Aversa . Camorra e rifiuti. Il presidente del consiglio di amministrazione Isodoro Orabona stilò una cessione di credito nei confronti di Claudio Bidognetti per complessive 632 mila euro. Si infittisce l’inchiesta della Dda di Napoli sui provvedimenti adottati nei confronti personaggi a cui è stato contestato il 416 bis l’associazione camorristica . Il credito, infatti, che il consorzio vantava nei confronti della società di Claudio Bidognetti per il servizio di igiene urbana e servizi accessori era di 838 mila euro per la manutenzione degli automezzi consortili . Il consorzio Geoeco però all’epoca dei fatti vantava infatti un rilevante credito nei confronti del comune di Casal di Principe di 2 milioni 395 mila 715 euro, per questi motivi il presidente del consorzio Isodoro Orabona sottoscrisse la cessione con l’Oleodinamica di Claudio Bidognetti che accettò ed acquistò i titoli . In sostanza fu il commissario prefettizio dell’epoca che con una delibera segnalò tale incombenza da parte dell’ente dell’agro aversano . Lo stesso comune proprio in merito al provvedimento emanato dal consorzio dal suo commissario prefettizio , formalizzò un piano di rientro che venne attuato con l’elargizione di 72 rate ciascuna di euro 33mila circa a partire dal giugno 2007 e sono al maggio 2008 . Ma visto che il consorzio allo scopo di adempire al proprio debito che aveva con la società oleodinamica di cluadio Bidognatti cedette una parte dei crediti vantati attraverso un atto pubblico . Ecco svelato il retroscena fra il consorzio Geoeco e la società di Claudio Bidognetti che fino a qualche giorno non si sapeva neanche che esistesse , ma in realtà per gli addetti ai lavori compresi i magistrati della Dda conoscevano poiché tra il Bidognetti e il Consorzio erano stati stilati atti e compressi chi cui questo è uno di quelli che confermano i rapporti imprenditoriali intercorsi fra la oleodinamica di claudio bidognetti il geoeco , ma anche l’Ecocampania .. Quindi le indagini della Dda di Napoli procedono anche sul riciclaggio del denaro proveniente da indebiti arricchimenti da parte dei clan che nei rifiuti avrebbero trovato un fiorente e particolare business che avrebbe fruttato società altra fior di milioni di euro . Tutto questo fino a qualche anno fa e cioè prima delle indagini poteva passare inosservato essendo l’attività della società di Claudio Bidognetti pulita fino a qualche anno , ma quando gli inquirenti e i magistrati della Dda di Napoli hanno annusato che qualcosa non era chiaro nei trasferimenti di denaro da un parte all’altra come fossero normali passaggi di quote ecco che nella prima indagine si scopre che la società di Bidognetti era una prestanome per riciclare denaro proveniente da estorsione della camorra . il pm Alessandro Milita infatti ha chiesto ed ottenuto il sequestro preventivo delle quote sociali e dell'azienda della sas Oleodinamica con sede legale in casal di principe in relazione al reato contestato della truffa nonché il sequestro preventivo anche per equivalente della somma di danaro pari ad euro seicentomila nei confronti degli indagati con riferimento al reato di truffa .