La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 29 dicembre 2015

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE - E' PROPRIO VERO CHE IL PRESIDENTE DIANA CAMBIA ??

Clamoroso nelle sue dimissioni, dopo l’acclamazione della presidenza a termine,  a distanza di due mesi dalla automatica scadenza regolamentata, il presidente inaspettatamente ed improvvisamente anticipa le dimissioni consacrate in un documento propagandato ampiamente  sulla stampa, no ha atteso il termine fissato affidando le proprie dimissioni ad una motivazione critica che stranamente prende di mira la politica del cambiamento con grande risalto negativo ad una presa di posizione verso la fondazione F.e.st. – Fondazione Elio Sticco.

La contraddizione della motivazione è stata notata dagli acuti lettori nel fatto che il presidente dimissionario esordisce nel dire che l’atto è stato determinato dal voler anticipare la presidenza all’avvocato Angela Del Vecchio che quale prima eletta nelle recenti elezioni sarebbe in effetti una designazione popolare dalla quale non ci sarebbe potuto prescindere.

Successivamente a tale esordio la critica punta su un deliberato che investe la proposta del consiglio di modificare il regolamento della fondazione Fest prospettato dalla commissione nominata dal consiglio e presieduta dall’avvocato Franco Buco coadiuvato dall’avvocato Agata ed altri.

Tale proposta non ebbe a sortire l’unanimità del consiglio pur avendo il presidente Alessandro Diana, sponsorizzata la detta proposta.
Certamente l’approvazione a maggioranza e non ad una unanimità è stata letta non come una sfiducia al Consiglio dell’Ordine, ma come una necessità da parte dei consiglieri disapprovanti di evitare di aprire conflitti che si erano composti con la precedente gestione Sticco e quindi una sollecitazione ai proponenti di rendere edotti la new entry consiliare dei precedenti e di non rimuovere il clima di pace e serenita’ così faticosamente conquistato.

In effetti, il precedente  “Consiglio Diana” eletto con programma confliggente con  56 anni  di storia di buon governo giudiziario ed armoniosa gestione, si è trovato a dover utilizzare una perfetta organizzazione  adeguatamente strutturata che gli ha dato facilità di conduzione e quindi non vi era possibilità di rinnegare quanto di positivo era stata realizzata, così che l’ordine di Santa Maria Capua Vetere  si ritrovava ai primi posti della considerazione nazionale .

Ora, poiché la proposta Buco  di modifica del regolamento della Fondazione veniva a rinnegare la fulgida storia del consiglio, certamente lo stop del dissenso  era altamente nobile perché saldava le due gestioni e portava idoneità al foro che dell’unità aveva beneficiato,  ed aveva bisogno per costruire il futuro dell’ordine .

In conclusione  , aldilà dei misteri e del gossip di cui la società moderna non riesce farne a meno, riteniamo che  comunque l’atto delle dimissioni sia una cosa utile per l’unità del foro e con questo sicuro auspicio porgiamo l’augurio per il nuovo anno dopo quello della nascita del Salvatore . 

PILLOLE MATTINIERE - DALLA CASA DELLA SORA GEMMA - VORREBBERO FARMI DIVENTARE MERCE DI SCAMBIO MA NON CI RIUSCIRANNO PERCHè SONO OTTUSI - E' NATA L'ASSOCIAZIONE PRENDILA NEL..... CULO E GODI SAS

C'era una volta una grande amicizia e rispetto fra colleghi giornalisti i quali , chi apparteneva alla prima repubblica e giornalista di vecchia data,  aveva sempre rispetto: Questa regola con la seconda , la terza, la quarta e la quinta e chi ne ha più ne metta è cambiata , perchè adesso il giornalista si usa come merce di scambio fra politici , tu metti qualcuno a valliare contro chi ti da fastidio , scegliendo tutt'altro, uno  che non sa ne leggere e scrivere perchè gli interventi li fa  qualcun'altro al posto suo e prendi di mira il giornalista che ha più credibilità e l'offendi in modo da creare scompiglio. Questo scompiglio deve in ogni caso salvaguardare chi l'ha creato perchè deve giocarsi il suo asso nella manica . E quale è l'asso nella manica di Pascalin parfisal po po e Carminuccio tre pallucce? Quello di portare acqua al mulino  di chi ti ha aperto le porte , ma viceversa di fare l'infame con l'aiuto dello zio, che non mi immaginavo  che era così scaltro . Usare Carminuccio,  e a questo punto penso che si vedano o si telefonano,  costituendo una vera e propria associazione  destabilizzante ai progetti che dovrebbero portare a termine le associazioni  che aspettano una ventata di orgoglio  dopo quanto accaduto. e così pascualin parfisal popo, Carmine tre pallucce e lo zio hanno fatto nascere, per ricordare una vecchia canzone  di Lucio Battisti  "Prendila così , " prendila nel........ culo  e godì sas . Tale associazione è una vera e propria cospirazione contro chi li ha levati dalla strada  dando una dignità umana. I due + 1 so o delle vere e proprie meteore destabilizzanti perchè ogni giorno si sentono e si vedono con le parti avverse e si raccontano le corna, con l'iuto adesso anche di faccia verde.  Ma questo se non saranno allontanati  avrà  ripercussione anche fra le vere associazioni e chi sarà il  candidato perchè non faranno altro che farli perdere , Se continueranno ancora  sarà, allora ,  la fine perchè Santa Maria Capua Vetere sarà in ogni caso una succursale di Aversa e agroaversano
 Chi vuole la mia denigrazione avrà " la sua morte " ( cretino per chi legge è astratta )  giornalistica , politica ed imprenditoriale  !!!!

STORIA SAMMARITANA DI OGGI - QUANDO ABBIAMO COMBATTUTO PER L'USURPAZIONE DEL TRIBUNALE DOVE ERANO PASCUALIN I MORALIZZATORI DELLA CITTA


lunedì 28 dicembre 2015

CAMORRA IN PROVINCIA - ESTORSIONI ALLA AMERICAN LAUNDRY OSPEDALIERA - CONDANNATI GLI AFFILIATI AL CLNA BIDOFNETTI C'E' CIRO E PATRIZIO LEPRE

Estorsioni alla''American Laundry Ospedaliera'', condanne ed assoluzioni per gli appartenenti al clan di Bidognetti. Dodici condanne ed una soluzione . E’ stata la seconda sezione penale collegio B presidente Loredana di Girolamo ad emettere la sentenza al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere  . Sono stati condannati Massimo Amatrudi , oggi collaboratore di giustizia, a 4 anni di reclusione ed una multa di 900,00 euro, Alessandro Cirillo alla pena di anni 12 ed euro 2800 di multa, Emilio di Caterino, oggi collaboratore di giustizia alla pena di anni 4 e 6 mesi di reclusione e euro 1050 di multa  , Luigi Grassia , oggi collaboratore di giustizia,  alla pena di anni 4 e mesi 8 di reclusione e 1000 euro di multa ,  Luigi Guida , collaboratore di giustizia alla pena di anni 5 e sei mesi di reclusione  e 1050 euro di multa, Ciro Lepre alla pena di anni 12 di reclusione e 2800 euro di multa , Patrizio Lepre alla pena di anni 10 di reclusione e mesi 4 ed 2400 euro di multa, Giovanni Letizia alla pena di anni 12 di reclusione e 2800 euro di multa, Michelangelo Mazza, oggi collaboratore di giustizia alla pena di anni 4 e 6 mesi di reclusione e 1050 euro di multa, Giuseppe Missi, oggi collaboratore di giustizia, alla pena di anni 4 di reclusione , ed euro 1050 di multa, Oreste Spagnuolo , oggi colaboratore di Giustizia alla pena di anni 4 e mesi 8 di reclusione 1000 eur di multa , Luigi Tartarone oggi collaboratore di giustizia, alla pena di anni 4 e mesi 8 di reclusione e 1000 euro di multa , assolto ed anche scarcerato Antonio Russo perché il fatto non sussiste . Inoltre sono stati inviati gli atti al Pm della dda di Napoli nei confronti di Franco Albino,essendo il fatto accertato diverso da quello contestato .        Era il 16 febbraio 2013 quando scattò l'ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone e' stata eseguita dagli agenti della squadra mobile diretta dal vicequestore Alessandro Tocco. Il provvedimento fu  emesso dal gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia. Gli indagati sono risultati  accusati di estorsione continuata, aggravata dal metodo mafioso, al fine di agevolare i clan dei Casalesi-gruppo Bidognetti, attivo lungo il litorale domizio e Misso e Lepre attivi a nord di Napoli. In sostanza gli investigatori della mobile, coordinati dalla Dda, avrebbero svelato l'esistenza di un patto criminale siglato agli inizi del 2000 tra i Casalesi e le due cosche di Misso e Lepre allo scopo di gestire congiuntamente le estorsioni ai danni di una lavanderia industriale attiva nel napoletano. L'inchiesta della Dda di Napoli riguarda estorsioni ai danni della ''American Laundry Ospedaliera'', lavanderia titolare di appalti in numerose strutture sanitarie della Campania. Le dodici persone arrestate sono ritenute dalla DDA elementi di vertice della fazione Bidognetti del clan dei Casalesi e dei due clan napoletani dei Misso e dei Lepre. Nel corso delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, diretta dal vice questore Alessandro Tocco, e' emersa una sinergia tra i tre clan nell'affare delle estorsioni alla lavanderia industriale "American Laundry Ospedaliera", iniziata nel 2000 e attiva fino ad oggi. Tra i destinatari delle ordinanze figurano infatti, Ciro e Patrizio Lepre, boss dell'omonimo clan, Francesco Bidognetti, soprannominato ''cicciotto 'e mezzanotte'', Alessandro Cirillo, detto ''o sargente''. Complessivamente gli indagati sono 26. La presenza del clan dei casalesi nel patto criminale per il pizzo, con i clan napoletani dei Misso e Lepre, e' stata determinata dalla reggenza assunta da Luigi Guida, detto ''o drink', originario del Napoletano, che aveva tenuto in piedi i rapporti con esponenti della camorra napoletana. I casalesi si facevano pagare il pizzo per le commesse ottenute dalla lavanderia nei presidii ospedalieri del litorale 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA UN NOSTRO LETTORE ASSIDUO - "SUL CAMPO SORBO NESSUNO HA SPIEGATO COME E' SORTO "

Caro Prospero, sono giovane e non conosco come è nato il problema campo Sorbo e perché sono passati tanti decenni e nessuno ha preso a cuore questo problema così toccante e che ha tenuto e ancora tiene sulle spine tante famiglie. Non so chi ci ha lucrato e perché tanti pagliacci della politica sammaritana hanno messo questo problema nei loro programmi e puntualmente se ne sono dimenticati andando invece tutti alla caccia del  tabacchificio dell'ex Italtel delle zone Pip, di via Galatina e Sant'Andrea creando non pochi problemi ai cittadini sammaritani e alla Procura al punto che ogni anno escono lenzuolate di imputazioni per tecnici e amministratori, che hanno consentito tutto questo scempio tutti immagino le ragioni del silenzio. Basta leggere gli atti dell'accusa dei pm e le dichiarazioni del procuratore Lembo che classificava santa-maria-capua-vetere la cucina dei Casalesi. Oggi abbiamo assistito, secondo quello che ho letto in questi giorni, che ognuno aveva avuto un costo per far cadere l'ultima amministrazione comunale che si opponeva alle loro mire speculatorie. Oggi vedo questi signori che per vent'anni si sono alternati al governo della città e dei partiti che emergevano a seconda degli accordi tra gli affaristi e infiltrati che rappresentavano i vari clan aversani curtesi ,Capuani, marcianisani,  casapullesi e locali. Dopo aver saccheggiato il territorio samaritano, e tutti insieme hanno concordato la caduta dell'amministrazione per aver gioco facile a ritornare a saccheggiare alla luce di tutto questo si dice non potevano pensare di risolvere il caso Campo Sorbo però il caso Cappuccini l'hanno risolto per l'ignoranza dei consiglieri che in tutte altre faccende affaccendati insabbiavano i veri problemi che avevano creato con le speculazioni delle zone D e F industriali SIAD parcheggiatori sorelle Guendalina piscina e clinica privata a Sant'Andrea senza che un lestofante a libretto della minoranza urlasse e denunciasse il problema Avery i vari problemi anzi andavano alla ricerca dei fili d'erba e delle blatte  portate a Santa Maria Capua Vetere dai loro paesi di origine per distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica e per non far parlare dei tanti problemi creati ai cittadini in vent'anni. Oggi siamo riusciti a saperne qualcosa a mezzo lettera della dottoressa Maria Limardi e del giornale la freccia nel fianco caro Prospero, siccome  quale responsabile del giornale, hai spesso parlato del Campo Sorbo perché non hai mai spiegato come è sorto ? Perché tutti l'hanno ignorato anche se si sa che non è stato mai risolto perché non potevano mangiarci sopra Attendo una risposta che certamente non ci sarà.

NB il nostro esperto è Carmine Spina 

PILLOLE MATTINIERE PASQUALIN PARSIFAL PO PO ( ASPIRA A DIVENTARE ADDETTO STAMPA ) E CARMINUCCIO TRE PALLUCCE NUOVI MORALIZZATORI DELLA CITTA' PAGATI CON I SOLDI DEI NUOVI CANDIDATI A SINDACO

Pasqalin' parfisal po' po' e Carmine tre pallucce vorrebbero essere i moralizzatori della città pagati con i soldi della feccia  dei candidati a sindaci del paesone di Santa Maria Capua Vetere. 
 Si sono auto - osannati sui siti internet  a nuovi moralizzatori della città e denunciano la mancanza di deontologia giornalistica gli altri colleghi ! E' strano che  non si guarda lui e l'amico !  Si divertono a fare video per ingannare il tempo e le fesserie che escono e scrivono loro non fanno parte di una deontologia stracciata  da bollare come feccia del giornalismo casertano . Non a caso Pasqalin parsifal po po ha burlato un pò tutti  dal grande capo ai suoi zii perchè quello che ha fatto e fuori da ogni deontologia  giornalistica. Pasqualin Parsifal e Carmiccio tre pallucce  si sono beccati una bel risarcimento danno in sede civile  e Pasqualin sarà denunciato anche all'ordine dei giornalisti , Basti pensare che Pasqualin quann era guaglione si vendette tutti i suoi colleghi ad un noto giornale e televisione e venne cacciato fuori per stronzaggine acuta . Perciò se tu dici che io sono manovrato da supernonno , tu sei manovrato da Antonio Mirra e da Rino Capitelli, compreso Carminuccio tre pallucce  per prendere in giro  supernonno e il soldato rayn con la complicità della tua famiglia , per un posto di addetto stampa del Comune di Santa Maria Capua Vetere !!!  

 Provare per credere ramm' u post'  pure a te !!!

lunedì 21 dicembre 2015

PILLOLE MATTINIERE - CASA DELLA SORA GEMMA - UHH GUARDA CHI HA FATTO CAPOLINO NELLA POLITICA SAMMARITANA E CASERTANA - PAOLUCCIO CHE E' TALE E QUALE SHOW AL CIUCCIO !!

Comm' e bell Natale !!! Tutti, come in caserma sono in libera uscita e vorrebbero convincere i loro ex affezionati e soprattutto la nuova generazione . Tutti si ergono a paladini della politica senti dire "dobbiamo fare insieme " ; che ti serve , poi ne parliamo , ma tu ci voti a noi , noi dobbiamo cambiare ci aiuti ? . le solite e vecchie interlocuzioni che non cambiano ma , poi una volta saliti e seduti sulla poltrona fanno chest' a me , chest' ancora me e chest.......ma che me fotte mu pigl' io !!!.
 E il popolo ...... u cuncertino, accussì facimm bella figura !!!
 Ieri sera al concerto in piazza mazzini di Ron , ci sono state prove tecniche di trasmissione fra qualche personaggio politico che dalla piazza sapendo il numero di telefono di Antonio Mirra ha chiamato all'avvocato sul balcone per salutarlo. Insomma Piazza Mazzini anche su pullula di nullafacenti e uomini di tre soldi  che non fanno altro che denigrare una città che forse ha bisogna di un grande terremoto e completamente raderla al suolo per ricostruirla di nuovo. E' comparso anche qualcuno che assomiglia a Paoluccio tale e quale show a u Ciuccio che con i suoi affezionati  ha fatto gli auguri di Natale per racimolare qualche voticino, stavolta senza escort giornaliste e giornalisti a seguito, si vede che i soldi non cisono .   questo personaggio  non ha capito che per lui è finita deve a dare a fare tale e quale Show.  In  citta non c'è nessuno dei nuovi che può alzalsi a paladino o ad imperatore della politica. Nessuno  dei nuovi è in grado di poter alzare le sorti di una città hanno mangiato molto. 

domenica 20 dicembre 2015

PILLOLE MATTINIERE - SANTA MARIA CAPUA VETERE E DINTORNI - E' ' RITORNATA LA CASA DELLA SORA GEMMA - AVANTI C'E' POSTO GRANDI ORGE POLITICHE IN QUESTA SETTIMANA - ECCO I CANDIDATI A SINDACO di SANTA MARIA CV - MA INCALZA ANCORA OSCURO CHE POTREBBE ESSERE UN TRANS DELLA POLITICA NUOVP DI ZECCA

Feste , farina e forni , non fanno mai giorno. avete capito bene , gli ex consiglieri comunali dei comuni sciolti  fanno a gara per farsi invitare ai tavoli politici . Vorrebbero essere anche loro partecipi della disfatta . Non a caso ieri sera molti tavoli di " Schemen " sono stati organizzati a casa d qualche Bruto....s dove si è tanto chiacchierato a vagant ' soltanto per il gusto di far capire l'uno sa le cose dell'altro e viceversa e quindi il ricattuccio da quattro soldi sembra non essere tramontato . In questo tavolo vi sono anche i ricreduti che ritornano all'ovile dopo che si sono ingrassati con i soldi dei contribuenti e sembra che a questo tavolo vi sono giornalisti, giornaliste , escort, gay e trans . Insomma  i politici casertani stanno prendendo per il culo un  po tutti i cittadini tanto è che anche il movimento 5 stelle si è data alla pazza gioia . 
 Ma per adesso si soffermiamo ad annunciarvi soltanto soltanto la griglia di partenza dei candidati sindaci che sono : 

L'ex sindaco del Comune di Santa Maria Capua Vetere Architetto Biagio Maria Di Muro 
l'imprenditore Rino Capitelli per un parte del centro destra Civiche Il dottor Gaetano Rivezzi per il Movimento Cinque Stelle 
Il dottor Marciano Schettino per il Pd
L'avvocato Elio Sticco  civica  
Giuseppe Campochiaro ncd 
L'avvocato Antonio Mirra  Civica 
Enzo della Valle movimento delle liberta' 
Il dottor Francesco Paolo Ventriglia  per il centro destra FI

sabato 19 dicembre 2015

PILLOLE MATTINIERE – Come mai il consigliere Luigi Bosco vuole dettare legge nella citta’ di Santa Maria Capua Vetere , sembra che è putrusino in ogni minestra!!




Caro Luigi noi ci rispettiamo , ma vedi  purtroppo tu hai attorno una banda sciarmati , perché l’hai costituita sulle rovine nell’antica infamita’ lunga più di trenta anni, i quali dopo aver sfruttato chi era al comando se la sono data a gambe . Ma vedi cosa devo fare , sflilare la corona e dire ciò che so sul tuo conto e le trastole che hai fatto sfidando un pò chi ha cercato di rispettarti ??!! . Fare la passarella all’Ospedale Melorio insieme all’ex sindaco di Santa Maria Capua, che  sembra oggi è più un pulcino che un leone , d'altronde come dovrebbe essere, e farti seguire dal tuo adetto stampa emminenza grigia , ( a proposito quanto gli dai ??) per poi uscire in pompa magna aiutato anche da qualche scribacchino per un pugno di  dollari  non sapendo che sei stato eletto con qualche  voto di qualche infame. Ma cosa hai fatto per l’ospedale Melorio ?? Caro Luigi Bosco io ho ancora l’ordinanza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere sul provincia gate.

La citta sotto la città non mi stanchero' mai di dirlo   è una manifestazione di Mario Tudisco e dei suoi amici più affezionati tra cui io  ed è stata ideata con sole 4950 euro. Nessuno ci credeva , adesso tutti sembrano i leoni affamati !!!

venerdì 18 dicembre 2015

GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA: SEQUESTRATA, A RIDOSSO DELLA ZONA INDUSTRIALE, DISCARICA ABUSIVA NEL COMUNE DI SAN NICOLA LA STRADA

 La Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito delle attività volte alla prevenzione ed alla repressione dei reati ambientali, ha sequestrato, nel Comune di San Nicola La Strada (CE), un’area adibita a discarica abusiva, a ridosso di una vasta zona industriale, in uno stato di totale degrado. I finanzieri, a seguito di specifici sopralluoghi e rilievi fotografici, sono riusciti ad individuare il sito, ubicato in una strada chiusa al traffico e, quindi, difficilmente visibile da parte delle persone in transito, su cui erano ammassati rifiuti di ogni genere, molti dei quali di natura pericolosa, tra cui carcasse di imbarcazioni, copertoni di autovetture, computer e stampanti, elettrodomestici fuori uso, materiale di risulta di demolizioni di strutture in cemento armato, vario materiale ferroso e resina espansa. Il materiale rinvenuto è stato probabilmente sversato nel corso degli anni, in modo illecito, allo scopo di evitare gli onerosi costi richiesti per il regolare smaltimento dello stesso nelle discariche autorizzate. Questa prassi, molto diffusa nella Provincia di Caserta, oltre a deturpare gravemente il territorio provoca irreparabili contaminazioni nel sottosuolo con gravi conseguenze per l’ambiente e danni alla salute pubblica. Per questo motivo, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro l’intera area, segnalando la circostanza alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’attività di servizio nello specifico comparto testimonia, ancora una volta, l’impegno profuso costantemente dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.  

PILLOLE MATTINIERE - CARO DIRETTORE DEL SOE 24 ORE LE SCRIVO…. IL SUO GIORNALE è CADUTO IN TROPPO IN BASSO

Confondere il lettore su alcuni episodi accaduti all’interno dell’Anfiteatro qualche giorno fa , la manifestazione che si sta svolgendo la citta’ sotto la citta’ ,  una vecchia situazione politica lontana più di 25 anni fa oramai obsoleta , e la vicenda dell’aggiudicazione  della gara dall’appalto  dei servizi per la manifestazione  di quest’anno , la dice lunga su come i suoi giornalisti sentano soltanto una campana . Quel Mariano Maugeri, che ha un nome illustre che mi ricorda le gesta di un allenatore di pallanuoto femminile della squadra di Acireale e della nazionale italiana , poteva informarsi un po meglio perché confondere un episodio accaduto fra un custode e un vincitore di una gara, peraltro segnalata anche dai sindacati,   quando all’interno dell’anfiteatro sono avvenuti dei grandi e soprattutto visite e concerti , perché l’altera Roma è una sola e no può essere cancellata . Poi se al suo giornalista  è stato segnalato da un politico sammaritano doc del centro destra o dell’opposizione allora il suo giornale tanto rispetto ed amato dalla popolazione  italiana è caduto proprio in basso .
Concludendo CSSQS- COMM’ SO SCIEM QUESTI SAMMARITANI

 L’addetto stampa locale Prospero Cecere 

ALLA CITTA’ SOTTO LA CITTA’ Santa Maria Capua Vetere MARIO BIONDI “BUCA” L’ARENA DI SPARTACO LASCIANDO IL SEGNO DI UN AUTENTICO PROFESSIONISTA DELLA MUSICA SUOL, FUNKY E JAZZ.

Oltre sei mila persone hanno assistito al concerto di Mario Biondi nell’ambito della manifestazione “ la Città sotto la città  all’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere- Quasi due ore di concerto dove la buona musica dell’artista catanese  è stata apprezzata dalle persone intervenute . Un  anfiteatro pieno di affezionati è venuto ad ascoltare i brani contenuti all’interno del suo nuovo album  “Beyond” uscito qualche giorno fa .  Grande ed immenso, ma non ci sono aggettivi per rimarcare il personaggio che in circa due ore di concerto ha deliziato con la sua perfomance il genere musicale che si incrocia con il soul , funky, jazz . 
Un miscuglio di suoni e luci l’evento dell’artista che ha creato dal palco quel feeling con il pubblico molto spesso apprezzato, ma soprattutto felice di ascoltare quel che viene definito il miglior artista del 2015.   Accompagnato da una band di tutto rispetto che in alcuni momenti sembrava essere non italiana , dato il genere musicale prodotto, ma in realtà erano italiani e soprattutto musicisti di eccezione.  Dall’inizio dell’anno in giro per L’Italia e all’estero Mario Biondi ha voluto presentare anche a Santa Maria Capua Vetere il suo nuovo cd “ Beyond Special Edition “ uscito sul mercato internazionale il 20 novembre  scorso per festeggiare il disco D’oro con in più 5 brani dei Commodores  (  celebre gruppo funky  della soul music)  rivisitati  a coronamento di un 2015 di grandi success. Three times a lady , Nightshift, Love in temple, I chose You , ma soprattutto una grande  My girl rivisitata ed accompagnato dal grande pubblico accorso all’Anfiteatro di Santa maria Capua Vetere ha scaldato gli entusiasmi di coloro che aspettavano una grande performance dell’artista che alla fine se ne andato carico di meraviglia dopo aver ascoltato più di 25 brani nel corso della serata.
Non sono mancati momenti particolari poiché alla fine del concerto Mario Biondi   ha ricevuto un quadro raffigurante la persona dall’artista sammaritano emergente Claudio Petito . Lusingato dell’omaggio ha esclamato con una battuta scherzosa “ Ma sono così ?? – e rivolgendo all’artista gli ha detto con il sorriso sulle labbra “ Grazie “

Anche questa volta, per dare uno spessore internazionale al disco e al concerto , l’artista catanese si avvalso della collaborazione di musicisti e cantanti del calibro di Bernard Butler dei Suede, Dee Dee Bridgewater e Jean Paul Maunick, leader degli Incognito tanto è che li ha ringraziati dal palco e li ha menzionati nel corso dell’evento.
 Molto vicino ai problemi sociali Mario Biondi ha avuto anche parole di logio per la città di Santa Maria Capua Vetere  apostrofando la città come “ Santa Maria capua Vetere  Che meraviglia” Il Beyond tour iniziato il 28 novembre 2015 ha avuto la sua data anche a Santa Maria Capua Vetere.       


CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

Nel corso della tarda serata di ieri 16 dicembre 2015 i carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa hanno tratto in arresto per il reato di rapina PALUMBO Marco, cl. 79 di Castel Volturno. L’uomo, dopo essersi introdotto all’interno della farmacia “Aurisicchio”, ubicata in via Circumvallazione, sotto la minaccia di un coltello ha intimato al Cassiere di consegnare l’incasso giornaliero. Nel frangente è giunto l’equipaggio di una gazzella dei carabinieri, allertata da una segnalazione al 112, che ha disarmato ed arrestato il rapinatore. L’arma è stata sottoposta a sequestro. L’arrestato associato al carcere di Napoli Poggioreale.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mondragone hanno tratto in arresto il cittadino extracomunitario Loka Frederik, albanese, cl.80, resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari dell’Arma, a conclusione di uno specifico servizio di osservazione, hanno accertato che l’uomo aveva ceduto della sostanza stupefacente a due 38ennei del luogo, a loro volta deferiti in s.l. per il medesimo reato.
Leperquisizioni personale e domiciliare consentivano di rinvenire e sottoporre a sequestro un involucro in cellophane contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina per un totale di cinquanta grammi, recuperato all’interno dell’autovettura di uno dei denunciati, la somma contante di 2.350,00 euro quale provento dell’attività illecita, trovata in possesso del Loka, un bilancino di precisione, macchina per sottovuoto e altro materiale per confezionamento dosi, rinvenuti all’interno dell’abitazione dell’arrestato.    
Il cittadino albanese è stato tradotto presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ove sarà celebrato il rito direttissi 
 Nel corso della notte in San Tammaro (Ce), nel corso di un servizio di controllo del territorio, i carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, hanno tratto in arresto, per incendio di autovettura, SARR Modou, cl. 78 del Gambia, in italia senza fissa dimora. L’uomo, poco prima dell’arrivo dei carabinieri, all’interno del distributore di carburanti “Gallo”, ubicato in San Tammaro (Ce), alla via SS 7bis si è avvicinato ad un’autovettura Fiat Punto il cui proprietario era impegnata nell’attività di rifornimento e, con un accendino, ha appiccato il fuoco. Nella circostanza è intervenuto il 49enne dipendente citato distributore carburanti, che ha estratto la pistola per erogazione carburante e ha versato un secchio d’acqua sulle fiamme, evitando così l’esplosione dell’impianto gpl del citato veicolo. Il veicolo, nella circostanza ha riportato danni nella parte posteriore ossia dove si erano propagate le fiamme. La colonnina dell’impianto di distribuzione GPL, non ha riportato danni; si è solo annerita. Il  SARR MODOU non si è limitato a compiere questo singolo episodio poiché, non contento, si è avvicinato ad altri veicoli con il medesimo proposito. In quel frangente è giunto l’equipaggio del radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere che hanno bloccavano il malintenzionato. L’uomo, perquisito dai Carabinieri è stato trovato in possesso di accendino, sottoposto a sequestro. Lo stesso ha altresì riferito ai militati dell’arma di aver compiouto tale gesto poiché era sua intenzione essere arrestato in quanto indigente e privo di mezzi di sussistenza. L’arrestato, sarà giudicato con rito direttissimo.


I carabinieri del Comando Stazione di Castel Volturno,  hanno tratto in arresto GRAZIOSI Emanuele, cl. 91 del posto, resosi responsabile del reato di evasione. L’uomo già sottoposto al regime degli arresti domiciliari per reati in materia di stupefacenti, è stato sorpreso dai carabinieri mentre passeggiava lungo il marciapiede di via Domiziana unitamente alla propria fidanzata, violando così le prescrizioni imposte dalla citata misura restrittiva. L’arrestato è stato nuovamente sottoposto alla detenzione domiciliare per successivo rito direttissimo.

mercoledì 16 dicembre 2015

LA CITTA SOTTO LA CITTA Nell’ARENA DI SPARTACO ARRIVA IL GLADIATORE CATANESE MARIO BIONDI

L’ARTISTA STASERA  NELL’ANFITEATRO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
Da giovane a Taormina  ha fatto spalla a Ray Charles


Tutto è pronto per il concerto di Mario Biondi che sarà all’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere il 16 dicembre 2015 . Per questo concerto continua la prevendita presso la Tichetteria di Via Gemito a Caserta e presso Ritmi Urbani a Santa Maria Capua Vetere in Corso Garibaldi, ridotto all’osso perché si va verso il sold – out    Mario Ranno, nome di battesimo dell’artista quarantaquattrenne siciliano in arte Mario Biondi. C’è molta attesa per il concerto , poiché Per Mario Biondi è la prima volta che si esibirà davanti ai suoi affezionati e fans sammaritani e non.  Cantante e compositore italiano, dal 2003 rappresenta una delle nuove sonorità nazionali legate al mondo del soul e del jazz, ammiccanti al pop d’autore, quello suonato con energia e accuratezza. Deve il suo nome d’arte a quello del padre, Stefano Ranno in arte Stefano Biondi, anch’egli cantante siciliano molto noto nell’isola soprattutto per la celebre “Tu malatia”, scritta per la sua Catania e diventata vero e proprio inno della città sicula.
Molti asseriscono che il timbro di Biondi jr è stato spesso accostato a quello dei grandi della musica soul, come il celebre Barry White, ma tra i suoi ispiratori ci sono senza dubbio anche Isaac Hayes, Al Jarreau e Lou Rawls.
E’ suo padre, il responsabile della sua precoce passione per la musica. Già a dodici anni infatti, il piccolo Mario, allora non ancora Biondi, si fa conoscere come corista nelle chiese non solo di Catania, girando al seguito del padre e delle piccole orchestre come una delle voci più promettenti di Sicilia. Sempre intorno a quegli anni, non ancora adolescente, arriva anche la sua prima esibizione dal vivo, in quel di Giarre, in piazza, davanti a migliaia di persone.
Scopre, con il passar del tempo, entrando sempre di più nella sua maturità musicale, anche  altri protagonisti della black music e forgia il suo stile ad immagine e somiglianza dei grandi cantanti neri d'oltreoceano, imparando l'inglese e cominciando a farne la sua vera e propria lingua d'arte.
 La vera e propria svolta creativa avviene  nel 1988. Infatti al "Tout Va" di Taormina i, locale importante della scena siciliana, fa da spalla ai big dell'epoca che si esibiscono  nella città isolana, suonando insieme con il grande Ray Charles, il quale non manca di fargli i complimenti per il suo talento.
Trascorre allora qualche anno di apprendistato, ancora nella sua Sicilia, muovendosi tra il teatro e qualche esperienza televisiva, ma sempre sognando la musica per il suo futuro. Si perfeziona nella lingua inglese. Negli anni '90 decide di lasciare l'isola e di trasferirsi a Reggio Emilia. Si ribattezza Mario Bro.
Si trasferisce poi  nella città di Parma che viene considerata la sua base operativa, scelta da lui come vero e proprio luogo di residenza. Determinante, agli inizi del 2000, è l'incontro che Mario Biondi fa con Chicco Capiozzo, figlio di Giulio, leggendario batterista degli Area targati Demetrio Stratos. Con lui poi, c'è anche Michele "Mecco" Guidi, musicista affermato e apprezzato anche in molti lavori al seguito di Jimmy Owens ed Enrico Rava.
È il 2003 quando Mario Biondi incide insieme con i due sodali il prezioso album "Whysky a Go Go" che, per la sua gioia di appassionato di black music e di scene statunitensi, gli apre un fortunatissimo tour in America, il quale dura 25 giorni.
Nel 2004 dopo il tour negli States, peraltro con grande successo,  arriva il progetto "Was-a-Bee" con la prima versione di "This is what you are". Il prodotto è pensato interamente per il mercato del Giappone, almeno inizialmente e stando alle intenzioni del suo collaboratore, Alessandro Magnanini. Ma il lavoro di Mario Biondi finisce tra le mani di Norman Jay, dj inglese di Radio BBC1, molto importante a livello europeo e che, senza pensarci due volte, lo inserisce nella sua personale playlist, per poi inciderlo nella compilation "Good Times 5". Oltre al brano di Mario Biondi, ci sono quelli di Otis Redding, Marvin Gaye e James Brown, ma la canzone del musicista siciliano risulta essere subito la più amata, tanto da finire in testa alle classifiche di ascolto dell'importante network inglese.
Le radio europee mandano la sua musica in continuazione e la voce di Mario Biondi fa il giro del vecchio continente, fino a guadagnarsi il riconoscimento del Consolato britannico alla Cerimonia di premiazione dell'associazione UK-Italy Business.
Nel 2006 allora, i tempi sono maturi per il suo primo, vero lavoro discografico, firmato con il suo nome e cognome (d'arte, ovviamente). Il cantante chiede l'aiuto dell'ensemble jazzistico migliore d'Italia, di sicuro il più conosciuto ed affiatato, oltre che vario per sonorità e prodotti live. Con gli High Five Quintet di Fabrizio Bosso e Daniele Scannapieco, i due fiati d'eccezione del quintetto, Mario Biondi incide il disco "Handful of Soul". È il successo, per lui, anche e finalmente in Italia: dopo soli tre mesi infatti, arriva il primo dei due disco di platino che si aggiudica, con merito, grazie alla sua voce e al mirabile prodotto.
Nel 2007,  le collaborazione è a Sanremo, come ospite, dove duetta con Amalia Grè. Nello stesso anno poi, qualche mese dopo, si aggiudica il premio "The Voice Venice Music Awards", il premio "Mia Martini" e, infine, il riconoscimento "Musica & Dischi", il quale va all'album più venduto dell'anno. È sempre il 2007 quando al "Roma Film Fest", in anteprima internazionale, viene presentato il documentario sulla vita di Sophia Loren, forte di una canzone incisa apposta per l'evento e per il lavoro cinematografico da parte del cantante siciliano.
Il suo disco intanto, si aggira, come vendite, oltre le 160.000 copie: sono due i dischi d'oro e due quelli di platino. La chiusura del lungo e spettacolare tour che lo vede protagonista, segna anche l'inizio di un lavoro discografico, il quale esce nel novembre del 2007, il 30 per la precisione e che, com'è auspicabile, altro non è che la registrazione dal vivo del concerto finale di Milano, al "Teatro Smeraldo". Il doppio album in questione si intitola "Mario Biondi and Duke Orchestra, I Love you More - Live". Con lui, ci sono 25 elementi, diretti dal Maestro Peppe Vessicchio, e, naturalmente, i suoi "High Five Quintet".
la sua voce compare anche  in due brani del film di animazione "Gli Aristogatti". Continua a suonare nei migliori teatri d'Italia e si moltiplicano le sue apparizioni televisive e non solo, come quella nel programma della Gialappa's band "Mai dire Martedì".
Il 2009 poi, si rivela per lui un altro anno importante. Canta nell'ultimo disco di Claudio Baglioni, dal titolo "Q.P.G.A.", interpretando il brano "Juke-box". Stessa cosa fa per Renato Zero, cantando con lui nel brano "Non smetterei più", del disco "Presente". Inoltre, a febbraio sempre del 2009, torna ancora una volta come ospite sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, dove questa volta duetta con la giovane Karima Ammar, nel brano "Come in ogni ora".
Il 9 maggio invece, partecipa alla sesta puntata del talent show di RaiUno "Ti lascio una canzone". A novembre, esce il nuovo lavoro discografico "If", anticipato dal singolo "Be Lonely". Il 6 febbraio del 2010 torna a farsi vedere in tv, questa volta passando per la prima edizione del talent show di Canale 5, "Io canto". Trascorrono alcuni mesi e Mario Biondi si esibisce al "Wind Music Awards", dove canta un altro celeberrimo brano della tradizione black: "No More Trouble". Con lui, in questa nuova versione, ci sono gli Incognito, altra storica band del funky internazionale, famosa negli anni '70 e '80.
Nel dicembre del 2010, la Disney lo rivuole per "Rapunzel - L'intreccio della torre". Il passaggio al cinema, come colonna sonora, fa da vetrina anche per il suo quarto disco, dal titolo "Yes You".
Nel 2011 duetta con la cantante Anna Tatangelo nel brano "L'aria che respiro", partecipando al suo disco anche con un'altra canzone



LA CITTA SOTTO LA CITTA - INIZIA IL VIAGGIO STORICO NELLA CITTÀ SOTTO LA CITTÀ DAL 15 AL 18 DICEMBRE I SITI DELL’ANTICA CAPUA RIMARRANNO APERTI PER VISITARE LE BELLEZZE DELLA CITTÀ

Entra nel vivo la città sotto la città con i suoi monumenti peraltro conservati  non solo nella città di Santa Maria Capua Vetere , ma anche a  Capua , Recale , San Tammaro , San Prisco, Casapulla , Macerata Campania, Curti .   L’Antica Capua, oggi nota con il nome di S. Maria Capua Vetere, vanta una storia millenaria. Di fondazione etrusca, ottenne da essi un piano urbanistico regolare, con strade rettilinee, edifici monumentali ed organizzazione politica e sociale. Altre popolazioni occuparono il territorio caratterizzandone le sorti, ma da esse riuscì anche a distinguersi come dimostra la rivolta capeggiata dal gladiatore Spartaco.
A favore della città la sua collocazione: occupando un’estesa zona della fertile pianura campana è stata per lungo tempo luogo di ricovero e villeggiatura per tutto il periodo imperiale. Molti interventi di abbellimento si attribuiscono a Tiberio, Nerone, Vespasiano ma soprattutto Adriano che la riportò all’originario splendore.
Oltre all’agricoltura, le attività produttive della città erano incentrate sull’artigianato. Importante la produzione di vasi in ceramica ed in bronzo, la lavorazione del lino e della lana e la produzione di profumi, la cui vendita avveniva nella Seplasia, mercato della città.Purtroppo gravi stravolgimenti si registrano con le invasioni barbariche, culminanti nella distruzione saracena dell’841. Dell’epoca finora descritta la città conserva numerose testimonianze, che hanno consentito una ricostruzione della città antica, con i suoi monumenti e le sue tradizioni. Curata dalla Nartem con 16 archeologi posizionati sul percorso storico della citta’ di Santa Maria Capua Vetere ieri mattina insieme alla Sovrintendete dei beni Culturali Dottoressa  Ida Gennarelli   si è dato inizio al culto romano del Sacro Romano impero con  Laura Del Verme, Erica Quercia, Fabio Quercia , Annacarla Tredici, Mariano Penza ,. Rosaria Sirleto, Gabriella Rotorato, Saverio De Rosa , Daniela Maiorano, Rosanna Luisi, Gianluca De Rosa , Maria Grazia Giuliano, maria Turco, Roberto Monaco, Francesco Perugino, Ivan Giannelli, Gilda Ferrara posizionati sui 8 siti e 7 siti sparsi nei centri
limitrofi .  Arco Adriano, L’Anfiteatro, il museo dei gladiatori, il mitreo, la bottega del Tintore , il museo dell’Antica Capua, il Duomo di Santa martia maggiore ed ancora , la  Conocchia di Curti, le carceri vecchie , e la fornace di San Priscco, Palazzo Vestini Gaudiano di Recale , La Cappella Santa Croce di Casapulla, il palazzo della Gran Guardia e la Chiesa di Sant’Eligio di Capua , insomma ce ne per tutti gusti per trascorrere una piacevole mattinata . I  siti rimarrano aperti dal 15 dicembre al 18 dicembre e il tutto verrà gestito dall’anfiteatro dove in gruppi ed in orari di visite con partenza alle ore  10,00  e fino alle ore 13.00. Il Viaggio è comunque iniziato.       








CAMORRA, POLITICA ED IMPRENDITORIA SVELATO L''OMICIDIO PASSARIELLI DALLA DDA DI NAPOLI - ERA STATO ESEGUITO PER L'AGGGIUDICAZIONE DI UN APPALTO ALL'ASL


Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinatadalla Procura della Repubblica di Napoli- Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Comando provinciale di Caserta- Nucleo Investigative a hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre esponenti del Clan camorristico "BeIforte" di Marcianise —responsabili, a vario titolo, del reato di omicidio aggravato dal metodo mafioso.
L’indagine, sorta nell’ambito di una piu ampia attivita investigativa, avviata nel marzo del 2012, ha consentito di accertare:
- gravi responsabilità penali a carico deII’imprenditore GRILLO Angelo, Iegato al sodalizio camorristico marcianisano, il quale al fine di imporsi nel settore terziario e di aggiudicarsi I’appaIto per Ie pulizie dei presidi ospedalieri dell’Asl CE 1, non aveva esitato a commissionare ai vertici del clan BELFORTE, del quale era sodale, I’omicidio deII’imprenditore PASSARIELLI Vincenzo, già leader del settore "puIizie" e vincitore di appalti di servizio da prestare all’A.S.L. di Caserta, suc concorrente, e pertanto di intralcio alla sua ascesa imprenditoriale;
- gravi responsabilità a carico di BUONANNO Gennaro cl.49’ e DELLA VENTURA Antonio, detto "o c0nigli0"cI. 64, i quali in concorso con BELFORTE Salvatore, capo deII’omonimo Clan e dal marzo 2015 Collaboratore di Giustizia, e CASTALDO Pasquale, deceduto neII’anno 2003 a seguito di agguato camorristico in Caivano, avevano acconsentito al desiderio del GRILLO Angelo, pianificando e realizzando I’omicidi0 del PASSARIELLI in data 27.01.1998; con l’aggravante per tutti di aver commesso i tatti al fine di agevolare I ‘organizzazione camorristica denominata "cIan Beforte" di Marcianise a cui appartiene il titolare della ditta, gia tratto in arresto in questa indagine ed attualmente detenuto al regime di 41/bis.
ln particolare, I’individuazi0ne dei responsabili del|’efferat0 fatto di sangue avveniva nel corso delle attività intercettive che dall’anno 2012 venivano attivate al fine di smantellare Ia rete delle corruttele esistenti neIl’universo deIl’A.S.L. e delle amministrazioni pubbliche in genere della provincia e del comune di Caserta. Proprio Ia captazione di conversazioni a carico di un importante dirigente de||’azienda ospedaliera consentiva di apprendere che l’imprenditore GRILLO era considerato particolarmente pericoloso e temibile in quanto, quale espressione del Clan Belforte, si era nel tempo imposto come altidatario di importanti appalti pubblici giungendo a commissionare anche omicidi aIl’organizzazione a cui era atfiliato. Tale dato ha consentito di individuare I’inizi0 della sua ascesa imprenditoriale e criminale, neIl’insoluto delitto PASSARIELLI.
l successivi accertamenti e soprattutto Ie dichiarazioni dei collaboratori di giustizia hanno consentito di acquisire gravi indizi di reato a carico dei soggetti, destinatari dell’ordinanza applicativa della misura cautelare custodiale.

Si e accertato, che neIl’anno 1998, Grillo aveva vinto, con alcuni brogli e grazie aII’intervento di importanti politici di Iivello nazionale, I’appaIto per Ia fornitura di servizi di pulizia presso l’A.S.L. di Caserta. PASSARIELLI Vincenzo, alI’epoca titolare della ditta IGEA SUD, leader nel settore di servizi terziari, concorrente del Grillo nelI’aggiudicazione deIl’appalto in argomento, aveva compreso che Paggiudlcazione era avvenuta a favore di Grillo grazie ad evidenti brogli per cui aveva deciso di presentare un ricorso al Tar al fine di smascherarne I’iIlecita. Seguirono dapprima forti minacce affinche ritirasse il ricorso, non gradito agli amici di Marcianise, e poi Ia morte delI’imprenditore.

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria C.V. (CE), in Maddaloni (CE), hanno proceduto all’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di Marcello Antonio, cl. 1977, del luogo. L’uomo, controllato mentre transitava a piedi nei pressi della propria abitazione, è stato sorpreso in possesso di una busta contenete sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in 4 involucri termosaldati per complessivi gr. 324. La sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro mentre l’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di S. Maria C.V. a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
 I Carabinieri della stazione di Casal di Principe (CE), in via circumvallazione di quel centro, hanno arrestato, in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale, il nigeriano William Samuel, cl. 1987. L’uomo è stato bloccato a bordo di un’autovettura in uso privo di patente di guida. Il mezzo è risultato già sottoposto a sequestro amministrativo e privo di copertura assicurativa. I militari dell’Arma, nel corso di un servizio per il controllo della circolazione stradale hanno intimato l’alt all’autovettura condotta dall’arrestato che però, invece di fermarsi, ha accelerato repentinamente continuando la sua corsa. Ne è subito scaturito un inseguimento al termine del quale i Carabinieri sono riusciti a bloccare il mezzo in fuga, dal quale però sono riusciti a scappare, continuando la loro corsa a piedi, altri sei occupanti non identificati. L’arrestato ha ingaggiato una colluttazione con i carabinieri ma è stato subito fermato. Il nigeriano è stato trattenuto presso le camere di sicurezza dell’Arma in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.


I carabinieri del Comando Stazione di Villa Literno, hanno tratto in arresto in esecuzione all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia,STEFANEL Emanuel, cl. 73, di nazionalità rumena e domiciliato in Castel Volturno (Ce), loc. Pescopagano. Lo stesso dovrà espiare la pena di anni 1 e mesi 10 di reclusione per “associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti”.
Il soggetto è stato, quindi, tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Ce).



I CARABINIERI NOTIFICANO ORDINANZA DI AGGRAVEMANETO NEI CONFRONTI DI AFFILIATO AL CLAN DEI CASALESI GRUPPO SANTA MARIA CAPUA VETERE (Bellaggiò ).

I carabinieri del Comando Stazione di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento di misura per espiazione pena, emessa dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di S. Maria C.V. (Ce) nei confronti di DEL GAUDIO Ferdinando, cl. 1971 del posto.Il44enne,già condannato alla pena definitiva di anni 18 e mesi 3 a seguito di cumuli pena per reati associativi ed in materia di stupefacenti, commessi in Santa Maria Capua Vetere fino all’anno 2000, di recente ammesso al beneficio della detenzione domiciliare, eleggeva domicilio in luogo diverso da quello autorizzato in violazione delle prescrizioni imposte dall’A.G.. Non ottemperando poi ad intimazione di trasferirsi presso il domicilio autorizzato è stato colpito da odierno provvedimento di aggravamento.
Il DEL GAUDIO Ferdinando è affiliato al clan dei casalesi ed appartenente alla famiglia camorristica Bellaggio’ di S. Maria C.V. (Ce), che per anni si è contesa la leadership per lo spaccio di droga nel territorio sammaritano in contrapposizione al gruppo AMATO . Per l’arrestato si sono, quindi, aperte le porte della casa circondariale S.Maria C.V. (Ce).

martedì 15 dicembre 2015

GUARDIA DI FINANZA CASERTA: ATTIVITÀ DI CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE. SEQUESTRATI BENI E SOMME DI DENARO PER OLTRE 9 MILIONI DI EURO

. Nell’ultimo biennio, i militari del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione a numerosi decreti di sequestro preventivo, anche per equivalente, di beni e somme di denaro finalizzati alla successiva “confisca”, per un valore complessivo di oltre 9 milioni di euro, emessi dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a seguito delle richieste avanzate dalla Procura della Repubblica alla sede, nei confronti di vari soggetti indagati per delitti di evasione fiscale. Solo pochi giorni fa, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha dato esecuzione ad un “Decreto di sequestro preventivo”, nei confronti di una rilevante società operante nel settore dei “servizi di disinfestazione” con sede in provincia di Caserta, su delega della Procura sammaritana, che ha disposto il sequestro di somme di denaro nella disponibilità della citata persona giuridica fino alla concorrenza di € 528.579,00. Il procedimento penale è scaturito da una segnalazione di reato trasmessa all’Autorità Giudiziaria, in quanto la società non aveva versato l’IVA relativa all’anno 2011. In particolare, i finanzieri della Sezione Tutela Entrate, grazie all'esecuzione di approfondite e mirate indagini patrimoniali, realizzate con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, nonché accertamenti finanziari sui conti correnti della società e del rappresentante legale, hanno potuto fornire alla Procura un completo quadro di riferimento, che permettesse di poter avanzare la relativa proposta di misura interinale reale e di sottoporre, poi, a sequestro preventivo, sui conti correnti della persona giuridica, l’intero importo di € 528.579,00, equivalente all’imposta evasa. Le indagini delle Fiamme Gialle, dirette dalla Sezione Reati Economico – Finanziari della Procura sammaritana, specializzata nel settore dei reati tributari a contrasto dei più gravi fenomeni di evasione fiscale, hanno tratto spunto principalmente da rilevanti casi di omesso versamento all'Erario di ritenute fiscali certificate e di I.V.A., nonché di violazioni agli obblighi di dichiarazione e versamento di imposte, ben al di sopra delle soglie di rilevanza penale previste dalla vigente normativa tributaria. Infatti, dall’entrata in vigore della Legge Finanziaria 2008, allo scopo di predisporre un efficace strumento per la tutela delle ragioni erariali, è possibile procedere al sequestro “per equivalente” anche per i reati fiscali. Le attività condotte confermano ulteriormente l'impegno profuso dalle Fiamme Gialle di Caserta nel controllo economico del territorio di tutta la Provincia, a testimonianza del ruolo primario della Guardia di Finanza, unico organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche in campo tributario, sempre più impegnata nella lotta al dilagante fenomeno dell'evasione fiscale e di tutela dei cittadini che operano nel pieno rispetto delle regole e della legalità.  

PILLOLE MATTINIERE- PERCHE' NON DICIAMO LA VERITA' SU GRIFFO, BALIVO E PICONE SI STA BARATTANDO LA CONSEGNA ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA, ANCHE SE STA ALLA PORTA ACCANTO .INTANTO A SANTA MARIA CAPUA VETERE SI STA ORGANIZZANDO UN VEGLIONE DI CAPODANNO A SUON DI VOTI E NON DI EURO

 Fra “la latitanza” di Michele Griffo, Balivo e Picone c’è qualcosa che non quadra . Chi gli ha fatto la spiata ? Ma è vero che i tre avevano interessi anche a Santa Maria Capua Vetere con “emminenze grigie” del giornalismo casertano e che avevano espletato anche le funzioni di addetto stampa ? Come mai nessuno  aveva  mai fiatato o addirittura navigavano sotto per entrare nel business dei centri commerciali sammaritani che poi sono stati bloccati ?? Per quale motivo non si costituiscono?ve lo ricordate lo spirito libero  dei trentolesi a favore delle extracomunitarie ?? E vero che si sta barattando sulla sua consegna e quella degli altri ? perchè la riunione in prefettura ? Per quale motivo sono usciti sui giornali I comunicato stampa degli avvocati difensori , che, per carita’,   sono professionisti di una caratura a livello nazionale ?  Ma il jambo è ancora aperto ? Perché esce ancora sui giornali casertani  con paginone di pubblicità ? Ma allora aveva ragione qualcuno i giornali casertani prendono soldi  o hanno preso soldi non solo dallo stato, ma anche da politici che erano corrotti dalla camorra ??? 
PERCHE'  QUESTI PERSONAGGI POLITICI SONO I FIGLI DELLA GALLINA, CHE NON POSSONO ANDARE IN GALERA ? PERCHE' C'è ANDATO SOLTANTO NICOLA COSENTNO E PAOLO ROMANO ??
Michele Griffo, i Balivo e compagnia cantante ( che equivale a consiglieri comunali e personaggetti della politica sammaritana ) avevano fatto molte volte capolino a Santa Maria Capua Vetere  proprio per realizzare ciò che la camorra aveva pronosticato, i centri commerciali  ma hanno trovato un muro , un muro di cemento armato.  

Intanto a Santa Maria Capua Vetere per i morti di fame politici che pensano di averla fatta franca, si organizzano cene e si sta addirittura organizzando un veglione di capodanno dove l'accesso si ha soltanto un gruzzoletto di voti  . In realta’ oggi molti personaggetti da quattro soldi addirittura sono alla corte del nuovo e prossimo candidato a sindaco di Santa Maria Capua Vetere in modo da barattare i quattro votarelli di famiglia e barattare anche sulla candidatura di candidati in  una lista.

 Che bella fine di merda ha fatto Santa Maria Capua Vetere con i personaggetti da quattro soldi !!!!

ESTORSIONE ED USURA - ASANTA MARIA CAPUA VETERE LA PROCURA CHIEDE ED OTTIENE TRE ARRESTI

In data odierna, i CC delle Stazioni di Calvi Risorta e Pietramelara, a conclusione di una complessa attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE), hanno dato esecuzione ad un'ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. del medesimo Tribunale applicativa della custodia in carcere e del divieto di dimora nella Regione Campania nei confronti di tre soggetti, appartenenti allo stesso nucleo familiare, gravemente indiziati in concorso dei reati di usura (art. 644 c.p.) ed estorsione (art. 629 c.p.) continuata ed aggravata. Gli indagati a cui sono state applicate le misure cautelari sono: SAUCHELLA Giuseppe, nato a Capua il 14.11.1976, res. Pietramelara Via La Marmora nr. 4 -custodia cautelare in carcere. SAUCHELLA Achille, nato a Capua il 05.07.1972, res. Pietramelara Via La Marmora nr. 24 -custodia cautelare in carcere. SAUCHELLA Salvatore nato a Pietramelara il 2.1.1952, ivi res. via lardino 24-divieto di dimora nella Regione Campania. La complessa ed articolata attività di indagine nasce nell'estate del 2013, allorquando uno degli imprenditori vittima di usura da parte dei SAUCHELLA, esasperato dalle continue vessazioni e richieste di denaro, veniva costretto a trovare riparo all'estero per sottrarsi proprio alle vessazioni degli usurai. Ciononostante, gli indagati avevano iniziato a rivolgere le proprie malevoli attenzioni nei confronti dei familiari dell'imprenditore: tale circostanza induceva quest'ultimo, che si trovava all'estero, a mettersi in contatto con i Carabinieri, per richiedere il loro urgente intervento a protezione dei propri familiari, dimoranti in provincia di Casetta. Le indicazioni fornite consentivano di individuare nei Sauchella, effettivamente residenti in Pietramelara, i possibili autori delle condotte criminose denunciate dal primo imprenditore e di dare l'avvio ad una mirata attività investigativa, articolatasi prevalentemente nella effettuazione di intercettazioni telefoniche ed ambientali, per effetto delle quali veniva disvelato un giro di denaro prestato con interessi usurari, che mai sarebbe venuto fuori, a causa delle forti sacche di omertà registrate tra le vittime. Queste ultime, infatti, lungi dal denunciare spontaneamente le pratiche estorsive ed usurarie subite per anni, in occasione delle informazioni rese agli inquirenti, si sono visibilmente mostrate preoccupate per le possibili ritorsioni da parte degli indagati. È stato, in tal modo, raccolto, un grave quadro indiziario a carico dei Sauchella, in relazione ai reati di usura ed estorsione, praticata a danno di cinque imprenditori essendosi accertata la gestione da parte degli stessi, negli anni 2012-2014, di un vasto giro di prestiti di denaro (pari a ca. 100 mila euro) in favore di numerosi soggetti, molti dei quali imprenditori commerciali, con applicazione di tassi di interesse usurari oscillanti tra il 30% ed il 50% su base mensile; venivano inoltre registrati frequenti episodi di intimidazione nei confronti delle vittime, sovente, apertamente minacciate di morte, in caso di inadempimento degli impegni assunti alle scadenze previste. Sono stati altresì registrati frequenti tentativi, da parte degli stessi indagati, resisi conto ad un certo punto di essere oggetto di attenzione investigativa, di indurre le vittime a rendere 1 versioni di comodo agli inquirenti; realizzando un sistema di inquinamento probatorio che pure è stato posto a sostegno della misura cautelare oggi eseguita. Contestualmente, è stata data esecuzione ad un provvedimento di sequestro di beni immobili, beni mobili e disponibilità finanziarie, ex art. \2-sexies 1. 356/1992 (la c.d. confisca per valori equivalenti), essendo stata ricostruita, per effetto di accertamenti delegati dalla Procura di S. M. Capua Vetere ai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta -sezione patrimoniale- in capo agli stessi indagati SAUCHELLA ed ai componenti dei rispettivi nuclei familiari, uria accumulazione patrimoniale del tutto sproporzionata rispetto sia ai redditi dichiarati nel corso degli anni sia ai proventi delle attività lavorative. L'odierno provvedimento di sequestro ha riguardato beni immobili, tra cui una villa di oltre 13 vani, per un valore complessivo superiore ai 500.000,00 euro, autovetture di lusso e conti correnti nella disponibilità degli indagati e dei loro prossimi congiunti, i cui saldi attivi risultano in fase di accertamento.

lunedì 14 dicembre 2015

PILLOLE MATTINIERE - CHE BRUTTA COSA AVERE A CHE FARE CON PERSONAGGETTI DELLA CAMORRA DEL GIORNALISMO

Da molto tempo a questa parte  nella città di Santa Maria Capua Vetere e anche Caserta si aggirano dei personaggi giornalisti che non sono " Giornalisti , Giornalisti". Loro fanno parte del mondo di prendi  e porta a casa,  e in molte situazioni, perchè invidiosi,  hanno denigrato anche i loro colleghi per cercare di arraffare qualche pezzo  di pane grano perchè  hanno pensato in modo casalese. Ma il casalese doc è una persona perbene perchè nei secoli passati ha appartenuto al gran Casale dei Principe, mentre questi personaggetti da strapazzo, vogliono dettare legge con i loro amici e nemici .  Hanno fatto di tutto anche le emminenze grigie , vale a  dire addetti stampa a sindaci e personaggi politici caduti in disgrazia  e oggi addirittura si ergono a giudici contro i loro colleghi affermando " questo non lo puoi fare ". Che mondo di merda il giornalismo casertano". Il nemico lo abbiamo in casa !!!

Ma l'ordine lo sa ????!!!!!

domenica 13 dicembre 2015

SANTA MARIA C.V. TEATRO GARIBALDI - APERTA LA STAGIONE 2015 CON IL MUSICAL IL DIVORZIO DEI COMPROMESSI SPOSI

Carlo Buccirosso sbalordisce ancora una volta a Santa Maria Capua Vetere.  Ieri sera ha aperto ufficialmente la ennesima stagione teatrale al Teatro Garibaldi della città del foro con un vero e proprio “ musical “ ispirato a quel poema storico di Alessandro Manzoni  i promessi sposi “ . Un lavoro studiato nei minimi particolari dove addirittura ha inserito basi musicali italiane e napoletane creando una piacevole serata fra il pubblico e gli artisti del palcoscenico. Il personaggio chiave che lui interpreta è Don Rodrigo che assume per certe sembianze anche ad un camorristica di Secondigliano, Ma vi sono attori di tutto rispetto come Rosalia Porcaro,Gino Monteleone, Nunzia Schiano  .  Ma il clou si è avuto nella seconda parte , quando nel ricordare quell’evento del romanzo , Renzo e Lucia si incrociarono  nel lazzaretto di Milano dove molti cittadini morirono di peste bubbonica , ecco che Il Buccirosso creatore ed ideatore del musical, improvvisa , peraltro studiato , un balletto sulle basi di Thirrel , il famoso video e brano di Michael Jackson cpn la parodia  “ Tinem’ a peste “ : un scherzoso e simpatico balletto che ha divertito  gli intervenuti che sbalorditi della performance di tutta la compagnia  nessuno escluso, che conferma come il Buccirosso tenga uniti i suoi attori e li responsabilizza nel ruolo che occupano .
I compromessi sposi e senz’altro un lavoro di tutto rispetto, già presentato qualche anno fa , ma rivisitato ed analizzato di nuovo nei suoi particolari .

Emblematica la fine del lavoro quando sul palcoscenico quando Renzo e Lucia si sposano e Carlo Buccirosso impersonando il personaggio di Don Rodrigo che muore su un carretto canta in un parodia teatrale sulle basi di Margherita di Riccardo Cocciante .    

venerdì 11 dicembre 2015

PILLOLE MATTINIERE - DALL'AGGRESSIONE NELL'ANFITEATRO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE AL CENTRO COMMERCIALE JAMBO ALLE MANI SULLA RAI

Accostare il nome di un artista ad una aggressione avutasi prima di un concerto , la dice lunga di come si fa informazione nella nostra provincia . Ma se questi giornalisti e giornali hanno preso soldi da personaggi di spicco istituzionali quali sindaci , adesso diventati  latitanti camorristi, per pubblicizzare sui loro cartacei il centro commerciale Jambo la dice lunga di come nella nostra provincia continua perenne un antico proverbio " Si predica bene e si razzola male ".

Ma una domanda sorge spontanea - per dirla alla Lubrano " ma Michele Zagaria aveva anche un canale nella Rai Radio televisione Italiana ?? Dopo che zio e nipote Balivo oggi sono ancora irreperibili ed anch'essi latitanti. Chiamarsi Balivo oggi e controproducente  e come chiamarsi Cutolo e Schiavone 


 

JAMBO FUORI LEGGE PERCHE' RICONDUCIBILE A MICHELE ZAGARIA ARRESTI , MA ANCHE LATITANTI COME IL SINDACO MICHELE GRIFFO

In data odierna, la Squadra Mobile di Caserta e il Ros di Napoli Distaccamento di Caserta, hanno dato esecuzione ad un ordinanza cautelare personale e reale emessa dal G.I.P. c/o il Tribunale di Napoli su conforme richiesta di quest’ Ufficio nei confronti dei soggetti indicati nell’allegato elenco, gravemente indiziati di partecipazione all’associazione maliosa denominata clan dei casalesi gruppo ZAGARIA, nonché di intestazione fittizia di beni, riciclaggio, estorsione, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in arti pubblici, abuso d’ufficio, truffa, turbata liberta degli incanti. Tutti i reati contestati sono aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei casalesi. L’indagine, che ha consentito una ricognizione della composizione attuale del clan di ZAGARIA Michele specie con riferimento agli esponenti di livello pii1 elevato e quindi ai collegamenti di tale clan con personaggi politici ed imprenditori del casertano, tuttavia, ha il suo baricentro in quella che deve ritenersi, sotto il proiilo patrimoniale, la pivh importante azione di contrasto contro il clan ZAGARIA e le sue eccezionali capacita imprenditoriali.
In particolare attraverso plurime e convergenti fonti di prova di diversa natura — accertamenti patrimoniali, dichiarazioni di collaboratori e di testi, consulenze tecniche, intercettazioni — si e dimostrato a livello di gravita indiziaria, cosi come ritenuto dal GIP, come a partire dal 1997 fino all’attualità, quello che era un piccolo centro commerciale del valore stimato di circa 2 miliardi di lire, il Jambo di Trentola Ducenta, sia diventata, grazie agli investimenti e alle attività in suo sostegno svolte dal clan ZAGARIA, una imponente realta commerciale del valore di 60 milioni di euro che e stata sottoposta a sequestro preventivo in quanto ritenuta dal Gip nella sostanziale disponibilita del capo clan.
L’indagine, infatti, ha evidenziato come la crescita del centro cormnerciale Jambo si sia determinata, con riferimento ad ogni suo aspetto, proprio attraverso l’utilizzazione della forza economica, politica e mafiosa di Michele ZAGARIA.
E cosi gli stessi terreni su cui venivano costruiti, nel corso del tempo, i numerosissimi ampliamenti del centro commerciale, erano direttamente individuati ed acquisiti da Michele ZAGARIA e dai suoi uomini che poi mettevano i formali proprietari del centro commerciale  in condizione di concludere i contratti d’acquisto. Ma non solo. Si e anche accertato che per consentire lo sviluppo del centro commerciale e fare posto alla “creatura" commerciale del capo camorra venivano spostati i limitrofi capannoni commerciali appartenenti ad altri soggetti. Soprattutto grazie agli interventi degli uomini del clan venivano, non solo, rilasciate le licenze edilizie necessarie ( anche illegittime ed anche emesse consentendo una imponente evasione iiscale ) ma addirittura venivano promosse e realizzate opere pubbliche – talora anche pericolose per la pubblica incolumita - a servizio del J ambo e delle sue nuove esigenze commerciali. Ci si riferisce in particolare alla costruzione di un nuovo svincolo sulla strada statale ss 265 che, come segnalato inutilmente dagli organi preposti, non rispettando alcune distanze di sicurezza mette in pericolo gli automobilisti in transito.
Proprio gli approfondimenti investigativi su questa vicenda ( che, secondo il giudice delle indagini preliminari, dimostrava il pieno ed assoluto dominio del clan sulle amministrazioni locali ) consentivano di accertare come il sodalizio, non contento di realizzare opere pubbliche in favore delle proprie imprese, riuscisse ( grazie, ancora, alla propria capacita di comando sulle pubbliche amministrazioni ) a realizzare, in prima persona, attraverso propri imprenditori, lo stesso svincolo. In particolare, grazie ad una consulenza tecnica svolta dalla Polizia di Stato, si e infatti accertato che, come pure dichiarato da un collaboratore, la quasi totalita delle buste contenenti le offerte della gara ( che erano oltre 100 ) erano state previamente aperte, in modo da consentire all’impresa mafiosa di aggiudicarsi la gara formulando l’offerta vincente.
In particolare, le quote della società C.I.S. Meridionale Srl, proprietaria del centro commerciale, sono state ritenute dallo stesso giudice per le indagini preliminari come sostanzialmente riconducibili a ZAGARIA Michele, reale dominus dell’iniziativa economica.
Michele ZAGARIA, durante la sua latitanza, si incontrava con la dirigenza del Centro Commerciale per delineare le strategia imprenditoriali del centro commerciale stesso, e fra queste, non ultima la scelta dei patners commerciali che dovevano operare all’interno del centro commerciale fra cui la catena di supermercati presente nel centro.
Importante evidenziare che tutto il sistema economico che ruotava intomo al centro commerciale in questione era direttamente riconducibile a Michele ZAGARIA e ai suoi fiduciari a partire dalle ditte di pulizie impegnate nel centro commerciale a quelle che realizzavano le opere di ampliamento del centro.
E’ emerso in particolare sulla base di dichiarazioni acquisite da collaboratore ritenuto attendibile dallo stesso giudice per le indagini preliminari, che, per anni, gli ufiici e gli ambienti riservati del predetto centro commerciale, venivano utilizzati quale luogo di incontro fra l’allora latitante Michele Zagaria e i vertici del clan nonché con molti imprenditori ed esponenti politici.
Sono state ritenute, altresi, dimostrate dal Gip, gravi collusioni fra l’Amministrazione di Trentola Dugenta, Comune nel quale e ubicato il Centro Commerciale, ed il clan Zagaria.
L’accertamento di tali rapporti illeciti fra sodalizio criminals ed Amministrazione Pubblica ha consentito di elevare contestazioni concorso estemo in associazione mafiosa ( Gruppo ZAGARIA) a carico di locali pubblici amministratori che esercitavano le loro funzioni pubbliche in modo da soddisfare (spscie nel settore delle licenze edilizie e degli appalti) le richieste provenienti dal clan ZAGARIA e dalle azienda riferibili al medesimo ( fra cui il Centro Commerciale Jambo). In cambio di tale sostegno il clan forniva appoggio elettorale ai pubblici amministratori collusi.
ll complesso di tali elementi ha consentito al Gip, su richiesta di questo Ufficio, di disporre il sequestro dell’intero complesso aziendale denominato Centro Commerciale Jambo.
Il decreto di sequestro del centro commercials, tuttavia, prevedendo la nomina di un amministratore giudiziario consentirà la prosecuzione delle attivita commerciali ivi ubicate.
Il contesto delle indagini partendo dai predetti interessi economici del clan ZAGARIA ha consentito di ricostruire ulteriori proiili strutturali ed operativi della medesima organizzazione.
Di rilievo, in proposito, si sono rivelate le pregresse investigazioni svolte in occasione per la cattura dell’allora latitante ZAGARIA Michele, attualizzate dalle indagini svolte a riscontro delle recentissime propalazioni di collaboratori di giustizia che hanno vissuto fianco a iianco con Michele ZAGARIA duxante quegli anni. E’ emersa, secondo quanto afferma il G.I.P. nell’ordinanza, una vasta rete di affiliati e concorrenti del clan che operavano per conto di ZAGARIA sia nel settore del sostegno economico del clan che nella distribuzione ed imposizione delle macchinette slot machine dei territori sottoposti al controllo del sodalizio.
In particolare, l’attivita ha consentito di far emergere l’esistenza di due distinti gmppi criminali, quello di Casapessrma (CE) e quello di Trentola Ducenta (CE), entrambi sotto l’egida di ZAGARIA Michele e coordinati da personaggi ritenuti come sua diretta espressione.
L’indagine, infatti, ha permesso di far rilevare delle modalita estremamente accorte di comunicazione tra i fra i soggetti appena menzionati basandosi esse su:
• un uso meticolosamente riservato del telefono cellulare, caratterizzato da conversazioni dal contenuto criptico, a volta telegrafico, finalizzate per lo piu a realizzare appartamenti di persona senza riferimenti chiari al luogo dove incontrarsi;
 • l’’impiego di utenze telefoniche "dedicate", ossia destinate a contatti tra una stretta cerchia di persone 0 tra due singoli interlocutori
• l’impiego di numerosi autoveicoli a noleggio o in prestito;
• L’approvvigionamento di sofisticati e costosi strumenti elettronici, realizzati allo scopo di inibire o  rilevare i segnali GSM emanati da rilevatori GPS c trasmettitori ambientali, utilizzati dalla Polizia Giudiziaria.

Inoltre, le attività d’intercettazi0ne, hanno in particolare consentito di delineare le figure di GAROFALO Giovanni e Giuseppe come protagonisti nella gestione, di internet paint, sale giochi e centri scommesse.