La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 17 giugno 2015

RIFIUTI ILLECITI SI SCAVA NELLA EX POZZI GINORI A PIGNATARO MAGGIORE

Ufficiali di P.G. del Corpo Forestale dello Stato (Comando di Calvi Risorta) in questi giorni stanno eseguendo, su delega della Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, operazioni di scavo presso l'area denominata "ex Pozzi Ginorf\a tra i comuni di Calvi Risorta e Sparanise. Tale area, nel corso degli anni frazionata e ceduta a varie società ed enti, versa in una condizione di profondo degrado e abbandono, in quanto utilizzata per attività di gestione illecita di rifiuti da parte delle varie ditte e società che ivi hanno operato nel corso degli anni, a partire dagli anni '70. Al fine di accertare gli effetti di tale situazione sulle matrici ambientali e, quindi, l'eventuale sussistenza di disastro ambientale, in data 9 settembre, 1° ottobre 2014 e 17 febbraio 2015, sono stati emessi da questa Procura della Repubblica tre decreti di ispezione dei luoghi. Previa ricerca di potenziali sostanze radioattive o di altre sostanze chimiche dannose all'ambiente e all'uomo (grazie a strumentazione tecnica di radiometro/spettrometro e rilevatore chimico in dotazione ai Vigili del Fuoco di Caserta) e previo campionamento del top soil (finalizzato a verifìcarne la contaminazione da amianto o da diossine ecc.) effettuato dall'A.R.P.A.C. di Caserta, si è proceduto, da parte del Corpo Forestale dello Stato, su delega di questo Ufficio, alle c.d. attività tecniche indirette, svolte attraverso il geomagnetometro. Grazie a tali attività, sono stati individuati nell'area oggetto di accertamento dei punti che presentavano picchi magnetici fuori norma, indizio della possibile presenza - in corrispondenza, nel sottosuolo - di rifiuti metallici. Questo Ufficio aveva iscritto il relativo procedimento penale in data 20 maggio 2014 e, a seguito di prime verifiche, aveva emesso decreti di ispezione dell'area interessata, come innanzi detto, il 9 settembre, il 1° ottobre 2014 e il 17 febbraio 2015. I decreti sono stati eseguiti dal Corpo Forestale dello Stato, delegato per le indagini, soltanto nel giugno di quest'anno. Gli scavi veri e propri hanno avuto inizio in data 11.6.2015, preceduti da attività di "pulizia" del suolo da rovi e sterpi. Nel corso dei preliminari accertamenti, sono stati rinvenuti rifiuti industriali e qualche fusto contenente presumibilmente solventi. Dagli scavi veri e propri, eseguiti con l'aiuto anche del 21A Regimento del Genio guastatori di Caserta (con il quale la Procura ha stipulato un accordo di collaborazione, già attivato nel corso di precedenti indagini di questo stesso Ufficio), sono emersi, invece, i seguenti rifiuti (stratificati ed intervallati a terreno vegetale): imballaggi in carta e cartone, plastica, pannelli e scarti di rivestimenti in formica, film, metalli, bottiglie di vetro, scarti della lavorazione della ceramica 1 (sanitari), vernici e smalti, tubazioni in PVC e residui del trattamento superficiale della plastica, polimeri ed altri materiali in corso di classificazione. In data 15 giugno 2015, nel corso di ulteriori scavi, sono stati evidenziati atri rifiuti, tra i quali dei sacchi riportanti le seguenti scritte: "politilene/riblene", "pliolite- Good Year chemical divisiorì\ "Eltex". Sono stati rinvenuti, inoltre, altri quattro fusti, di cui uno riportante la scritta "Pozzi vernici". La polizia giudiziaria ha proceduto al sequestro probatorio dei rifiuti sopra specificati. Il materiale sopra descritto è in fase di campionamento da parte dell'ARPAC di Casetta. E' solo all'esito delle analisi dei campioni prelevati che si potrà valutare l'effettiva natura dei suddetti rifiuti e, quindi, l'eventuale potenzialità dannosa degli stessi per le matrici ambientali. Tale precisazione appare opportuna per evitare nella popolazione inutili allarmismi, allo stato non supportati da dati scientifici concreti e causati da una campeigna di stampa non generata finora da comunicati stampa di questo Ufficio