La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 4 dicembre 2016

SANTA MARIA CAPUA VETERE - SI PARLA DEL NUOVO PIANO REGOLATORE E I FARINIELLI DELLA CITTA' SI FANNO AVANTI PER SISTEMARE I LORO TERRENI -

C’era una volta il piano regolatore generale quello del 1983 che guarda caso fu stilato dal compianto e s stimato Ingegnere Geppino Merola,  che guarda caso è anche parente di famiglia testimoniando la mia storia familiare antica con la città di Santa Maria Capua Vetere che non ha niente a che fare con i  nuovi farinielli che oggi si sentono i cumanna scopp’l di turno che tutto fanno tranne gli amministratori di Santa Maria Capua Vetere . Questi farinielli , dicevamo,  si sono messi in testa di cambiare , anzi sono stati i fautori di quella variante  al piano regolatore che già anni addietro fu avanzata dalle giunta pregresse per far inserire quà e là  aree di terreno per fare in modo da renderle appetibili per qualche speculatore in modo da costruire ancora palazzi mega galattici. Proprio per questi motivi dopo l’approvazione  del piano regolatore generale stilato dall’ingegnere Merola , ne il professor Forte in un primo tempo e ne il compianto professore Piemontese in una fase successive  ha cercato di attuare il nuovo piano regolatore, perché erano troppi gli interessi dei farinielli i quali , dopo le lezioni del nuovo sindaco , sono partiti alla carica con riunioni serali dove con  mappe territoriali della città di Santa Maria Capua Vetere individuano lotti , terreni e quant’altro di proprietà di qualche sapientone sammaritano   che intende realizzare in una città che addirittura è diventata da molti anni la puttumiera della Regione Campania , svalorizzando quello che è il patrimonio artistico , quello imprenditoriale e soprattutto culturale cancellando una storica e importante manifestazione come “ la citta sotto la citta’ “ di cui il compianto assessore Mario Tudisco ne fu l’ideatore insieme ad alcuni amici.