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lunedì 1 dicembre 2008

Duplice omicidio Guida - Di Girolamo , la seconda corte di assise sentenzia: Ergastolo a Vincenzo Zagaria.

Teverola. Duplice omicidio Enrico Guida e  Ciro Di Girolamo, la seconda corte di assise emette il quarto ergastolo .  Quattro collaboratori di giustizia hanno  condannato all’ergastolo Vincenzo Zagaria   . Quest’ultimo insieme a Francesco Biondino, Andrea Autiero detto O scusuto  sono mandanti   e Killer del duplice omicidio di Enrico Guida e Ciro di Girolamo due giovani di Carinaro che  avvenne in una masseria di  Teverola  . Per  Vincenzo Zagaria la seconda   corte di assise di Santa Maria Capua Vetere  presidente Elisabetta Garzo ha inflitto  la massima pena dell’ergastolo per l’episodio omicidiario.   Precedentemente erano stati connnati alla stessa pena in primo grado all’ergastolo Francesco Biondino , ed Andrea Autierio mentre Dario de Simone fu  condannato a 15 anni di reclusione due anni in più della pena richiesta del Pm Giovanni Conzo.  Salvatore D’Alessandro fu  condannato con il rito abbreviato  davanti al gup di  Napoli . Per Biondino ed Autiero tutti e cinque sono  accusati del duplice omicidio di Enrico Guida e Ciro Di Girolamo , due giovani che facevano parte del gruppo di Quadrano antagonista a quello dei casalesi . Per questo procedimento sono stati ascoltati ben cinque pentiti fra cui Alberto di Tella cognato di Giuseppe Quadrano che è stato ascoltato anche lui , Dario de Simone e Salvatore D’alessandro  ascoltato  dalla corte in qualità di teste. Sia d’Alessandro che de Simone, secondo gli atti in possesso della corte nel procedimento penale,  hanno confermato i moventi del duplice omicidio dei due ragazzi uccisi barbaramente l’11 gennaio 1991 una  masseria nei pressi della provinciale di Teverola .  Mandanti dell’omicidio Furono Vincenzo Zagaria , Andrea Autiero, Francesco Biondino , mentre chi sparò ai due ragazzi fu Salvatore d’Alessandro insieme a Giovanni Di Martino la cui posizione venne archiviata.  Furono attirati in una trappola da Giuseppe  D’Agostino, ucciso successivamente. I due giovani  messi faccia terra, con le mani in alto  simulando un controllo delle forze dell’ordine , non sapendo che la sentenza di morte era stata già emessa . Furono travati uccisi e rivolti a pancia sotto . Il tutto secondo i pentiti  e  Carlo d’Agostino padre del ragazzo che li accompagnava all’agguato che addirittura avrebbe avuto delle minacce di morte dalla famiglia di Andrea Autiero e quindi per questi motivi è stata acquisita sia la dichiarazione che fece all’epoca del duplice omicidio che quella che ha riferito nel corso dell’udienza..