri professionali, si erano rivolti a medici compiacenti per far emettere, in favore di propri clienti e dietro compenso, certificazioni mediche fasulle al fine di istruire pratiche risarcitorie inerenti a sinistri stradali mai avvenuti. L’indagine, durata due anni e coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, aveva consentito nei mesi di ottobre e novembre 2008 di arrestare 28 persone (tra medici, avvocati, infermieri e falsi autori dei sinistri stradali). Molti avvocati marcianise di Macerata Campania di Caserta , ma anche tecnici radiologi di imprtanti case di cuara che sono sotto osservazione. Alla base una pen drive sequestrata al dottor Alfonso Alberico dove sono custoditi i segreti e le risultanze professionali potrebbe fornire, in ogni caso, fonti di prova inconfutabili. In tutto per i 41 indagati vi sono ben 95 capi di iputazione . Episodi , contestati a persone che addirittura non sapevano niente o che avevano firmato qualche richiesta di risarcimento danni veritiera , ma dopo si sono visti avallare richieste false a loro insaputa . Il crash ghost o più comunemente in napoletano Tozza – tozza , ha fruttato fior di milioni di euro da parte di alcuni indagati.