In un consiglio comunale sia maggioranza e opposizioni si devono affrontare per la risoluzione dei problemi che attanagliano la vita cittadina. Ma purtroppo a Santa Maria Capua Vetere non è così, in quanto il contraddittorio nasce all'interno della stessa maggioranza . E' completamente assurdo che consiglieri che compongono l'assise e sono presenti in aula si affrontano a suon di dichiarazioni alquanto pepate . E' il caso del botta e risposta fra il consigliere Giuseppe Rinaldi e il consigliere Giovanni Campochiaro. Quest'ultimo ha dichiarato di essere del partito democratico quando il consigliere Rinaldi ha ricordato che il capogruppo Nicola Viggiano era addirittura uscito dal gruppo consigliare del PD . In realtà Il Campochiaro aveva aderito ad un progetto diverso sempre del PD ma con affinità diverse. E' qui che è scattata lo squallido alterco dove anche il consigliere Enrico Monaco ci ha messo lo zampino. m ala cosa più particolare che ormai la cittadinanza si è completamente allontanata dalla vita amministrativa della città. I Dieci cittadini , forse anche molti, e i venti addetti ai lavori fra poliziotti municipale e i vari segretari di partito ed associazioni che a Santa Maria Capua Vetere. Quest'ultime rappresentano soltanto il 10 per cento della popolazione, la dicono lunga di come la popolazione assiste insieme allo sfascio più completo di una città che non ha più niente da dire. E' un peccato che i buoni propositi sono stati scalfiti da giochi di poltrone ed affini che molto spesso rimangono soltanto fra pochi eletti . Il consiglio comunale è in ginocchio , la vita amministrativa è in ginocchio, il futuro di Santa Maria Capua Vetere non c'è e forse non ci sarà più perché tutto viene eseguito all'interno di una finta Holding di potere che vuole far capire di essere forte , ma che in realtà non è in testa a nessuno .