Caserta Incontro chiarificatrice o soltanto un alterco per giungere nuovamente davanti al giudice ordinario per presunti abusi di potere nei confronti di alcuni impiegati della Acms di Caserta. E’ quello che si aspettano i 29 dipendenti che con una lettera indirizzata al Presidente dei Liquidatori ACMS al Collegio dei Liquidatori ACMS al Collegio dei Revisori dei Conti ACMS al Sig. Direttore Generale ACms, al Commissario Prefettizio della Provincia di Caserta al Sig. Prefetto di Caserta All'Ispettorato del Lavoro di Caserta alla Procura della Corte dei Conti – Napoli, i lavoratori dipendenti dell'Azienda Casertana Mobilità e Servizi spa in Liquidazione, tutti appartenenti al Settore Esercizio e con qualifica di Operatori di Esercizio con residenza nei vari depositi aziendali, hanno da tempo denunciato l'atto arbitrario e l'abuso di potere commesso da codesto Collegio dei Liquidatori e da codesta Direzione aziendale con l'Ordine di Servizio di assegnazione a ben 29 nostri colleghi aventi la medesima nostra qualifica ed in alcuni casi minore anzianità sia di servizio, di qualifica e di età, delle funzioni nella qualifica di Coordinatore di esercizio, avvenuta circa cinque mesi fa. L'art. 18 ali. A al R.D. 148 del 1931 che fino a prova contraria, è ancora la legge che regola il nostro stato giuridico, prevede che le funzioni nelle qualifiche possono avere durata massima di mesi sei e che oltre tale periodo, si acquisisce di diritto la qualifica definitiva. Secondo i lavoratori costituisce un sopruso, una illegalità e un abuso di potere in quanto i colleghi nominati sono stati scelti senza alcun criterio come prescritto dal suddetto art. 18 e dal successivo art. 19 stessa legge e in spregio al Regolamento di avanzamento e promozione che dovrebbe essere ancora vigente. Altresì le funzioni sono state assegnate in una quantità "scandalosa" ma non nuova ali'ACMS perché nel 2006 un Revisore dei conti, rimasto solo a dirigere l'azienda ed aveva nominato ben 14 Capi Unità Organizzative Tecniche (ex 2 livelli Capi Ripartizione) sempre senza alcun criterio e frutto di pressioni politiche e parasindacali. Neanche un'azienda molto più grande dell'ACMS come la CTP di Napoli ha una quantità tale di CUOT e di Coordinatori Esercizio! E tutto ciò a discapito della già moribonda economia aziendale e in una fase di liquidazione dove non si dovrebbero appesantire le casse di altri oneri. Per tutto quanto sopra detto, i sottoscritti diffidano il Collegio dei Liquidatori e il Direttore e li invitano a revocare l'Ordine di Servizio prima della scadenza dei sei mesi e cioè subito ed entro il corrente mese.