Hanno completato l’album delle figurine ed ora aspettano il premio: esseri mandati a casa!!!
Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, celebrato in seconda convocazione, si è consumata l’ennesima farsa.
La mancanza del numero legale, registratasi nella seduta del 19 dicembre, allorquando ci si apprestava a discutere il punto riguardante la riduzione della zona di rispetto cimiteriale (palesemente illegittimo), ha determinato la convocazione della seduta del 23 dicembre la quale, appena iniziata, ebbe l’epilogo che tutti conoscono, quello dell’abbandono di buona parte della cosiddetta maggioranza dell’aula consiliare e la conseguente mancanza di numero legale.
Dalle fila dell’opposizione di sono levate proteste vivissime con le quali si sottolineava l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti del “LORO sindaco” il quale, mentre cercava di parlare, fu ignorato dalla stessa maggioranza che abbandonava l’aula.
Da questo atteggiamento si evidenzia palesemente la mancanza di coesione in una coalizione che si è composta solo per portare avanti determinati interessi e che manca di un programma politico finalizzato al rilancio della Città.
Le successive dimissione dell’assessore Capitelli, sono il segnale di questa volontà di ottenere, attraverso il condizionamento delle decisioni da assumere e la richiesta di ulteriori cariche , una maggiore influenza nell’Amministrazione, senza tenere minimamente presente l’interesse della Città che ha bocciato alle elezioni questa componente dell’attuale maggioranza, la quale farebbe bene a ritornare all’opposizione per non rendersi ulteriormente complice del comitato d’affari che ha visto come un pericolo per i propri interessi la coesistenza con il gruppo Di Muro e con dei degni gentiluomini quali l’avv. Maglione ed il dr. Schettino.
Si è arrivati, finanche, ad accusarmi di non voler favorire i disegni di alcune persone che vogliono realizzare dei distributori di carburante a ridosso del Cimitero, senza avere il coraggio di dire che tutto ciò è palesemente illegittimo e, certamente, non osteggiato solo dalla mia persona, come si è palesato dall’atteggiamento della maggioranza che ha abbandonato l’aula nell’ultimo Consiglio per paura, come hanno detto alcuni consiglieri che tuttora stimo e che credo in buona fede,di andare in galera.
È tempo ormai, prima che sia troppo tardi, e che si determinino ulteriori danni per
Gaetano Rauso