La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 14 luglio 2015

OPERAZIONE MEDEA - ECCO COSA SCRIVONO NELL'ORDINANZA 351 DEL 2015

La presente ordinanza cautelare rivela ulteriori e significative vicende dell'organizzazione
camorristica conosciuta come il clan dei Casalesi.
Ed invero la cattura dei riconosciuti capi storici del clan Francesco SCHIAVONE e Francesco
BIDOGNETTI, e la cessazione delle latitanze di Michele ZAGARIA ed Antonio IOVINE, non ha
significato la conclusione delle investigazioni sulle attività e sulle vicende dell'organizzazione
medesima. · ·
In realtà proprio la cattura di Michele Zagaria, ha consentito di svelare contiguità economiche fra
taluni imprenditori e la organizzazione camorristica allo stesso riconducibile, nonchè la
straordinaria capacità di penetrazione del clan nei contesti più elevati della politica e delle
istituzioni locali, del tutto asservite alle logiche affaristiche del c1an in cambio &consistenti dazioni
corruttive.
L'ordinanza cerca di ricostruire questi scenari attraverso gli esiti delle attività di intercettazione
ambientali  e telefonica, realizzate in epoca immediatamente successiva alla cattura dello storico
latitante Michele Zagaria, ma anche grazie ad altre preziose fonti di prova, per lo più costituite
dalle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia,Caterino Massimiliano e Pellegrino ,Attilio.
Il materiale investigativo risulta compendiato nella informativa ·redatta dagli ufficiali di Polizia
Giudiziaria del R.O.S. dei Carabinieri e del Reparto Investigativo di Caserta e completato dagli
interrogatori degli imprenditori ( alcuni dei quali destinatari della presente ordinanza cautelare)
Fontana Giuseppe, Licenza Luciano, Martino Francesco, Martino Gin<', D"Alessandro Giuseppe.
Costoro sono stati interrogati nel gennaio del 2014, quando erano ancora in corso le attività di
intercettazione telefonica ed ambientale con contestuali perquisizioni all'interno delle sedi delle
società a loro riconducibili.
In considerazione della varietà e complessità delle imputazioni e del numero degli indagati. è
apparso opportuno per ragioni sistematiche dividere la presente ordinanza in tre parti ideali .
• Una prima sezione è dedicata alla descrizione dei rapporti esistenti tra il clan di Michele
Zagaria e alcuni imprenditori di Casapesenna; è emerso infatti che questi ultimi non sono
certo stati vittime dell'organizzazione criminale quanto piuttosto, in un rapporto di reciproca
convenienza, hanno assicurato un contributo rilevante al perseguimento dei fini associativi.
Decisivi in tal senso, come si vedrà anche gli apporti dichiarativi di alcuni collaboratori di
giustizia che, per primi, hanno deciso di dissociarsi dalla struttura di Zagaria e che hanno
permesso di comprendere dali' interno ciò che gli investigatori avevano già verificato(
capol).Vi è poi all'interno della prima sezione, in quanto strettamente collegato alla vicenda
degli imprenditori, il racconto relativo alle 'anomalie' che hanno caratterizzato la cattura di
Michele Zagaria ( Capo 2).
• La seconda sezione si occupa dei singoli episodi corruttivi e delle assegnazioni 'pilotate'
di ingenti appalti in favore di imprese riconducibili al gruppo imprenditoriale di
Casapesenna attraverso l'attività e il contributo di Franco Zagaria e Barbato Tommaso
• La terza sezione descrive i legami degli imprenditori di natura corruttiva con alti esponenti
delle istituzioni campane nazionali nonché con taluni esponenti delle Forze dell'Ordine(

capi 4 e ss. ).