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giovedì 20 novembre 2008

Crash gost:. La pen drive di Alfonso Alberico basilare per le indagini

Santa Maria Capua Vetere . Si allarga sempre di più l’inchiesta sulle truffa delle assicurazioni. La pen drive sequestrata al dottor Alfonso Alberico dove sono custoditi i segreti e le risultanze professionali potrebbe fornire, in ogni caso, fonti di prova inconfutabili. Per questo motivo sotto la lente di ingradimento ci sono ancora ben una dozzina di persone che d’altra parte sono sotto osservazioni da parte della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere. massimo riserbo quindi da parte dei magistrati inquirenti i quali hanno già attuato un piano contro la fuga di notizie. Non a caso qualcuno che ricopre qualche ruolo istituzionale politico non all’interno del palazzo di giustizia , sia ben chiaro, ha usato per scopi personali, notizie false e tendenziose che poi sono sfociate in un irrigidimento da parte di tutti i magistrati inquirenti nei confronti dell’incolpevoli avvocati e colleghi della carta stampata . Assodato che oramai sarà il tribunale del riesame di Napoli a chiarire se le ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli arrestati sono legittime, l’indagine va avanti. La pen drive sequestrata al Dottor Alberico potrà in ogni caso chiarire come avvenivano i falsi incidenti . In sostanza i giudici sono in possesso di materiale probatorio alquanto decisivo per far intraprendere nuovi provvedimenti giudiziari . La prima inchiesta scattò alla fien di ottobre ma anche nel pomeriggio del 14 novembre 2008. Quest’ultima un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 8 persone indagate per “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni di società assicuratrici” e reati connessi (corruzione, falsità materiale e ideologica, scaturì dalla dichiarazioni etero accusatori di alcuni indagati della prima trance. Le stesse furono eseguite durante gli interrogatori di garanzia da alcuni dei soggetti tratti in arresto lo scorso 30 ottobre 2008 per i medesimi reati, e dai successivi riscontri effettuati dai Carabinieri delle Stazioni di Santa Maria Capua Vetere e San Prisco. In particolare, i provvedimenti riguardavano l’aggravamento della posizione di quattro indagati già agli arresti domiciliari, ai quali è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere: Carmine LISI Dirigente Istituto Medicina Legale Ospedale Civile di Caserta; Giuseppe TARTAGLIONE medico ortopedico Ospedale Civile di Capua; Giovanni IOSSA, medico primario reparto ortopedia Ospedale Civile di Maddaloni; Prisco DI CAPRIO medico ortopedico Ospedale Civile di Maddaloni;l’aggravamento della posizione di un indagato già sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Caserta, al quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari: Pasquale MARINO , tecnico radiologo clinica “Villa Santa Lucia” in San Giuseppe Vesuviano (NA);e tre nuovi indagati Roberto ADELINI medico primario reparto ortopedia Ospedale Civile di Sessa Aurunca, nonchè consigliere comunale al Comune di Santa Maria Capua Vetere; Giuseppe RESCINITI , perito liquidatore della società “Sara Assicurazioni”; Pasquale LUCARIELLO , cancelliere presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Caserta.