La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 24 giugno 2015

CASERTA: CELEBRATO IL 241° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA. TRACCIATO IL BILANCIO DELL’ATTIVITÀ DELLE FIAMME GIALLE IN PROVINCIA DI CASERTA NEI PRIMI CINQUE MESI DELL’ANNO.

Nella Caserma “Domenico Bovienzo”, sede delle fiamme gialle casertane, ha avuto luogo la celebrazione del 241° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. La cerimonia, improntata a doverosa sobrietà, ha avuto carattere esclusivamente interno ed ha visto la partecipazione dei finanzieri in servizio alla sede di Caserta, ai quali il Comandante Provinciale, Colonnello t.ST Giuseppe Verrocchi, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, si è rivolto con una breve allocuzione, sottolineando la solennità ed il senso profondo dell’odierno anniversario, in cui si celebra la storia plurisecolare del Corpo. Nel corso della celebrazione sono stati consegnati i brevetti delle ricompense morali ai militari che si sono particolarmente distinti in rilevanti operazioni di servizio. La tradizionale ricorrenza costituisce l’occasione per un bilancio delle attività condotte dai Reparti del Comando Provinciale di Caserta, nei settori della lotta all’elusione e all’evasione fiscale, del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, della tutela del mercato dei beni e dei servizi, di quello dei capitali e del contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, che rappresentano la missione istituzionale, nonché negli altri comparti operativi, in un’ottica sempre volta alla tutela della collettività e della competitività del “sistema Paese”. Di seguito, i principali risultati delle attività condotte dalla Guardia di Finanza, in Provinciale di Caserta, nei primi cinque mesi del 2015, frutto di un approccio trasversale al contrasto di tutte le diverse tipologie di illeciti economico-finanziari: - 2.600 violazioni penali ed amministrative rilevate; - 730 soggetti denunciati a piede libero, di cui 21 tratti in arresto; - recuperati a tassazione 47 milioni di euro di redditi occultati al fisco e 16 milioni di euro di I.V.A.; - scoperti 37 evasori totali e 65 lavoratori “in nero”; - accertate indebite percezioni e richieste di fondi nazionali, locali e dell’Unione europea per circa 4 milioni di euro; - segnalati alla Corte dei Conti più di 120 milioni di euro di danni erariali;  sequestrati più di 65 quintali di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, 12,6 tonnellate di G.P.L., 333 tonnellate di olii minerali, nonché oltre 430 mila prodotti contraffatti o non sicuri; - sequestrati patrimoni, illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata ed economica, per oltre 14 milioni di euro. Frodi fiscali, evasione internazionale ed economia sommersa: questi i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle campane a tutela delle Entrate, che hanno consentito di individuare redditi occulti, di denunciare 237 responsabili di reati tributari e di proporre e sequestrare beni e disponibilità finanziarie per oltre 28 milioni di euro. Sono state, inoltre, riscontrate irregolarità nel 53% dei circa 2.000 controlli effettuati sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Nel settore della spesa pubblica è stata dedicata una cospicua aliquota di personale, attraverso la quale, in ottemperanza delle linee direttrici del Comandante Provinciale, sono stati ottenuti ottimi risultati nella lotta al contrasto delle frodi agli incentivi nazionali e comunitari, alla spesa previdenziale e sanitaria, nonché degli illeciti in materia di appalti, al fine di garantire che, in questo periodo di perdurante crisi, le risorse disponibili siano effettivamente destinate al rilancio dell’economia ed alle situazioni di maggiore disagio socio-economico. Obiettivo che, in Provincia di Caserta, si è tradotto, oltre alla segnalazione alla Magistratura contabile di oltre 120 milioni di euro di danni erariali, nella: - denuncia di 74 truffatori, in danno di fondi nazionali, locali e dell’Unione europea; - scoperta di 42 falsi braccianti agricoli; - segnalazione alla Corte dei Conti di 84 soggetti; - denuncia di 27 responsabili, dei quali 1 tratto in arresto per reati contro la pubblica amministrazione. Nel medesimo settore, inoltre, particolare rilevanza riveste una specifica attività espletata, per la prima volta a livello nazionale, per tipologia di materia trattata, dal Gruppo di Aversa su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti della Campania, nel comparto degli standard edilizi ricadenti nel territorio comunale aversano, di fatto irregolarmente occupati da privati. Tale attività ha permesso di notificare agli amministratori pubblici pro-tempore del locale Comune, ritenuti responsabili, gli “inviti a dedurre” relativi alla vicenda dell’indebita occupazione da parte di privati delle aree da destinare a spazi pubblici e ad uso della collettività (parcheggi, aree verdi, parchi giochi, ecc.), restituendo ai cittadini il 73% di spazi pubblici e quantificando il danno erariale in circa 1,5 mil. di euro. La lotta alla criminalità organizzata – volta essenzialmente alla ricostruzione e disarticolazione dell’assetto economico-finanziario dei gruppi criminali, attraverso approfonditi accertamenti patrimoniali, che hanno riguardato 55 soggetti appartenenti o contigui alla camorra – ha portato alla denuncia di 6 responsabili, per associazione per delinquere di stampo mafioso e violazioni alle norme antimafia, ed al sequestro o proposta di sequestro di patrimoni illeciti per oltre 6,9 milioni di euro.  Altro fenomeno criminale attenzionato, in preoccupante ripresa, è il contrabbando di tabacchi lavorati esteri e di prodotti sottoposti ad accise. Le investigazioni sui canali internazionali di approvvigionamento (soprattutto dai Balcani) e sulle reti locali di smercio, hanno consentito di denunciare 114 contrabbandieri, di cui 11 tratti in arresto, e di sequestrare 65 quintali di sigarette, nonché oltre 345 tonnellate di prodotti energetici, numerosi automezzi, cisterne, autoarticolati, capannoni ed impianti industriali. L’attività di vigilanza sul rispetto delle regole della concorrenza dei mercati finanziari ha portato a denunciare 66 persone, di cui 6 tratte in arresto, per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, nonché al sequesto di beni per circa 3 milioni di euro. Gli interventi a tutela dell’ecosistema e per il contrasto ai reati ambientali hanno portato, complessivamente, al sequestro di 60 mila mq. tra aree private ed industriali, di circa 2 mila tonnellate di scarti di rifiuti di lavorazione, nonché alla denuncia di 7 responsabili. Tra le molteplici attività espletate nel corso dei primi mesi dell’anno, che hanno avuto risonanza nazionale, si ricordano: - la scoperta, sempre da parte della Compagnia di Caserta, di due falsi dentisti, conosciuti al Fisco come occasionali vigilantes o buttafuori operanti in vari locali della provincia, colti in flagranza di reato mentre prestavano le cure ai loro pazienti, ignari del fatto che fossero sprovvisti dei necessari titoli accademici e dell’adeguata preparazione professionale per poter effettuare prestazioni odontoiatriche. I sedicenti professionisti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, con l’accusa di esercizio abusivo della professione medica. L’attività posta in essere dalle Fiamme Gialle ha consentito il sequestro di due laboratori odontoiatrici nella disponibilità dei finti dentisti, completi di attrezzature varie del valore complessivo di oltre 100 mila euro; - il sequestro operato dai militari della Compagnia di Marcianise di un’area industriale di 40.000 mq., materiali ferrosi e non ferrosi per un valore di 880.000 euro, nonché impianti di frantumazione e lavorazione dell'alluminio, in danno di due aziende (LINEA METALLI s.r.l. e METAL COOP: soc. Coop. di lavoro a r.l.) operanti, nell'area industriale di Marcianise, nel settore dello stoccaggio, trattamento e riciclo di rifiuti ferrosi. Il sequestro è stato effettuato a seguito di sopralluogo delegato dalla Procura della Repubblica di S. Maria C.V. alla polizia giudiziaria, intervenuta presso il sito aziendale delle due suddette società insieme con personale dell'ARPAC di Caserta. Gli amministratori delle due società, insieme con l'amministratore di fatto della LINEA METALLI, sono stati deferiti all'A.G. per violazione delle norme in materia di reati ambientali; - l’esecuzione da parte del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta di un decreto di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, conti correnti e società, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica alla sede, nei confronti di un imprenditore napoletano e di alcuni suoi prestanome, per il reato di usura. Il provvedimento interinale reale ha interessato complessivamente 7 soggetti, 8 unità immobiliari, 2 terreni e 2 rivendite di tabacchi, ubicati nelle province di Napoli, Chieti e Pisa, nonché 41 conti correnti, varie quote di partecipazione societarie e 11 veicoli, tra cui 2 auto di lusso, per un valore complessivo di oltre due milioni di euro. - l’esecuzione da parte della Compagnia di Caserta di una complessa attività di polizia tributaria e giudiziaria, che ha portato alla scoperta di una vasta frode messa in atto da alcuni imprenditori casertani che operavano sul mercato delle automobili. I predetti imprenditori, tutti originari della provincia di Caserta, avevano costituito una società ad hoc (gestita da un prestanome della Repubblica Ceca), che offriva in leasing o in vendita a clienti italiani, a prezzo vantaggioso, automobili soprattutto di lusso (Ferrari, Porche, Mercedes, BMW, Audi), immatricolate formalmente in Polonia e Repubblica Ceca ma che, di fatto, circolavano esclusivamente in Italia. Mediante tale stratagemma, gli imprenditori casertani, negli ultimi 5 anni, hanno evaso imposte per 7 milioni di euro, non avendo dichiarato al fisco i profitti derivanti dalle vendite o dai noleggi delle predette autovetture con targa straniera.