Santa Maria Capua Vetere Omicidio di Monaco in aula i funzionari di polizia svelano tutti i particolari del video nella sala d’aspetto. Si è svolta ieri mattina davanti alla prima corte di assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presidente Elvira Capecelatro il processo a carico di Salvatore Busico, assistito dall’avvocato Umberto Pappadia e Giuseppe stellato accusato corso in omicidio perchè avrebbe accompagnato e poi barbaramente ucciso nelle campagne di santa Maria La Fossa , la notte fra il 24 e 25 aprile 2005 il giovane diciassettenne Enrico di Monaco. In aula ieri si respirava un’aria abbastanza pesante poiché sono stati rivissuti gli attimi dell’attesa nella sala del commissariato di polizia di Santa Maria Capua Vetere quando il Salvatore Busico fece segno all’extrcomunitario albanese Mullameti Nderim di stare in silenzio perché le telecamere avrebbero ripreso il loro incontro. Questo particolare è stato riferito anche dal funzionario di polizia Dottor Cortese che è stato ascoltato per quasi due ore. Ha affermato che fino alla’atto della richiesta di interrogatorio è stato riconosciuto a Salvatore Busico, presente in aula a piede libero, un coinvolgimento attivo nella vicenda giudiziaria poiché secondo la parte civile potrebbe essere anche il mandante cosi come ordinò ad Enrico di monaco di compiere un misfatto. E’ il più classico dei delitti ancora irrisolti anche se il pm della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere Donato Ceglie c’è la messa tutta per chiudere le indagini e comunque trovare un colpevole non di averlo ucciso ma di averlo accompagnato in pasto alle belve quali appunto gli extracomunitari albanesi che adesso si sono poi volatilizzati. Per certi L’omicidio potrebbe assomigliare ad un azione come quella di Arben Kume , il mostro dei gradilli , già condannato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere . Intorno a questo omicidio ci sono tanti ma e perché , ma c’è una sola verità che un ragazzo che alla’epoca aveva 17 anni è stato ucciso soltanto perché aveva segnalato un personaggio poco raccomandabile che aveva una pistola in mano ma anche perché amava vestirsi come tutti i giovani di oggi lo fanno. Mullameti Nderim l’extracomunitario albanese è stato dichiarato irreperibile ,ma è parte integrante del processo .