C'era una volta lo sport a Caserta , c'era una volta il calcio, il basket, la pallanuoto, la pallavolo, il baseball, c'era una volta chi c'era e puo' raccontare queste cose . Oggi Caserta e 'orfana dello sport ma soprattutto e' orfana di quel casertano purasangue che risiedeva in città e difendeva l'orgoglio casertano sfidando finanche le forze dell'ordine mettendo a soqquadro una citta' escogitando addirittura una rivoluzione nel 69 circa 52 anni fa per farsi notare in nome e per conto del calcio italiano .
La sentenza del Comitato di garanzia del Coni che non ha ammesso la Casertana calcio al campionato della serire C Lega pro la dice lunga su come Caserta , la citta' dell'architetto Luigi Vanvitelli,. dei Borboni , del Palazzo Reale piu' bello del mondo, della citta' dove il Re Ferdinando di Borbone preparo'il colpo di grazia ad una insurrezione giudiziaria nei confronti di un presidente del tribunale della Vicaria nel lontano 1700, venga considerata a livello sportivo per quello che e' stata in grado di dare anche dal unto di vista sociale all'intera provincia di terra di lavoro , perche' il capoluogo e' stata sempre la punta di forza di un intero territorio quello della campnia Felix.
Ecco e' finito tutto -. Ho mediatato molto prima di scrivere, ma sono giunto ad una conclusione che purtroppo la dirigenza e l'endurace che girava intorno alla Casertana oìcertamente no era di quello spessore professionistico che tanto si decantava.
Vi racconto la cretinaggina dell'endurance dirigenziale della casertana calcio. Per tre anni anzi quattro consecutivi si e' assistito alla morte del calcio a Caserta.
Come mio solito fare mi andavo a vedere le partgite di calcio comprando il biglietto di tribuna perche' volevo dare un mio contributo , a differenza di altri che hanno sempre chiesto l'accredito , i biglietti per gli amici degli amici , ma soprattutto non volevano pagare. Una volta giunto volevo anche sedermi , ma purtroppo per demenza dirigenziale non c'era posto nenache per sedersi perche' i sediolini era insudiciati da escrementi di uccelli che addirittura ungevano tutta la tribuna , pero' soltanto la triunetta delle autorita' era pulita, i soliti raccomandati . Ma non finisce qui. Tra il primo e il secondo tempo mi piaceva andare a salutare qualche amico collega giornalista, che da oggi e' disoccupato cosi' come tutti i giornalisti sportivi casertani, perche' una cosa e' scrivere in lega pro con tanto di firma , ed una cosa fare 20 righe e sbattuto in un giornale in una pagina dove vi sono giornalisti alle prime armi . Ebbene dovete sapere che c'era dei soggetti , si perche' li chiamo cosi, perche' una volta fatto vedere il tesserino e chiesto di entrare per due minuti per passare quella manciata di secondi per una battuta nell'intervallo, questi addirittura ti inseguivano e ti cacciavano fuori o non ti facevano entrare come delle autorita' sembrava che fosse casa loro . Non sono andato piu' .
E comesi dice in gergo , la Madonna e' giusta. Questa gente ha avuto quello che si meritava di non essere piu' considerata , cosi' come tutti i giornalisti sportivi casertani, quelli nuovi e non quelli che fanno il loro meestiere da 40 e piu' anni, che hanno sempre rispettato il tifoso casertano in se per se .
Oggi assistiamo, con la non iscrizione al campionato di lega pro e al ricorso bloccato dal Coni, ad una vera e propria decable con una dirigenza che non ha neanche rispettato ne i veri tifosi casertani ne la citta' intera . Eppure il presidente Gravina della Figc aveva addirittura , in una domenca sportiva invernale esaltato Caserta per aver prsentato un progetto del nuovo stadio. Oggi con il calcio italiano diventato campione d'europa , Caserta piange e come dice in gergo , qunado Sparta piange Atene ride , in questo co Roma e il Coni
Infine mi dispiace per il sindaco Carlo Marino che non doveva mettersi in mezzo perche' purtroppo l'endurace dirigenziale casertano era sempre ambiguo. Certo aveva puntato tutto ma adesso cosa succedera'
Oggi Caserta e lo sport casertano non ha piu' neanche una connotazione politica perche' una volta chiuso lo sport non c'e' vita sociale e culturale .
Eppoi dicono e parlano male della prima repubblica ...