La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 30 giugno 2015

SANTA MARIA CV - Disinfestazione e sfalcio delle erbacce, interventi in corso Il sindaco: “Sul verde pubblico non accettiamo lezioni dagli sperperatori”

Sarà effettuata questa notte un’altra disinfestazione in città, a cura dell’azienda sanitaria locale. L’intervento fa seguito a quello di due settimane fa, anche alla luce delle segnalazioni della presenza di blatte in alcune delimitate zone.
Dopo questa nuova azione dell’Asl, l’amministrazione comunale verificherà la possibilità di un ulteriore intervento, specialmente in vista dell’ondata di caldo prevista per le prossime settimane.
Sta procedendo a pieno ritmo, nel frattempo, il lavoro dei giardinieri della ditta incaricata, i quali stanno riportando alla normalità le condizioni del verde pubblico e stanno rimuovendo erbacce e sterpaglie.
“A proposito del verde pubblico e delle polemiche sollevate da qualcuno – commenta il sindaco Biagio Di Muro – devo ribadire che il contratto con la ditta è stato stipulato prima del mio mandato e che i costi, da molti ritenuti troppo onerosi, sono stati fissati prima dell’insediamento dell’attuale maggioranza. E’ questa un’altra delle eredità lasciate da quelli che oggi sperano nella memoria corta dei sammaritani, riempiendosi la bocca di falsità e supponenza. A costoro, allora, ricordo che la mia amministrazione ha dato un taglio netto alle spese ‘extra’ liquidate alla ditta, che da 180mila euro nel 2009 sono passate ai 38mila di oggi, con un risparmio netto di circa 150mila euro. E’ stato inoltre predisposto il nuovo bando che prevede un ulteriore risparmio di oltre 100mila euro l’anno, con la garanzia del miglioramento delle condizioni economiche e contrattuali per i dipendenti. Questi sono i numeri, questa è la realtà: tutto il resto sono chiacchiere da bar”.


RAPINE A COMPRO ORO - LA PROCURA CHIEDE ED OTTIENE UN ARRESTO SU SEGNALAZIONE DELLA SQUDRA MOBILE DI CASERTA

Nella mattinata, la Squadra Mobile ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall'Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria C. V. (CE), su richiesta della Procura della Repubblica ammaritana, nei confronti di NEGRO Antonio, nato a Capodrise (CE) il 15.06.1963, ivi res., pregiudicato, detenuto, in quanto ritenuto il capo, il promotore e l'organizzatore di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine a mano armata, prevalentemente in danno di gioiellerie ed esercizi commerciali "compro oro", nonché di rapina aggravata, detenzione e porto illegali di armi da sparo, furto e ricettazione. Ad epilogo delle indagini, che avevano disvelato l'esistenza di un pericoloso gruppo criminale dedito alla commissione di rapine a mano armata, nonché di furti e ricettazione di autovetture, destinate ad essere utilizzate nei raid predatori, la Procura della Repubblica di S. Maria C. V. (CE) aveva richiesto l'applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di altre 10 persone, a vario titolo indagate per la partecipazione al descritto sodalizio criminale, per concorso in rapina aggravata, consumata o tentata, ed altro, ma l'Ufficio del G.I.P., pur ravvisando a loro carico un grave quadro indiziario, riteneva che non ricorressero esigenze cautelari concrete ed attuali che fondassero l'applicazione dei provvedimenti restrittivi invocati. Le indagini - condotte dal novembre 2011 al febbraio 2012, tramite attività di intercettazione, di localizzazione satellitare ed estenuanti servizi di osservazione e pedinamento - consentivano anche di individuare i responsabili di una rapina consumata 1'^(8.11.2011 a Caserta, in Via San Carlo, in danno della gioielleria "Immagini Preziosi", nel corso della quale fu sottratta mercé per un valore di oltre 350 mila euro, e di sventare, il 10.^2.2012, quella tentata in danno della gioielleria "Del Mastro Orafo ", ubicata anch'essa nel capoluogo, nella centralissima via Crispo, in occasione della quale la Polizia di Stato arrestava in flagranza di reato il citato NEGRO Antonio, CORDA Antonio, nato a Casagiove (CE) il 9.08.1962, res. S. Prisco (CE), il figlio, CORDA Vito, nato a Caserta l'I0.11.1982, res. a Casagiove (CE), e la convivente di quest'ultimo, LUNATI Barbara, nata ad Alessandria il 5.12.1978, res. a Casagiove (CE). L'attività investigativa permetteva di ricostruire dettagliatamente il modus operandi dell'organizzazione criminale, la quale si avvaleva di alcune donne che, 1 simulando il proposito di acquistare dei preziosi, agendo da "cavalli di troia", introdottesi nelle gioiellerie, favorivano poi l'accesso ai loro compiici che, irrompendo travisati ed armati di fucili da caccia, razziavano la mercé esposta e custodita nelle casseforti. Il ruolo delle donne risultava fondamentale anche nelle fasi preparatorie dei raid criminali, poiché alle stesse era affidato il compito di effettuare i sopralluoghi preventivi presso i potenziali obiettivi, al fine di verifìcare la tipologia di "difese passive" adottate, nonché di eseguire le ricognizioni immediatamente prima degli assalti per accertare l'eventuale presenza di pattuglie delle forze dell'ordine nei loro paraggi.

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

I Carabinieri del Comando Stazione di Castel Volturno hanno tratto in arresto per furto con strappo RACHED Oumaima, cl. 93, tunisina, già sottoposta all’obbligo della presentazione alla P.G., disposta da Tribunale Santa Maria Capua Vetere. La donna è stata bloccata, dai militari dell’arma, al Km 33 della SS Domitiana mentre tentava di allontanarsi subito dopo che aveva asportato, con forza, il  borsello contenente oggetti e documenti personali dalle di un 70enne di Napoli. La refurtiva recuperata è stata riconsegnata all’avente diritto. L’arrestata, invece, è stata trattenuta all’interno delle camere di sicurezza in attesa di essere giudicata con rito direttissimo


In Villa Literno (CE), nel corso di un servizio straordinario finalizzato a contrastare il fenomeno degli opifici clandestini, i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato, per“istigazione alla corruzione”, il cittadino cinese Jiang Miarong, cl. 1979, residente a Villa Literno. L’uomo, al fine di eludere il controllo di polizia all’opificio clandestino da lui diretto, ha offerto ai militari dell’Arma la somma in contanti di euro 900,00, denaro immediatamente sottoposto a sequestro. Nella circostanza, infatti, è stato individuato un laboratorio con n. 6 persone di nazionalità cinese, sprovviste di regolare contratto di lavoro e impiegate nella produzione di scarpe in luoghi di lavoro in totale difformità dalle norme in materia di igiene e sicurezza. Il locale adibito ad opificio, inoltre, è risultato sprovvisto di autorizzazione e, pertanto, sottoposto a sequestro penale, unitamente alle attrezzatture istallate, corrispondenti a 12 postazioni di lavoro. L’arrestato è stato altresì deferito all’Autorità Giudiziaria  per “violazioni alla normativa in materia di lavoro nonché igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro”. Pertanto è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Con l’attuale individuazione salgono a 4 gli opifici clandestini scoperti dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe nel solo territorio di Villa Literno dall’inizio di quest’anno ad oggi.

Puc, Ato PD CASERTA - Rifiuti, accelerazione della spesa e idrico: Vitale e gli amministratori locali del Pd elaborano strategia comune



“Archiviata la fase elettorale torniamo a concentrarci sui problemi del territorio e in particolare di quelle questioni delicate che ogni giorno i nostri amministratori devono fronteggiare”. Così il segretario provinciale del Partito Democratico di Caserta Raffaele Vitale dà notizia dell’incontro, appena concluso, tra gli amministratori locali, i neo consiglieri regionali Stefano Graziano e Gennaro Oliviero e la deputata Camilla Sgambato per iniziare a delineare una strategia comune su questioni scottanti come urbanistica, rifiuti, acqua e  fondi europei.

“Abbiamo iniziato  - spiega Vitale da quattro questioni fondamentali per chi governa nei territori. Innanzitutto abbiamo convenuto sulla necessità di chiedere una proroga del termine per l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale, fissato per il 25 luglio. Questa richiesta nasce dall’esigenza di permettere ai sindaci appena insediati di poter fare le giuste valutazioni in termini di pianificazione urbanistica, evitando l’applicazione delle norme di salvaguardia”.

Per quel che riguarda la riorganizzazione della gestione dei rifiuti gli amministratori democratici casertani hanno deciso di “non partecipare all’insediamento dell’Ato perché non sono chiari l’ammontare dei debiti che ricadranno sui comuni e gli esuberi che bisognerà fronteggiare. Inoltre, vogliamo capire se il nuovo governo regionale deciderà di mantenere questa organizzazione del settore”.


Nel corso della riunione si è parlato anche della questione Idrico: “Riteniamo che l’attuale organizzazione debba essere rivista e che Caserta debba avere la sua autonomia da Napoli. L’Ato provinciale è una scelta necessaria e di buon senso”. Il quarto punto affrontato, infine, riguarda l’accelerazione della spesa: “Ad oggi i sindaci hanno le mani legate. I soldi degli anticipi non arrivano, in molti casi sono solo numeri messi nero su bianco. Dobbiamo, ognuno per le proprie competenza, attivarci affinché vengano sbloccati fondi e garantiti i cantieri in corso”.

SEQUESTRO PREVENTIVO AI DANNI DI UN AVVOCATO DI SOMMA VESUVIANA PER UN MILIARDO E SETTECENTO MILIONI DI EURO

Ieri  mattina militari della Compagnia Guardia di Finanza di Nola hanno eseguito ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica - Sezione Criminalità Economica, con la quale è stato disposto il sequestro ‘ preventivo per equivalente di beni per il valore pari a 1,721.659,32 6 nei confronti dell’avv. Nunzio Cerciello con studio in Somma Vesuviana, indagato per evasione fiscale ; infatti lo stesso utilizzando i propri conti correnti e quelli di alcuni parenti. Ha occultato proventi derivanti dall’attività professionale per il periodo 2009 - 2013. Le indagini sono state avviate a seguito di attività di verifica fiscale nei confronti del citato professionista, operante principalmente nella gestione della tutela legale di soggetti coinvolti in sinistri stradali: in contabilità non erano stati registrati i proventi percepiti, quale consulente di parte , dalle compagnie assicurative per consistenti importi. Attraverso l'esame accurato della contabilità é stato ricostruito l’ammontare della cospicua evasione fiscale relativa ai compensi percepiti da venticinque compagnie assicurative.

ll provvedimento cautelare. notificato al professionista, è relativo al sequestro di muove  unità  immobiliari tra cui un’abitazione ubicata ad Ischia ed una in Sardegna nel comune di Tempio Pausania. di quattro terreni. di due autovetture, di tredici conti correnti bancari e di numerosi oggetti · di valore rinvenuti presso l’abitazione.

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

In Teverola (CE), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.i.p. presso il Tribunale di Napoli Nord nei confronti di D’Auria Enzo, cl. 1995, del luogo, ritenuto responsabile di atti persecutori e lesioni personali aggravate in danno di una giovane con la quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. L’attività d’indagine ha consentito di accertare diversi episodi di minacce ed aggressioni fisiche, solo recentemente denunciate dalla ragazza e poste in essere dal D’Auria a causa della gelosia e quali ritorsioni per la conclusione della loro relazione.


In Aversa (CE), a seguito di immediate indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Locale Reparto Territoriale hanno  rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto Tessitore Antimo, cl. 1976, del luogo. L’uomo è ritenuto responsabile rapina commessa il 25 giugno scorso in Aversa, ai danni di una giovane donna di Orta di Atella (CE). Nella circostanza il malvivente avrebbe avvicinato la vittima nei pressi della fermata degli autobus situata nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Aversa e, sotto la minaccia di un coccio di bottiglia, si sarebbe fatto consegnare la somma di euro 100,00 (cento) circa, per poi allontanarsi a bordo di un ciclomotore. Il giorno seguente la ragazza, nel transitare nei pressi della stazione ferroviaria avrebbe riconosciuto il rapinatore e chiesto l’immediato intervento dei Carabinieri che, all’esito di mirati accertamenti, lo hanno bloccato sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Il Tessitore è stato accompagnato presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria  che, alla luce delle risultanze investigative raccolte dai Carabinieri ha convalidato il fermo emettendo, a carico del rapinatore, il provvedimento cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G. .

I Carabinieri della Stazione di Gricignano d’Aversa nella serata di ieri hanno deferito, in stato di libertà, un pregiudicato di Carinaro (CE) ritenuto responsabile di istigazione al suicidio nei confronti della moglie convivente. Il deferimento da parte dei Carabinieri è scaturito a seguito dell’intervento effettuato nel corso di un dissidio in atto tra i due coniugi. Nella circostanza la donna, con mossa fulminea, si portava al primo piano dello stabile di residenza e scavalcando la ringhiera del balcone tentava di lasciarsi cadere nel vuoto dall’altezza di metri 5 circa. L’insano gesto, però, veniva bloccato dall’intervento dei Carabinieri che, dopo averla afferrata, la trascinavano all’interno della abitazione. Gli ulteriori accertamenti, hanno consentito di accertare che la donna, ad ottobre del 2014, aveva già posto in essere, riuscendo a lanciarsi, un analogo tentativo di suicidio, riportando gravi lesioni con prognosi di 30 giorni e l’asportazione della milza. In quella situazione, il marito presente, anziché intervenire in suo favore, l’aveva incoraggiata a lanciarsi. In entrambe le circostanze, i  motivi del tentativo di suicidio sono stati verosimilmente ricondotti allo stato di esasperazione della donna dovuto ai continui litigi con il proprio marito.


Nel corso del weekend appena trascorso i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa, nell’ambito di un servizio volto a contrastare  l’illegalità diffusa e prevenire gli illeciti connessi al fenomeno meglio noto come “movida di aversa”, hanno deferito in Stato di Liberta’  un 50enne di Lusciano, sorpreso alla guida di un motociclo con telaio contraffato. Sono stati poi segnalati al Prefetto di caserta per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale 2 ventiduenni e due 2 ventitreenni del posto. Sono stati poi controllati 49 individui e 21 veicoli e contestate le seguenti violazioni di norme al codice della strada di seguito indicate (5 contestazioni per revisione periodica scaduta, 2 contestazioni per ostacoli alla libertà di movimento durante le manovre di guida; 2 contestazioni di divieto di circolazione).

FURTI IN CONCESSIONARIA - PRESO UN GIOVANE DI NAPOLI

I Carabinieri della Stazione di Sant’Arpino hanno eseguito, presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari,  emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di Capasso Gennaro, cl. 74 di Napoli, ritenuto responsabile del reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti di autovetture.
L’attività investigativa svolta dalla militari dell’Arma, avviata a seguito di alcuni furti di autovetture perpetrati tra le province di Napoli e Caserta, ha consentito di individuare il destinatario dell’odierno provvedimento, il quale aveva posto in essere numerose attività delittuose insieme ad altri due complici, il 50enne napoletano  C.A. ed una donna  in corso d’identificazione.
Gli investigatori nel corso delle indagini hanno acclarato che, i tre, erano soliti presentarsi presso concessionarie di autovetture dove fingendosi interessati all’acquisto e distraendo i venditori, si impossessavano delle chiavi degli autoveicoli, per poi, approfittando degli orari di chiusura pomeridiana, ritornare ed asportare il veicolo del quale precedentemente avevano sottratto le chiavi.
Con il citato modus operandi, nell’arco temporale che va dal mese di gennaio a quello di marzo 2015, gli inquirenti hanno accertato la commissione di 5 furti di autovetture di cui 2 commessi dal solo Capasso Gennaro e  3 consumati con la complicità degli altri due indagati.
I furti accertati sono stati perpetrati in Orta di Atella (19.01.2015), Sant’Arpino (17.02.2015), Succivo (05.02.2015), San Nicola la Strada (05.03.2015) ed in Napoli (16.03.2015).  L’attribuzione agli indagati dei predetti reati è stata resa possibile anche grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, acquisite presso le concessionarie derubate.
La Procura della Repubblica di Napoli Nord, alla luce di quanto accertato, ha inteso divulgare le immagini in modo che, eventuali altre vittime, possano riconoscere gli indagati ed indicarli agli Organi di Polizia.



venerdì 26 giugno 2015

LUSCIANO - MINACCIA ED ESTORSIONE I CARABINIERI PROCEDONO AD UN FERMO

 Lusciano (CE)i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa hanno arrestato, in flagranza per i reati di minaccia e tentata estorsione, Sociale Armando, cl. 1986, del luogo. I militari dell’Arma sono intervenuti presso un’agenzia di scommesse di quel centro, su richiesta di un dipendente dell’esercizio che era stato minacciato dal Sociale, il quale, in stato di alterazione psicofisica, pretendeva dallo stesso l’immediata consegna della somma di euro 50 (cinquanta) in contanti. L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza dell’Arma, in attesa della celebrazione rito direttissimo, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

PARETE - INCENDIO ALL'EX RESIT - LA CORTINA DI FUMO SI VEDE AD OCCHIO NUDO

Un vasto incendio è divampato questo pomeriggio nell’area della ex discarica Resit, sito al confine tra Giugliano e Parete. Sul posto si è immediatamente recato il sindaco del comune casertano Raffaele Vitale, allarmato per la coltre di fumo nera visibile da grande distanza. “Siamo di fronte - commenta il primo cittadino paretano - all’ennesimo episodio che mette a rischio la salute di migliaia di persone. Non è più possibile tollerare l’inerzia delle istituzioni preposte alla messa in sicurezza e alla vigilanza dell’area. I sindaci e i cittadini non possono pagare per responsabilità altrui ne tantomeno fronteggiare da soli l’emergenza ambientale del territorio. Chiedo al ministro dell’Ambiente Galletti e  al governatore De Luca di aumentare subito la sorveglianza nella zona per impedire episodi analoghi a quello odierno ma soprattutto  auspico la convocazione di un tavolo di confronto per avviare definitivamente la bonifica di una delle aree più martoriati della nostra regione, dove ci sono decine e decine di discariche e il grande problema delle ecoballe stoccate tra Taverna del Re e Lo Spesso”. 

Adele Vairo vince il premio “Buona Sanità 2015”

Al teatro Mediterraneo Mostra D’oltremare di Napoli, il Dirigente Scolastico del liceo Alessandro Manzoni di Caserta Adele Vairo si è aggiudicata il premio “Buona Sanità 2015”. L’A.B.S. – Associazione per la Buona Sanità – ha deciso all’unanimità di conferirle il premio di quest’anno.
Nelle motivazioni, si legge: “l’educazione alla salute e la promozione al benessere sono stati tra i cardini del progetto educativo che ha contraddistinto l’azione delle Istituzioni dirette da Adele Vairo e ne costituiscono un’ampia e ricca sezione”. E ancora: “E’ stato costruito con sapiente costanza un percorso educativo che, attraverso la conoscenza, induce comportamenti coerenti con un modello di vita improntato al benessere. Il costante e fruttuoso impegno sociale e la partecipazione etica con cui si è sensibilizzato al tema, a partire dall’intera comunità educante del liceo Manzoni di Caserta, arricchisce e fortifica la Terra di Lavoro e la Campania”.

“Questo riconoscimento – ha dichiarato il Dirigente Scolastico Adele Vairo – rappresenta un altro tassello importante dell’azione educativa che quotidianamente svolgiamo a scuola. La scelta di utilizzare le reti territoriali scuola-famiglie-enti-associazioni, è senz’altro una scelta vincente, apprezzata da tutti gli studenti e dalle loro famiglie e, evidentemente, visti i premi ricevuti – ha concluso – anche dalle più rappresentative realtà del territorio.

giovedì 25 giugno 2015

CAMORRA IN PROVINCIA DI CASERTA - DUPLICE OMICIDIO SALZILLO - PRISCO- LA SECONDA CORTE DI ASSISE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE AVALLA LE INDAGINI DEI CARABINIERI DI CASERTA 4 ERGASTOLI

In Santa Maria Capua Vetere (CE), presso il locale Tribunale, nell’ambito del processo celebrato innanzi alla sez. II della Corte d’Assise per il duplice omicidio “Salzillo – Prisco”, commesso il 6 marzo 2009 in Cancello ed Arnone (CE), nel corso del quale venne ucciso Antonio Salzillo, nipote di Antonio Bardellino, storico capo e fondatore del “clan dei casalesi”, su ordine degli allora reggenti del della fazione Schiavone dello stesso sodalizio (nella persona di Schiavone Nicola) è stata emessa, in primo grado, la sentenza di condanna alla pena dell’ergastolo per Schiavone Nicola (figlio di Schiavone Franesco detto SandokanRusso Massimo, Barbato Francesco, Ciervo Michelealla pena di anni 30 di reclusione per Arrichiello Ernesto, Massaro Teresa; alla pena di anni 15 e mesi 6 per Vargas Pasquale Giovanni, Vargas Roberto e Caterino Salvatore. Si riportano, di seguito, gli estratti investigativi che videro, nel 2012, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta impegnati nell’esecuzione dei provvedimenti cautelari.
Il 10 aprile 2012, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta e della Compagnia di Casal di Principe diedero esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di otto soggetti tra cui:
-       l’allora capo-clan SCHIAVONE Nicola cl.’79 (figlio di Francesco detto SANDOKAN) ed altri cinque affiliati storici al gruppo Schiavone del clan “dei casalesi”, accusati di aver commesso, con ruoli diversi, il duplice omicidio di SALZILLO Antonio e PRISCO Clemente, in Cancello ed Arnone (CE) il 6 marzo 2009;
-       una coppia di coniugi di Cancello Arnone (ARRICHIELLO Ernesto e MASSARO Teresa), ritenuti responsabili di aver ospitato consapevolmente il commandoomicida (composto anche da due soggetti all’epoca latitanti), offrendo loro il vitto e l’appoggio logistico necessario al fine di agevolarli nella commissione del delitto; per la “disponibilità” manifestata veniva loro regalata da SCHIAVONE Nicola un’autovettura Mercedes classe A.
I provvedimenti scaturirono da un approfondimento investigativo condotto attraverso l’analisi di attività d’indagine svolte nell’immediatezza del fatto, corroborate dalle dichiarazioni di c.d.g., che fecero emergere le dinamiche ed il movente che determinò il duplice omicidio. Tale evento, infatti, venne ricondotto alla riaffermazione dellaleadership del gruppo Schiavone nelle zone assoggettate al proprio controllo, attraverso la punizione, con la morte, di una delle due vittime, SALZILLO Antonio (nipote dell’ex capo dei casalesi BARDELLINO Antonio assassinato in Brasile nel maggio 1988), che dopo anni di “esilio” non solo era rientrato in Cancello Arnone senza l’autorizzazione dei vertici del clan di quel periodo (SCHIAVONE Nicola e RUSSO Massimo alias paperino), ma aveva anche iniziato a gestire un’attività commerciale (vendita di autovetture usate).
L’omicidio fu organizzato in pochissimi giorni, con il coinvolgimento di pochi fedeli al gruppo Schiavone, tra cui anche gli allora latitanti VARGAS Pasquale e RUSSO Massimo. La preparazione dell’agguato, infatti, fu tenuta all’oscuro sia di IOVINE Antonio che di ZAGARIA Michele, poiché in altre occasioni si era tentato di ammazzare il SALZILLO ma per una ragione o per un’altra questi era sempre sfuggito all’attentato, per cui – in base a quanto deciso da SCHIAVONE Nicola – si doveva procedere nella massima segretezza.
Infatti, a distanza di pochi giorni dalla sentenza di morte, un commando armato di Kalashnikov e pistole semiautomatiche, composto da quattro killer a bordo di un’Audi SW (RUSSO Massimo, VARGAS Pasquale, LAISO Crescenzo e MORELLI Carmine alla guida),una volta allertato della presenza della vittima da parte dei duespecchiettisti a bordo di una Toyota Yaris (CATERINO Salvatore e BIANCO Franco), dopo un breve inseguimento affiancò l’autovettura BMW condotta dal SALZILLO e con a bordo PRISCO Clemente (assassinato solo perché si trovava per sua sfortuna in compagnia del SALZILLO); in tale frangente, RUSSO Massimo armato di un Kalashnikov sparò una prima raffica all’indirizzo del SALZILLO, il quale perse il controllo dell’autovettura finendo nel canale per la raccolta delle acque reflue adiacente alla via Santa Maria a Cubito, ove il commando esplose altri colpi d’arma da fuoco terminando quindi la missione. 
I killer, subito doto la commissione del duplice omicidio, si recarono presso l’abitazione di BIANCO Franco in Casal di Principe, che quale compenso per la sua “ospitalità” ricevette la somma di 1.500euro.
CIERVO Michele venne accusato di aver nascosto e successivamente incendiato l’autovettura utilizzata per commettere il delitto.
In base a quanto dichiarato da un c.d.g., SCHIAVONE Nicola, soddisfatto dell’operato dei suoi killer, regalò a ciascuno di loro 50 gr. di cocaina e 10.000 euro.
Infine, un altro c.d.g., oltre a mettere in ulteriore risalto la contrapposizione fra i vertici del clan “dei casalesi” (in particolare fra SCHIAVONE Nicola e ZAGARIA Michele, individuandola nel fatto che i maggiori guadagni del clan erano gestiti da ZAGARIA Michele che aveva i contatti con gli imprenditori più importanti e gestiva i lavori più grossi), ha indicato proprio nello ZAGARIA l’elemento che aveva autorizzato il ritorno nella provincia di Caserta di SALZILLO Antonio, in quanto gli sarebbe dovuto servire per assassinare SCHIAVONE Nicola e divenire il leader  incontrastato dei “casalesi”. Nel suo progetto criminale, ZAGARIA avrebbe poi assassinato anche il SALZILLO.
La fazione SCHIAVONE, nel periodo del duplice omicidio SALZILLO-PRISCO, è stata particolarmente attiva e forte, capace di utilizzare con apparente semplicità la forza e la violenza per affermare il proprio predominio territoriale. Inoltre, si è assistito all’ampliamento della sua zona di influenza, progressivamente estesasi sia verso il mare, nella direttrice Casal di Principe - Villa Literno - Castelvolturno, di tradizionale influenza bidognettiana, a seguito del progressivo indebolimento della fazione facente storicamente capo a BIDOGNETTI Francesco, sia nei Comuni sui quali un tempo erano egemoni IOVINE Antonio e ZAGARIA Michele. Proprio in relazione a ZAGARIA,  come sopra evidenziato, non sono mancati momenti di gravi tensioni con il gruppo SCHIAVONE. In pratica, SCHIAVONE Nicola inizia a rivendicare la propria leadership più o meno dal 2005 (poco tempo dopo l’arresto di suo zio SCHIAVONE Francesco di Luigi alias “Cicciariello”) anche in quei Comuni ove gli imprenditori più facoltosi spesso si rivolgevano direttamente ai “vecchi” del clan, come nel caso di ZAGARIA Michele e IOVINE Antonio. In tale contesto, SCHIAVONE Nicola intende rafforzare la propria supremazia sul territorio non solo con l’attività estorsiva ma anche a mezzo di azioni cruente eclatanti con uso spietato della forza (al duplice omicidio SALZILLO-PRISCO, seguirà due mesi dopo – maggio 2009 – il triplice omicidio PAPA-BUONANNO-MINUTOLO). Naturalmente tale “deriva stragista” si è rivelata causa di forti crepe interne al clan ed ha determinato diverse collaborazioni con la giustizia. 
I destinatari della misura cautelare furono: SCHIAVONE Nicola cl.’79 detenuto, BIANCO Franco cl.’77 detenuto, MORELLI Carmine cl.’78 detenuto, RUSSO Massimo cl.’74 detenuto,  VARGAS Pasquale cl.’66 detenuto, CIERVO Michele cl.’78 di San Cipriano d’Aversaed i coniugi ARRICHIELLO Ernesto cl.’64 eMASSARO Teresa cl.’65di Cancello Arnone.
Infineci fu anche un nono destinatario del provvedimento, SALZANO Francesco cl.’73, accusato di aver preso parte alle fasi preparatorie dell’omicidio, la misura gli fu notificata all’atto della sua estradizione, in quanto il 10 febbraio 2011 fu arrestato inFortaleza (Brasile), perché accusato di aver commesso in concorso il triplice omicidio di PAPA Giovanni Battista, MINUTOLO Modestino e BUONANNO Francesco, sequestrati e uccisi nel maggio 2009 in Villa di Briano (CE).

mercoledì 24 giugno 2015

CASERTA: CELEBRATO IL 241° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA. TRACCIATO IL BILANCIO DELL’ATTIVITÀ DELLE FIAMME GIALLE IN PROVINCIA DI CASERTA NEI PRIMI CINQUE MESI DELL’ANNO.

Nella Caserma “Domenico Bovienzo”, sede delle fiamme gialle casertane, ha avuto luogo la celebrazione del 241° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. La cerimonia, improntata a doverosa sobrietà, ha avuto carattere esclusivamente interno ed ha visto la partecipazione dei finanzieri in servizio alla sede di Caserta, ai quali il Comandante Provinciale, Colonnello t.ST Giuseppe Verrocchi, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, si è rivolto con una breve allocuzione, sottolineando la solennità ed il senso profondo dell’odierno anniversario, in cui si celebra la storia plurisecolare del Corpo. Nel corso della celebrazione sono stati consegnati i brevetti delle ricompense morali ai militari che si sono particolarmente distinti in rilevanti operazioni di servizio. La tradizionale ricorrenza costituisce l’occasione per un bilancio delle attività condotte dai Reparti del Comando Provinciale di Caserta, nei settori della lotta all’elusione e all’evasione fiscale, del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, della tutela del mercato dei beni e dei servizi, di quello dei capitali e del contrasto alla criminalità organizzata sotto il profilo patrimoniale, che rappresentano la missione istituzionale, nonché negli altri comparti operativi, in un’ottica sempre volta alla tutela della collettività e della competitività del “sistema Paese”. Di seguito, i principali risultati delle attività condotte dalla Guardia di Finanza, in Provinciale di Caserta, nei primi cinque mesi del 2015, frutto di un approccio trasversale al contrasto di tutte le diverse tipologie di illeciti economico-finanziari: - 2.600 violazioni penali ed amministrative rilevate; - 730 soggetti denunciati a piede libero, di cui 21 tratti in arresto; - recuperati a tassazione 47 milioni di euro di redditi occultati al fisco e 16 milioni di euro di I.V.A.; - scoperti 37 evasori totali e 65 lavoratori “in nero”; - accertate indebite percezioni e richieste di fondi nazionali, locali e dell’Unione europea per circa 4 milioni di euro; - segnalati alla Corte dei Conti più di 120 milioni di euro di danni erariali;  sequestrati più di 65 quintali di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, 12,6 tonnellate di G.P.L., 333 tonnellate di olii minerali, nonché oltre 430 mila prodotti contraffatti o non sicuri; - sequestrati patrimoni, illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata ed economica, per oltre 14 milioni di euro. Frodi fiscali, evasione internazionale ed economia sommersa: questi i fenomeni al centro dell’attività delle Fiamme Gialle campane a tutela delle Entrate, che hanno consentito di individuare redditi occulti, di denunciare 237 responsabili di reati tributari e di proporre e sequestrare beni e disponibilità finanziarie per oltre 28 milioni di euro. Sono state, inoltre, riscontrate irregolarità nel 53% dei circa 2.000 controlli effettuati sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Nel settore della spesa pubblica è stata dedicata una cospicua aliquota di personale, attraverso la quale, in ottemperanza delle linee direttrici del Comandante Provinciale, sono stati ottenuti ottimi risultati nella lotta al contrasto delle frodi agli incentivi nazionali e comunitari, alla spesa previdenziale e sanitaria, nonché degli illeciti in materia di appalti, al fine di garantire che, in questo periodo di perdurante crisi, le risorse disponibili siano effettivamente destinate al rilancio dell’economia ed alle situazioni di maggiore disagio socio-economico. Obiettivo che, in Provincia di Caserta, si è tradotto, oltre alla segnalazione alla Magistratura contabile di oltre 120 milioni di euro di danni erariali, nella: - denuncia di 74 truffatori, in danno di fondi nazionali, locali e dell’Unione europea; - scoperta di 42 falsi braccianti agricoli; - segnalazione alla Corte dei Conti di 84 soggetti; - denuncia di 27 responsabili, dei quali 1 tratto in arresto per reati contro la pubblica amministrazione. Nel medesimo settore, inoltre, particolare rilevanza riveste una specifica attività espletata, per la prima volta a livello nazionale, per tipologia di materia trattata, dal Gruppo di Aversa su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti della Campania, nel comparto degli standard edilizi ricadenti nel territorio comunale aversano, di fatto irregolarmente occupati da privati. Tale attività ha permesso di notificare agli amministratori pubblici pro-tempore del locale Comune, ritenuti responsabili, gli “inviti a dedurre” relativi alla vicenda dell’indebita occupazione da parte di privati delle aree da destinare a spazi pubblici e ad uso della collettività (parcheggi, aree verdi, parchi giochi, ecc.), restituendo ai cittadini il 73% di spazi pubblici e quantificando il danno erariale in circa 1,5 mil. di euro. La lotta alla criminalità organizzata – volta essenzialmente alla ricostruzione e disarticolazione dell’assetto economico-finanziario dei gruppi criminali, attraverso approfonditi accertamenti patrimoniali, che hanno riguardato 55 soggetti appartenenti o contigui alla camorra – ha portato alla denuncia di 6 responsabili, per associazione per delinquere di stampo mafioso e violazioni alle norme antimafia, ed al sequestro o proposta di sequestro di patrimoni illeciti per oltre 6,9 milioni di euro.  Altro fenomeno criminale attenzionato, in preoccupante ripresa, è il contrabbando di tabacchi lavorati esteri e di prodotti sottoposti ad accise. Le investigazioni sui canali internazionali di approvvigionamento (soprattutto dai Balcani) e sulle reti locali di smercio, hanno consentito di denunciare 114 contrabbandieri, di cui 11 tratti in arresto, e di sequestrare 65 quintali di sigarette, nonché oltre 345 tonnellate di prodotti energetici, numerosi automezzi, cisterne, autoarticolati, capannoni ed impianti industriali. L’attività di vigilanza sul rispetto delle regole della concorrenza dei mercati finanziari ha portato a denunciare 66 persone, di cui 6 tratte in arresto, per reati bancari, finanziari, societari e fallimentari, nonché al sequesto di beni per circa 3 milioni di euro. Gli interventi a tutela dell’ecosistema e per il contrasto ai reati ambientali hanno portato, complessivamente, al sequestro di 60 mila mq. tra aree private ed industriali, di circa 2 mila tonnellate di scarti di rifiuti di lavorazione, nonché alla denuncia di 7 responsabili. Tra le molteplici attività espletate nel corso dei primi mesi dell’anno, che hanno avuto risonanza nazionale, si ricordano: - la scoperta, sempre da parte della Compagnia di Caserta, di due falsi dentisti, conosciuti al Fisco come occasionali vigilantes o buttafuori operanti in vari locali della provincia, colti in flagranza di reato mentre prestavano le cure ai loro pazienti, ignari del fatto che fossero sprovvisti dei necessari titoli accademici e dell’adeguata preparazione professionale per poter effettuare prestazioni odontoiatriche. I sedicenti professionisti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, con l’accusa di esercizio abusivo della professione medica. L’attività posta in essere dalle Fiamme Gialle ha consentito il sequestro di due laboratori odontoiatrici nella disponibilità dei finti dentisti, completi di attrezzature varie del valore complessivo di oltre 100 mila euro; - il sequestro operato dai militari della Compagnia di Marcianise di un’area industriale di 40.000 mq., materiali ferrosi e non ferrosi per un valore di 880.000 euro, nonché impianti di frantumazione e lavorazione dell'alluminio, in danno di due aziende (LINEA METALLI s.r.l. e METAL COOP: soc. Coop. di lavoro a r.l.) operanti, nell'area industriale di Marcianise, nel settore dello stoccaggio, trattamento e riciclo di rifiuti ferrosi. Il sequestro è stato effettuato a seguito di sopralluogo delegato dalla Procura della Repubblica di S. Maria C.V. alla polizia giudiziaria, intervenuta presso il sito aziendale delle due suddette società insieme con personale dell'ARPAC di Caserta. Gli amministratori delle due società, insieme con l'amministratore di fatto della LINEA METALLI, sono stati deferiti all'A.G. per violazione delle norme in materia di reati ambientali; - l’esecuzione da parte del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta di un decreto di sequestro preventivo di beni mobili ed immobili, conti correnti e società, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica alla sede, nei confronti di un imprenditore napoletano e di alcuni suoi prestanome, per il reato di usura. Il provvedimento interinale reale ha interessato complessivamente 7 soggetti, 8 unità immobiliari, 2 terreni e 2 rivendite di tabacchi, ubicati nelle province di Napoli, Chieti e Pisa, nonché 41 conti correnti, varie quote di partecipazione societarie e 11 veicoli, tra cui 2 auto di lusso, per un valore complessivo di oltre due milioni di euro. - l’esecuzione da parte della Compagnia di Caserta di una complessa attività di polizia tributaria e giudiziaria, che ha portato alla scoperta di una vasta frode messa in atto da alcuni imprenditori casertani che operavano sul mercato delle automobili. I predetti imprenditori, tutti originari della provincia di Caserta, avevano costituito una società ad hoc (gestita da un prestanome della Repubblica Ceca), che offriva in leasing o in vendita a clienti italiani, a prezzo vantaggioso, automobili soprattutto di lusso (Ferrari, Porche, Mercedes, BMW, Audi), immatricolate formalmente in Polonia e Repubblica Ceca ma che, di fatto, circolavano esclusivamente in Italia. Mediante tale stratagemma, gli imprenditori casertani, negli ultimi 5 anni, hanno evaso imposte per 7 milioni di euro, non avendo dichiarato al fisco i profitti derivanti dalle vendite o dai noleggi delle predette autovetture con targa straniera. 

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA


I Carabinieri della Stazione di San Felice a Cancello, alle prime ore del mattino, hanno arrestato Vinciguerra Francesco, cl.982, e D’Ambrosio Salvatore,cl. 1977, entrambi di Casoria, destinatari di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica. I due sono ritenuti responsabili del reato di furto aggravato in concorso, consumato in San Felice a Cancello in data 06.03.2015. Nella circostanza, gli arrestati, previa effrazione della portiera di un autocarro, proprietà di una società con sede in Limatola (Bn), si impossessavano di vario materiale elettrico custodito all’interno dell’abitacolo, per un valore di circa €. 2.500,00.
Le attività investigative, coordinate dalla Procura sammaritana, anche attraverso individuazione di persone, acquisizione di immagini da sistemi di videosorveglianza di vari esercizi commerciali, nonché di perquisizioni domiciliari, hanno permesso di individuare nei predetti i responsabile del reato. I destinatari del provvedimento, pertanto, sono stati sottoposti arresti domiciliari, con l’obbligo di non allontanarsi dal proprio domicilio senza autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria.

In Santa Maria Capua Vetere (Ce), i Carabinieri della locale Compagnia, hanno arrestato, in flagranza di reato, Di Palma Vincenzo, cl.1976 del posto, perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari dell’Arma, a seguito di un controllo effettuato sulla  s.s. 7 bis al Di Palma e all’autovettura di cui era alla guida, hanno rinvenuto un involucro in plastica contenente sostanza stupefacentedel tipo “cocaina”, del pesocomplessivo di gr55,00 circaLa successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori gr.25 circadellamedesima sostanza stupefacente, gr.12 circa sostanza stupefacente tipo “crack”,lasomma contante pari a euro 4.085,00 nonché materiale atto alla preparazione ed al confezionamento degli stupefacenti. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro mentre l’arrestato è stato trattenuto presso le camere di  sicurezza dell’Arma in attesa della celebrazione del rito per direttissimo su disposizione  della competente Autorità Giudiziaria.


In Lusciano (Ce), i Carabinieri della Stazione di Trentola Ducenta, hanno arrestato, in flagranza di reato, Criscuolo Carmine, cl.1984 di Napoli, perché ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I militari dell’Arma, nel percorrere la S.P. 335 hanno notato il 31enne fermo in un’area di sosta. Insospettiti lo hanno controllato trovandolo in possesso di 22 ovuli contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina, dal peso complessivo di circa 20 grammi, e la somma in contanti di euro 550,00. Lo stupefacente ed il denaro, ritenuto  provento dell’attività illecita, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


In Mondragone(Ce), i carabinieri della locale Stazione, durante un servizio per il controllo del territorio, finalizzato alla ricerca di soggetti presenti illegalmente nel territorio dello Stato, hanno arresto flagranza, in flagranza di reato, il cittadino extracomunitario Muco Ardit, cl.1975 di origini albanesi, perché ritenuto responsabile del reato di immigrazione clandestina. Il 40enne, da un controllo eseguito dai militari dell’Arma, è risultato essere stato ripatriato coattivamente nel Paese d’origine e di essere rientrato in Italia senza autorizzazione. L’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza, in attesa del giudizio per direttissimo dinanzi all’Autorità Giudiziaria.

USURA IN PROVINCIA DI CASERTA - CHIESTA L'ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE PER UNA DONNA

La Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere ha disposto nei giorni addietro, in esecuzione di un decreto del GIP sede, il sequestro preventivo, ex art. \2-sexies L. 356/92, di beni immobili, beni mobili registrati e disponibilità finanziarie nella titolarità di: - BEVILACQUA Antonietta nata a Vasto il 31/3/1975 gravemente indiziata, in concorso con altro soggetto per il quale si è proceduto separatamente perché minore all'epoca dei fatti, dei reati di usura aggravata ed estorsione, ai sensi degli artt. 110, 81, 644 co. 1 e 5 e 629 co. 1 e 2 c.p. Le indagini condotte dalla Stazione dei Carabinieri di Pietramelara, coordinate da questa Procura (Sezione criminalità economica), hanno preso avvio nel 2014 e hanno consentito di far luce su una pluralità di prestiti di carattere usurario concessi dalPindagata ad una propria concittadina che versava, insieme con il nucleo familiare, in una situazione di forte difficoltà economica; a causa dell'impossibilità di adempiere ai pagamenti alle scadenze previste, la vittima, successivamente all'omesso pagamento, veniva più volte percossa e minacciata, nonché costretta - in concomitanza dell'accredito sul proprio conto corrente dei benefìci pensionistici di un proprio familiare - ad operare prelievi di somme in contanti presso lo sportello bancomat e a rimetterne immediatamente l'importo all'indagata. Nel febbraio 2015, si procedeva, perciò, all'arresto della BEVILACQUA, in esecuzione di ordinanza applicativa di misura cautelare della custodia in carcere emessa dall'ufficio del GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questo Ufficio. Successivi accertamenti, eseguiti dal Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta, sezione patrimoniale, su delega di questa Procura, diretti a verificare le disponibilità patrimoniali dell'indagata, hanno consentito di rilevare, in capo alla Bevilacqua e al suo nucleo familiare, un'accumulazione patrimoniale del tutto sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati nel corso degli anni e ai proventi delle attività lavorative svolte dall'indagata medesima e dai suoi stretti congiunti: di qui la richiesta di sequestro dei beni formulata dalla Procura della Repubblica, integralmente condivisa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento di sequestro ha riguardato tre appartamenti e un'autorimessa, ubicati nel comune di Pietramelara, per un valore complessivo stimai» di oltre 400.000 euro, e conti correnti nella disponibilità dell'indagata (tutt'ora detenuta agli AA.DD. fuori regione) e dei suoi prossimi congiunti, i cui saldi attivi risultano in fase di accertamento

martedì 23 giugno 2015

SANTA MARIA CAPUA VETERE - RIQUALIFICAZIONE CULTURALE , NESSUNO PROGETTO PRESENTATO - EPPURE ESISTE UAN NORMATIVA CHE NESSUNO SA O FANNO FINTA DI NON SAPRE NULLA , PERCHE' NON SI PUO' SPECULARE

Palazzi , palazzetti, usura fatture false e quant'altro . Farebbero bene i facoltosi sammaritani che hanno a cuore la città dove sono cresciuti e pasciuti , ad informarsi dai propri contabili di normative che in questi tre anni e più precisamente dal 2014 hanno fatto scaturire provvedimenti legislativi in ordine ad  agevolazioni fiscali per chi sostiene un progetto di carattere culturale . Invece cosa fanno ? Si catapultano in richieste edilizie  megagalattiche presentate presso gli Uffici comunali per poi alzare palazzi ed appartamenti così come è successo negli ultimi sette anni .
 Per valorizzazione la tutela del patrimonio artistico e culturale lo  sviluppo della cultura e il rilancio del turismo,  è stato  emanato  da parte del governo un provvedimento legislativo finalizzato a creare un credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura.
  L’articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 83 del 2014, stabilisce che “Per le erogazioni liberali in denaro effettuate nei tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013, per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti delle fondazioni lirico-sinfoniche o di 3 enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo, ... spetta un credito d'imposta, nella misura del: a) 65 per cento delle erogazioni liberali effettuate in ciascuno dei due periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013; b) 50 per cento delle erogazioni liberali effettuate nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015”.
Siccome Santa Maria Capua Vetere secondo  gli uomini politici che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni è stata  battezzata come una città d’arte , sembra strano che nessuno di loro abbia avuto la brillante idea  di far presentare un progetto  per la riqualificazione del centro storico o addirittura di un restauro di un bene culturale . Eppure questi uomini politici  sammaritani, soprattutto dell’opposizione che hanno tutta la possibilità di finanziare dei progetti attraverso erogazioni liberali,  sono troppo impegnati a svolgere progetti per distruggere una città così come venne distrutta Roma quando l’imperatore Nerone la incendiò .
 Questi soggetti politici  non fanno altro che creare alta tensione in città , con proclami da alta scuola dell’agro aversano . sarebbe bello che qualcuno ci pensi ad ideare progetti di riqualificazione culturale e storica perché se vogliono a cuore le sorti della città questo potrebbe un buon biglietto da visita per chi vuole essere al centro della vita politica sammaritana , ma evidentemente non interessa a nessuno perché loro sono troppo interessati a chiudere progetti di altro genere .
Ma l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere, sembra sia interessata ad avviare una sorta di riqualificazione del territorio senza deturpare con cattedrali nel deserto un’area che in questi ultimi decenni è stata svenduta, perché apre le porte a chi potrebbe avere a cuore le sorti della città .

 In sostanza il presentatore del progetto depositato presso gli uffici tecnici dei comuni interessati sarà finanziato da chi vuole una città vivibile . Ma a Santa Maria Capua Vetere ci persone che vorrebbero portare a avanti questi progetti ??      

lunedì 22 giugno 2015

ASSALTO AL CAVEAU DEL TARI' - LA PROCURA CHIEDE ED OTTIENE UNA ORDINANZA PER UN RAPINATORE - MA CI SONO ALTRI INDAGATI

Questa mattina, la Squadra Mobile della Questura di Casetta, all'esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere (Sezione reati di criminalità comune), alle quali hanno collaborato anche i Carabinieri della Compagnia di Marcianise, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa, su richiesta da quest'Ufficio, dal G.i.p. del locale Tribunale nei confronti di: PETRUOLO Francesco, gravemente indiziato, insieme con altre persone (allo stato non identificate), di concorso in rapina aggravata, sequestro di persona, porto e detenzione illegali di armi da fuoco. La misura cautelare è stata emessa a compendio di una meticolosa attività d'indagine relativa all'assalto al caveau dell'istituto di vigilanza "BTVs.p.a. - gruppo Battistolli", sito presso il "Centro Orafo Tari" di Marcianise, compiuto nella serata del 26 settembre 2014 ad opera di ignoti. In tale occasione, i quattro rapinatori erano riusciti ad introdursi, con uno stratagemma, all'interno del "Centro Orafo" e, quindi, ad accedere al deposito, impiegando come "cavallo di troia" un furgone blindato riportante i colori, il logo e il numero di targa di un automezzo dell'Istituto di Vigilanza che quella sera avrebbe dovuto recarsi presso il suddetto deposito per effettuare operazioni di carico/scarico di valori. Dopo aver immobilizzato i due vigilantes in servizio al suo interno - potendo contare sul determinante contributo di un basista interno al citato centro orafo, la guardia particolare giurata PETRUOLO Francesco, appunto - i rapinatori erano riusciti ad asportare la somma di denaro di quindici milioni di euro circa. Peraltro, a seguito dell'allarme attivato da altro dipendente della "Battistolli", in servizio in altra area dello stabile - il quale si era accorto tempestivamente della presenza della banda di rapinatori attraverso il sistema di video sorveglianza interno - gli stessi rapinatori erano stati costretti ad abbandonare il veicolo e l'intera refurtiva (è risultata mancante solo la somma di 15.000 euro), e a fuggire a piedi nelle campagne circostanti. Subito dopo, erano sopraggiunte numerose pattuglie di Polizia di Stato e Carabinieri. La doviziosa ricostruzione dell'evento delittuoso e l'individuazione della guardia particolare giurata, PETRUOLO Francesco, quale "basista" sono stati peraltro consentiti dalle riprese dei sistemi di video-sorveglianza interni e dai rilievi tecnici del personale del Gabinetto provinciale della Polizia Scientifica presso la Questura di Caserta. E' risultato così che la guardia giurata aveva agevolato l'accesso al caveau dei rapinatori e neutralizzato la seconda guardia giurata ivi presente: utilizzando un cellulare "citofono", il PETRUOLO, tramite sms, aveva comunicato ai compiici, per la riuscita del piano criminoso, tempi e condizioni di accesso al caveau e, arrivato il furgone blindato, aveva aperto la porta blindata consentendo l'ingresso nell'area protetta. 

CARABINIERI IN AZIONE - RITROVATO IL CORPO A CASTELVOLTYRNO DI PASQUALE TORNINCASA DI ORTA DI ATELLA - LEGGI ANCHE LE ALTRE NOTIZIE

Il corpo della persona trovata nella mattinata odierna dai Carabinieri di Mondragone in Castel Volturno, all’altezza di  Ponte a Mare, su segnalazione del proprietario del ristorante “Scalzone”, è stato identificato in Tornincasa Pasquale, cl.1941, di Orta di Atella, scomparso il 17 giugno u.s., a seguito del riconoscimento da parte dei familiari. L’Autorità Giudiziaria sammaritana ha disposto l’esecuzione, nei prossimi giorni, dell’esame autoptico sulla salma.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa nel corso di 
servizi finalizzati a contrastare l'illegalità diffusa hanno deferito in stato di libertà un 40enne di Santa Maria Capua Vetere ed un 16enne di Aversa per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti poiche’ a seguito di perquisizione personale sono stati trovati in possesso di grammi 3 (tre) di marijuana.  Inoltre sono stati segnalati al Prefetto di Caserta per detenzione sostanza stupefacente per uso personale un 17enne e due 21enni del luogo, il primo sorpreso con un grammo di hashish mentre gli altri due con un grammo di marijuana. Nel corso del servizio sono stati controllati, inoltre, 65 individui e n. 29 veicoli, contestando violazioni al codice della strada per guida senza casco; mancato uso cinture di sicurezza;  dimenticanza documenti di guida; omessa copertura assicurativa, con conseguente sequestro del veicolo.


In Trentola Ducenta (CE)i Carabinieri della locale stazione hanno arrestato, in flagranza per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, Di Guida Piercrescenzo, cl.1981, del luogo. I militari dell’Arma sono intervenuti su richiesta dei genitori conviventi dell’uomo che erano stati aggrediti dal figlio, sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, al fine di farsi consegnare del denaro. Tale comportamento, come segnalato dalle vittime, si era verificato anche nei mesi precedenti. L’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE), a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


NUOVO COLPO ALL’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE CAMPANA SPECIALIZZATA NEL RICETTARE FARMACI RUBATI. ESEGUITE 9 MISURE CAUTELARI, ANCHE NEI CONFRONTI DI NOTA FARMACISTA DEL QUARTIERE NAPOLETANO DI SAN LORENZO

 Il Gruppo di Fiumicino della Guardia di Finanza ed il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, nell’ambito dell’operazione “PharmaLab”, hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli Nord, su richiesta del Sostituto Procuratore Dott.ssa Diana RUSSO, nei confronti di nove soggetti, tutti campani, tra cui anche una nota farmacista napoletana, appartenenti ad una pericolosa associazione a delinquere, operante nelle province di Napoli, Caserta e Genova, specializzata nel ricettare ingenti quantitativi di farmaci di provenienza delittuosa, provento di furto. Nel giugno 2014 le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Roma sequestrarono un ingente quantitativo di farmaci rubati ed arrestarono un primo farmacista della provincia di Salerno, tutt’ora sottoposto a misura cautelare. Le successive indagini hanno consentito, nel marzo 2015, di individuare i soggetti partecipi del sodalizio criminale, delineare il loro ruolo ed eseguire un primo provvedimento cautelare nei loro confronti. Le recenti indagini, anche di natura tecniche, hanno permesso di raccogliere nuovi e circostanziati elementi probatori, appurare la reiterazione delle condotte delittuose da parte di tutti i soggetti facenti parte al gruppo, nonché individuare un’ulteriore deposito occulto. Tali ultimi riscontri, hanno consentito l’emissione del recente provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti di tutti i soggetti, nonché di una ulteriore farmacista partenopea. Oltre all’esecuzione delle misure cautelari personali, è stato sottoposto a perquisizione un nuovo immobile in uso al sodalizio criminale, ubicato a Casoria, divenuto l’attuale deposito del farmaci rubati. L’operazione ha permesso di impedire che migliaia di costosissimi farmaci, oramai inutilizzabili e pericolosi per la salute dei consumatori, potessero invadere i banchi delle farmacie compiacenti dislocate su tutto il territorio nazionale ed impedire al gruppo criminale senza scrupoli di lucrare a discapito della salute degli ignari malati. Le indagini, condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali sono state possibili grazie ad un’intensa e dinamica attività investigativa che ha accertato, in termini giudiziari, la responsabilità penale di tutti i sodali, tra l’altro già arrestati in passato, per le medesime condotte criminali. In più interventi repressivi sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 68.000 confezioni di farmaci di vario tipo, genere ed origine - anche Comando Provinciale Guardia di Finanza Roma 00141 Roma, Via Nomentana 591 Tel  06.87022372 Fax  06.87022364 ospedaliera - per un valore di mercato pari a circa 1.800.000,00 euro, stoccati in depositi occulti ed in due farmacie, situati ad Arzano, Casoria e Napoli. Le attuali attività investigative, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno messo in evidenza le reiterate condotte criminose di tutti i sodali che ora dovranno rispendere dei reati previsti e puniti ex artt. 416 (associazione a delinquere), 648 c.p. (ricettazione), art 73 D.P.R. 309/90 (detenzione di sostanze stupefacenti) e art. 61 c.p. (circostanze aggravanti). 

GUARDIA DI FINANZA: USUFRUIVANO DELL’ESENZIONE DEL TICKET SANITARIO SENZA AVERNE DIRITTO. SEGNALATE 58 PERSONE.

Hanno dichiarato di avere redditi molto bassi o altri requisiti necessari per ottenere l'esenzione dal ticket. Ma lo stratagemma di tantissimi assistiti dell’Asl BN1 - sede operativa di Morcone - non è sfuggito alla rete di controlli incrociati messa in campo da Guardia di Finanza e azienda sanitaria: sono state individuate numerose autocertificazioni fasulle o errate grazie alle quali 58 cittadini, nel 2012, non hanno pagato il ticket per analisi, visite e altre prestazioni sanitarie. Conclusi gli accertamenti, sono state recuperate le somme indebitamente percepite e irrogate le relative sanzioni. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, per non pagare il ticket sanitario sulle prestazioni ricevute, numerosi assistiti hanno attestato falsamente lo stato di disoccupato o il possesso di redditi inferiori a quelli effettivamente percepiti, nonostante fossero intestatari di abitazioni di valore e o percettori di reddito da lavoro. Le falsi attestazioni fornite all’ASL hanno consentito agli stessi di fruire indebitamente di prestazioni sanitarie specialistiche presso strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate, nonché di acquistare farmaci a volte anche molto costosi. L’attività condotta dalla Guardia di Finanza di Solopaca, attraverso il monitoraggio di numerose posizioni mediante incroci di dati, ha consentito di accertare le indicate irregolarità nello specifico settore nonché di recuperare alle casse dello Stato circa €. 40.000 tra somme indebitamente percepite e relative sanzioni. La particolare attività d’indagine, testimonia ulteriormente il ruolo di polizia economico finanziaria svolto dal Corpo nell’odierno contesto sociale, a tutela della spesa pubblica nazionale e, in particolare, del sistema previdenziale e assistenziale

FESTA DI SPORT A SANTA MARIA CAPUA VETERE - LA JUVE SAMMARITANA RIUNISCE GLI ATLETI

Una grande festa di sport, una serata di sani valori e cultura. Con l’orgoglio di quell’appartenenza a una società calcistica gloriosa, che ha sempre tenuto alto il vessillo della città di Santa Maria Capua Vetere. Domenica 21 giugno, nei campetti della ex caserma Mario Fiore, la Juve Sammaritana ha riunito tutti i suoi giovani atleti e le loro famiglie in una grande festa di fine stagione calcistica, condita di tanto divertimento.
I ragazzi hanno dato un saggio della loro bravura, accompagnati dal presidente Luciano Fraschini e dai rispettivi allenatori: Domenico Tessitore e Francesco Sabatino (leva 2000-2001), Gennaro Barbato (2002-2003), Paolo Bagnini (2004), Luigi De Rosa (2005), Riccardo Gravina  (2006), Carmine Borrozzino (2007-2008).
Presenti alla serata anche gli allievi del laboratorio Action-Actor-Acting tenuto dal sammaritano Rosario Copioso: l’attore Michele Ventriglia si è esibito nel monologo “Vietato ai minori di 30 anni”, in cui il tema del calcio viene esteso alle sfide quotidiane della vita di ciascuno di noi.
Il presidente Fraschini ha voluto poi premiare tutti i ragazzi con un trofeo, ringraziandoli per il loro impegno e per la dedizione e la passione con cui hanno affrontato la stagione.
La Juve Sammaritana – nell’anno 2014-2015 – ha partecipato a numerose competizioni nelle varie categorie, ottenendo risultati lusinghieri e ottimi piazzamenti nei vari tornei locali fino al prestigioso Torneo nazionale del Mar Adriatico tenutosi tra San Salvo, Termoli e Campomarino.

domenica 21 giugno 2015

SANTA MARIA CV - Zona a traffico limitato, si parte domenica 21 giugno Sosta gratuita tutto il giorno nel parcheggio di piazza San Pietro

Via libera alla zona a traffico limitato in corso De Carolis e corso Garibaldi. A partire da domenica prossima, 21 giugno, dalle ore 10.30 alle ore 13 e dalle ore 17.30 alle ore 21.30, le due arterie del centro cittadino saranno chiuse al traffico veicolare.
Il provvedimento – attuato in via sperimentale su iniziativa dell’assessore al Commercio Paola Tamborino – resterà in vigore per i tre mesi estivi, con la chiusura al traffico ogni domenica e nei giorni festivi.
Restano esclusi dall’osservanza del divieto di transito e, pertanto, possono circolare senza specifica autorizzazione i veicoli dei residenti, nonché quelli adibiti a servizi pubblici o di pubblico interesse (forze di polizia, vigili del fuoco, nettezza urbana, mezzi di soccorso e sanitari) e quelli a servizio o condotti da disabili con apposito contrassegno.
L’inosservanza dei divieti comporta l’applicazione di una sanzione, nonché la rimozione coatta dei veicoli in sosta.
Al fine di agevolare i cittadini e per favorire la buona riuscita della zona a traffico limitato, resterà aperto per tutto il giorno (e gratuitamente) il parcheggio comunale sito nella traversa di piazza San Pietro.


SANTA MARIA CV - Verde pubblico ed erbacce, il sindaco si scusa ma rassicura: “Giardinieri all’opera, i lavori saranno terminati rapidamente”




“Il disagio c’è e lo vediamo, il disservizio c’è e ce ne scusiamo. E non ci sfugge una situazione che era insostenibile per tutti, per i cittadini come per gli amministratori pubblici”. E’ quanto afferma il sindaco Biagio Di Muro a proposito della situazione del verde pubblico e all’invasione di erbacce in città.
“I sammaritani – aggiunge il primo cittadino – continuano giustamente a inviare lamentele e segnalazioni attraverso i social network o direttamente al Comune. Ripeto: è una situazione insostenibile alla quale stiamo ponendo rimedio e ci scusiamo per il ritardo”.
Il sindaco, comunque, sottolinea che il disagio – sul quale l’amministrazione e gli uffici comunali stanno lavorando già da due mesi, cioè da quando è scaduto il precedente appalto quinquennale – è stato aggravato anche dalla convinta decisione di razionalizzare doverosamente la spesa per il verde pubblico “che negli anni scorsi aveva raggiunto un livello abnorme: basti pensare che, grazie a precedenti amministrazioni, spendevamo 450mila euro l’anno e oggi abbiamo imposto un risparmio di 100mila euro per la cura del verde, senza nulla sottrarre alla qualità del servizio che avremo e, anzi, migliorando le condizioni economiche per i lavoratori e incrementando di oltre ventimila metri quadrati le aree a verde da curare”.
A questa fase di transizione – spiega Di Muro – si aggiunge la modifica delle norme di contabilità pubblica, che hanno costretto il Comune a un ulteriore ritardo.
“Tutto ciò – conclude il sindaco – non deve suonare come una giustificazione, ma solo come una spiegazione doverosa ai cittadini, che posso rassicurare sul fatto che i giardinieri adesso sono finalmente all’opera e che i lavori di sfalcio saranno portati a termine il più velocemente possibile”.

Quanto alle giostrine nelle aree pubbliche, è in corso – a seguito dell’ordinanza del sindaco – la manutenzione e la sistemazione di quelle installate nel Parco dei diritti del bambino e, successivamente, si passerà alla villa comunale e alle altre zone verdi.

MIGRANTI – ZINZI (FORZA ITALIA): “NO A SOLUZIONI DALL’ALTO. LA NOSTRA E’ UNA TERRA DI EMERGENZE, NON PUO’ SUPPORTARE ALTRE GRAVI CRITICITA’”.



“Il nostro territorio vive costantemente in emergenza e non è certamente in grado di supportare altre situazioni di enorme criticità come quella dell’accoglienza di circa 1300 migranti. Gli episodi di tensione che si sono registrati ieri a Pontelatone non fanno che confermare tutto ciò”. Così il consigliere regionale di Forza Italia, Gianpiero Zinzi, ha commentato la notizia dell’arrivo, a partire dal prossimo agosto, di 1280 migranti in provincia di Caserta, che dovranno essere ospitati in apposite strutture dislocate sull’intero territorio.
“Questa vicenda – ha proseguito Zinzi – è la dimostrazione plastica dell’incapacità del Governo Renzi, che scarica sui territori la propria inadeguatezza nell’affrontare il problema immigrazione, soprattutto a livello europeo. In questo caso il razzismo non c’entra nulla. Crediamo fortemente nel valore della solidarietà, che resta un principio cardine del vivere civile. Tuttavia, esso non deve mai comportare il venir meno della sicurezza delle nostre città e dei nostri cittadini, che resta l’assoluta priorità. Imporre ai territori soluzioni dall’alto e irrazionali, senza tener conto delle realtà locali e dei loro problemi, è irresponsabile e non fa altro che aumentare le tensioni sociali e le difficoltà nell’accoglienza di chi chiede aiuto”.


CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA

I carabinieri della Stazione di Cellole, unitamente a personale del locale Commissariato di P.S., hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, BRANNI Luciano cl. 90. L’uomo, è stato trovato in possesso di materiale per l’idraulica asportato poco prima dall’autovattura Fiat Doblo’ di proprieta’ di un 66/enne del posto, parcheggiata in località Baia Murena di Cellole. La refurtiva, del valore complessivo di € 3.000,00 circa, è stata restituita all’avente diritto. Il 25enne, che dovrà rispondere del reato di furto aggravato, sarà giudicato con rito direttissimo


I carabinieri del Comando Stazione di Macerata Campania, nel corso di un servizio di controllo del territorio hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, CORTESE Salvatore Emanuele, cl. 97, diCasapulla. Costui, che nella circostanza  era a  bordo del proprio motociclo condotto da un altro giovane, poi accertato essere ancora minorenne, è stato bloccato in via Cefalonia, dopo un breve inseguimento. Nel corso della successiva perquisizione, i militari dell’arma hanno rinvenuto, occultato sotto il sellino del motociclo nr. 2 involucri contenenti complessivi gr 73.72 di sostanza stupefacente del tipo hashish in parte già suddivisa in 20 dosi, nonché la somma contante di  euro 210 ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio. La perquisizione estesa anche al domicilio dell’arrestato, ha consentito ai carabinieri di rinvenire e sequestrare anche un bilancino di precisione. Nella circostanza gli operanti hanno deferito in stato di libertà il minore in quanto risultato alla guida del motociclo sprovvisto della patente di guida contravvenzionandolo anche ai sensi del codice della strada per il mancato uso del casco. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari.


I Carabinieri del Comando Stazione di San Felice a Cancello (CE), hanno tratto in arresto LETTIERI Michele, cl. 67,  del posto. Allo stesso i militari dell’Arma hanno notificato un’ordine di espiazione pene detentive, emesso dall’ufficio esecuzioni penali di Avellino (AV). Il 48enne dovrà espiare una pena di mesi 8, poiché responsabile del reato di tentata truffa in concorso commesso in Cervinara (AV) nell’ anno 2006. L’arrestato è stato sottoposto al regime della detenzione domiciliare presso la propria abitazione.

I carabinieri del Comando Stazione di Piedimonte Matese hanno tratto in arresto ESPOSITO Daniele cl. 69 del luogo. Allo stesso i militari dell’Arma hanno notificato l’ordine di esecuzione per espiazione pena, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento. Il 46enne dovrà espiare un residuo pena di mesi 2 di reclusione per i reati di furto in abitazione e rapina. L’arrestato è stato ammesso al regime della detenzione domiciliare presso il proprio domicilio.
In Castel Volturno (Ce), i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, Okeke Sunday, cl.1975, e Okeke Jennifer, cl.1990, entrambi nigeriani del posto e regolari sul territorio, per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Nello specifico i militari dell’Arma hanno accertato un’attività di spaccio ed a seguito di perquisizioni personali e domiciliari, hanno rinvenuto 8 dosi di sostanza stupefacente del tipo marijuana e la somma in contanti di € 500,00, quale provento dell’attività illecita. Lo stupefacente ed il denaro sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza, mentre la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari, entrambi in attesa del rito direttissimo dinanzi all’Autorità Giudiziaria.


I Carabinieri delle Stazioni di Mondragone e Sant’Andrea del Pizzone, hanno svolto un servizio coordinato di controllo, finalizzato alla prevenzione del gioco illegale ed alla tutela dei minori. Nel corso del servizio i militari dell’Arma hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria un 39 di Mondragone, un 23enne di Francolise ed un 26enne di Carinola. E’ stato accertato che i denunciati raccoglievano abusivamente scommesse sportive gestite in via telematica da bookmaker esteri, poiché privi delle previste concessioni o autorizzazioni. Inoltre sono stati sottoposti a sequestro 9 postazioni telematiche utilizzate dagli avventori per le scommesse.


In Aversa (Ce), i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza reato, un 48enne di Lusciano per maltrattamenti in famiglia. Il provvedimento precautelare è scaturito a seguito delle ripetute denunce presentate dalla coniuge convivente, per maltrattamenti subiti anche ai danni dei loro tre figli, dei quali due minorenni, ripetutisi anche nella serata del 18 giugno u.s. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso altra abitazione diversa dal domicilio domestico.