La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 16 settembre 2017

POLITICA A SANTA MARIA CAPUA VETERE - Siamo, ormai nella seconda parte dell'anno e siamo affamati di "trasparenza" E....NESSUNO PARLA


Nella nostra città, esiste,  da più di un anno, l’assessorato alla trasparenza. Ma i cittadini non hanno ancora realizzato, compiutamente, la valenza di questa novità. Nell’immaginario collettivo ci si aspettava che questo assessorato togliesse i veli ai vecchi misteri che le amministrazioni degli ultimi venti anni hanno lasciato sepolti sotto le mezze parole quali : “la magistratura sta facendo il suo corso”, “le indagini non sono state ancora completate” e via dicendo. Lo stabile del vecchio istituto Santa Teresa è stato lasciato all’incuria e al degrado, dopo un esborso di varie centinaia di milioni delle vecchie lire, di noi contribuenti. Un palazzetto dello sport lasciato a marcire senza nessuna spiegazione a noi cittadini, questa volta parliamo di milioni di euro. Il fallimento della STU (società di trasformazione urbana) dove i contribuenti e la città hanno perso non solo i soldi ma anche parte dei terreni che facevano parte della vecchia 167,   dove vennero erette decine e decine di cooperative, c’è una sentenza di fallimento, ma noi contribuenti non sappiamo come e/o perché. Tra le altre, la colpe più grave  è stata il “prestito” della facoltà di Psicologia a Caserta,(testuale cosi è stato scritto dall’ ex sindaco del PD allora,( ora ha già fatto un paio di attraversamenti) nel suo programma elettorale. Un danno che ci ha privato di una popolazione circolante di circa ottomila studenti che avrebbe alleggerito il dramma della chiusura dell’ITALTEl, almeno nel comparto commerciale. A quale cosiddetto “barone”universitario ha giovato tutto questo? Perché questa Facoltà venne assegnata alla nostra città e ci è stata sottratta, in modo fraudolente? La domanda è legittima. Poi, scoprire  che un azienda, che per molti anni ha lavorato nella nostra città e a cui furono affidati lavori importantissimi era legata organicamente ai “Casalesi”e i cui titolari sono in galera, avrebbe dovuto creare un minimo di perplessità, vi pare? Niente. Dalla cronaca, tutti noi, abbiamo imparato che dove lavorano le aziende legate organicamente alla camorra ci deve essere, necessariamente, qualche colluso, politico o dirigente che sia, che ne dite? Ora, noi non sollecitiamo processi, non sollecitiamo commissioni d’inchieste, sappiamo benissimo come il tempo e le circostanze riescono ad annacquare ettolitri di nero di seppia, aiutati, naturalmente, dall’atteggiamento poco collaborativo degli addetti ai lavori che, spesso, diventano degli addetti ai favori,  ma i vecchi misteri hanno bisogno di una sepoltura, i cittadini sammaritani hanno il diritto di sapere se sono stati errori dovuti dall’inadeguatezza del ruolo oppure da interessi privati. Vi state domandando: che senso ha saperlo? ormai cosa fatta capo ha!. No non è cosi; vengo e mi spiego. Da un’analisi viene fuori che la maggior parte dei guai e delle storture, degli acquisti sbagliati di edifici adibiti a scuole, di una cementificazione  di terreni agricoli forzando le regole e di tanto altro che ci portiamo dietro da venti anni, partono dal 1997, vale a dire dalle due “sindacature” successive dell’ex sindaco  e ribaditi e denunciati pubblicamente da un feroce “J’accuse” contenuto nelle dimissioni di due consigliere comunali di maggioranza della “sindacatura” Giudicianni: Avv.ssa Borgia e Dott.ssa Limardi.  A vedere bene nell’attuale consiglio e non solo, notiamo  gli stessi nomi,( a partire dal Sindaco), i figli, oppure parenti diretti e indiretti, riconoscibili alter ego di noti faccendieri, ma tutti verosimilmente, compreso qualche dirigente, riconducibili alla memoria dell’operato dell’ex Sindaco dei due mandati successivi. Una sorta di restaurazione mascherata, condita da qualche eccezione di rilievo, farcita da qualche personaggio “ al di sopra delle parti”, ma che ciò nonostante non modifica l’acre “sapore” dei “palazzinari a tutti i costi” e del cemento selvaggio, che si preparano all’assalto del nuovo piano regolatore cercando, ancora una volta, di far passare affari personali come pubblica utilità. Un ultima nota: anche nel ventennio di cui parliamo ci furono denunce, indagini, istruttorie, avvisi di garanzia, per dirigenti e politici, ma..non si è saputo più nulla.