Una serie di omaggi alle grandi stelle del jazz italo-americano, due serate speciali dedicate alla Turchia, la sezione “Next generation jazz” – palcoscenico riservato alle band formate da giovani musicisti – saranno al centro del programma di “Ai confini del jazz – La musica di mezzo”, 43esima edizione del Festival Internazionale del Jazz Rumori Mediterranei di Roccella che si svolgerà dal 26 agosto al 3 settembre 2023.
Accanto ai concerti serali anche questa edizione propone altre attività didattico-formative, come le master class di strumento e voce, le presentazioni di libri e CD e gli incontri con grandi protagonisti del panorama jazzistico internazionale. Confermata come da tradizione la vocazione del Festival a privilegiare progetti innovativi e musicisti che amano la sperimentazione e la ricerca; saranno infatti nove le produzioni originali e quattro le prime nazionali su un totale di diciotto concerti.
L’evento è stato ammesso a finanziamento nell’ambito dell’Avviso pubblico “Eventi Culturali” promosso dalla Regione Calabria a valere sulle risorse del PAC 2014/2020 e gode del sostegno finanziario della Città Metropolitana di Reggio Calabria che ha confermato il proprio impegno a favore di questa manifestazione internazionale che da 43 anni dà lustro alla Calabria.
Ricco il cartellone messo in piedi da Vincenzo Staiano, direttore artistico di Rumori Mediterranei. Saranno Frank Sinatra, Scott LaFaro, Tony Scott, Henry Mancini, Sal Nistico’, Joe Venuti, Eddie Lang e Chick Corea le star di origine italiana al centro di una serie di produzioni originali del Festival gestite da grandi protagonisti della scena jazzistica nazionale e internazionale come Rachel Gould, Luis Bonilla, Riccardo Fassi, Mary Holvorson, Jessica Pavone, Jim Rotondi e Michael Rosen. Al Teatro al Castello saranno cinque, infatti, le formazioni impegnate nei “tribute ai paisani”. Il RICCARDO FASSI SEXTET omaggerà Henry Mancini, il quartetto PAVONE-HALVORSON-DUNSTON-FUJIWARA, in prima mondiale a Roccella, ricorderà Joe Venuti ed Eddie Lang, il RACHEL GOULD QUINTET riproporrà dal vivo una celebre incisione di Rachel Gould e Sal Nisticò, mentre il ROTONDI-ROSEN-GORGONE-PICCIRILLO-FIORE QUINTET presenterà, in prima assoluta, degli arrangiamenti di brani famosi di Chick Corea, scomparso due anni fa. Inedito e di grande spessore il progetto su Frank Sinatra che sarà presentato dal Prof. Luca Cerchiari, uno dei massimi esperti europei di jazz, nella veste di story teller e dal quartetto di Greta Panettieri una delle più brillanti vocalist in circolazione nel nostro paese. In cartellone anche un inedito documentario su “Frank Sinatra e l’Italia” a cura del Master in ‘Editoria e produzione musicale’ dell’Università IULM di Milano diretto dal Prof. Luca Cerchiari.
I concerti del Teatro al Castello saranno preceduti da altre performance. Giorno 26 agosto, nella serata d’apertura del Festival sul Waterfront Sisinio Zito, un trio guidato dal sassofonista Carmelo Coglitore improvviserà dei brani partendo dagli ‘hint’ che gli arriveranno dal collezionista e musicologo Giuseppe Nicolò che, nel progetto originale “Back to grammo“, azionerà la manovella dei suoi vecchi grammofoni per fare girare i vinili delle più celebri stelle del firmamento jazzistico italo-americano. A seguire il progetto “Mediterraneo ostinato” della BANDA IKONA di Stefano Saletti e Barbara Eramo, con special guest il bravo clarinettista Gabriele Coen, che porterà sul palcoscenico la complessità comunicativa e sonora della lingua Sabir, l’antico esperanto dei pescatori e dei marinai del Mediterraneo.
Sul Waterfront Sisinio Zito, altri contributi originali su Scott LaFaro e Giose Rimanelli verranno dal quartetto JADE VISION di Andrea Brissa e dal DOMENICO RIZZUTO ELECTRONIC ENSEMBLE nella sezione riservata ai giovani, che registrerà anche la presenza dell’ANDREA GLOCKNER SEXTET e del MIRKO ONOFRIO LARGE JAZZ ENSEMBLE, una big band che presenterà “Leon in jazz” un originale progetto di musica “Third Stream” imperniato sugli arrangiamenti di alcune arie del celebre compositore napoletano Ruggero Leoncavallo.
Al Teatro al Castello, invece, oltre agli omaggi agli italo-americani, ad arricchire il quadro ci saranno anche le esibizioni di grandi formazioni come il Lino Patruno Jazz Show e il quartetto di Sergio Cammariere. Il progetto di Lino Patruno richiama il jazz degli albori. Non a caso è un convinto sostenitore della teoria che vuole i musicisti italo-americani di origine siciliana al centro della nascita del dixieland.
Sarà la prima volta di Patruno al Festival, anche se può essere considerato uno dei personaggi più eclettici del mondo dell’intrattenimento italiano perché ha attraversato con successo tutti i generi musicali e i mezzi espressivi della scena contemporanea, mentre Cammariere torna a Roccella dopo 16 anni con i brani del suo ultimo album.
La chiusura della rassegna, invece, sarà affidata al FOOTPRINT PROJECT, una band berlinese che proporrà un effervescente mix di jazz, hip-hop, neo-soul e afrobeat con al centro della scena la vocalist Rokhaya Niang.
Di notevole pregio e interesse la sezione “Rumori Mediterranei for Turkey“. Grande attesa, infatti, per quella che, forse, sarà una delle “chicche” del Festival e prevede la partecipazione di formazioni guidate da musicisti turchi provenienti da quattro capitali europee: Ankara, Londra, Berlino e Copenaghen. Due le date. Giorno 29 sul palcoscenico di Martone si alterneranno L’HAKAN BASAR TRIO del pianista enfant prodige Hakan Basar, ormai abbastanza conosciuto in Europa, e il CANSU TANRIKULU QUARTET guidato dalla bravissima vocalist Cansu Tanrikulu che suona anche il synth, la chitarra e lavora con l’elettronica per arricchire il suo linguaggio vocale. Giorno 30 agosto, invece, serata d’apertura al Teatro al Castello di Roccella Jonica con il quartetto YPEK YOLU di Orhan Özgur, un cantante e virtuoso del saz, chiamato anche “chitarra saracena”, e la band DILA VARDAR & THE ODD BEATS che opera sulla scena musicale londinese, al momento la più grande fucina di jazz multietnico del pianeta. Quello della vocalist e danzatrice turca Dila Vardar è un ensemble votato alla performance dionisiaca e propone una fusion fatta di musica etnica turca e greca e ritmi di danza balcanica.
Da sottolineare che sarà di notevole spessore, infine, la presenza femminile al Festival con alcune grandi protagoniste del jazz contemporaneo come Mary Halvorson, Jessica Pavone, Rachel Gould, Greta Panettieri, Barbara Eramo, Cansu Tanrikulu, Dila Vardar e l’emergente Rokhaia Niang.
Tra queste si distinguono la chitarrista Mary Halvorson e la violinista Jessica Pavone due giovani star che dominano le classifiche dei nuovi talenti statunitensi. Si tratta di un duo ormai consolidato che ha alle spalle molte produzioni musicali e l’appartenenza alla cosiddetta “Brooklyn Jazz Renaissance” che sta soppiantando il tradizionale dominio della ormai proibitiva e costosa Manhattan. Il duo, per la prima volta in Italia, sarà affiancato da Nick Dunston al contrabbasso e Tomas Fujiwara alla batteria e costituirà certamente un evento top dell’estate jazzistica italiana.