La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 29 aprile 2015

COSENTINO COME CUTOLO DAL 1980 AD OGGI NON E' CAMBIATO NULLA - FAVORI IN CARCERE. NELLA SUA CELLA GIUNGEVA DI TUTTO CON LA COMPLICITA' DEGLI AGENTI PENITENZIARI - 3 I PROVVEDIMENTI CAUTELARI - OBBLIGO DI DIMORA PER LA MOGLIE

Ci mancava soltanto il reato di corruzione , che oggi va molto di moda , pezzo forte del governo Renzi che traballa per la fiducia . Per Nicola Cosentino una nuova ordinanza dove i giudici partenopei hanno contestato il reato perchè  ha ricevuto regali più del dovuto addirittura  sembra anche un telefonino. Ma la cosa più eclatante e che non si sa chi ha copiato all'altro se Raffaele Cutolo   da Nicola Cosentino o Nicola Cosentino a Cutolo. Una cosa è certa e che il compianto  Fabrizio De Andre'  nel 1984/85 dedicò una canzone a don Raffaele Cutolo, sara fatta la stessa cosa per l'ex sottosegretario alle finanze Nicola Cosentino??   


Per le indagini relative all’emissione dei provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina dai Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Caserta, sono state coordinate e dirette dai Sost. Proc. Dott. Fabrizio VANORIO e Dott. Alessandro D’ALESSIO, nonché dal Procuratore Aggiunto Giuseppe BORRELLI e dal Procuratore Capo Giovanni COLANGELO. Il GIP del Tribunale di Napoli che ha emesso le misure restrittive è la Dottoressa Isabella IASELLI.


Nella mattinata odierna, nell'ambito di un'articolata indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo di Caserta, unitamente al N.I.C. della Polizia Penitenziaria, hanno eseguito un’0rdinanza di custodia cautelare emessa dal 35° Uff. GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di 4 indagati (3 in carcere e 1 all’obbligo di dimora nel comune di residenza), ritenuti responsabili, a vario titolo di concorso in corruzione (art; 110, 319 e 321 c.p.) per atti contrari ai doveri d’uffici0, in quanto assunti in violazione di disposizioni dell’ordinamento penitenziario U. 354/1975}.
L’indagine é il naturale prosieguo del contesto investigativo che ha già portato all’arresto dell’ex Sottosegretario di State e deputato Nicola Cosentino in data 3 aprile 2014. In dettaglio, sulla base di attività tecniche e dinamiche, accertamenti testimoniali e documentali, il GIP, allo stato degli atti, ha valutato positivamente nell‘ordinanza la sussistenza dei seguenti fatti:
- il citato ex parlamentare, prima e soprattutto dopo il suo arresto, ha intrecciato rapporti con agenti del Corpo della Polizia Penitenziaria tali da permettergli di ottenere trattamenti di favore durante la sua detenzione nel carcere di Secondigliano (NA);
- alcuni agenti della Polizia Penitenziaria, illecitamente remunerati attraverso somme di denaro o assunzioni di propri parenti, facevano pervenire al detenuto messaggi dei congiunti del Cosentino 0 comunque provenienti dall’esterno, recapitavano al detenuto beni ed utilità varie, contravvenendo a quanto imposto dalla prevista normativa carceraria e consentivano talvolta all’ex politico di muoversi addirittura liberamente all’interno dell’istituto carcerario durante le ore notturne;
— gli incontri (ne sono stati censiti 36, monitorati e filmati) con un cognato del Cosentino, mediante i quali uno dei poliziotti penitenziari riceveva i documenti ed i beni da far giungere fraudolentemente nell’istitut0 di pena, avvenivano presso un distributore di carburanti sito nelle vicinanze dell’abitazione dell‘agente nel comune di Succivo (CE), dove, al termine dell’attività investigativa, si é proceduto ad effettuare anche un riscontro in data 21 marzo 2015, che ha permesso di acquisire utili ed ulteriori elementi a supporto della tesi investigativa;

- in taluni casi, peraltro, l’assistente della P.P. ed il cognato del Cosentino, dopo essersi contattati utilizzando un linguaggio criptico, si sono incontrati presso la citata area di servizio senza procedere a scambi di cose o documenti, dunque all’evidente fine di scambiarsi messaggi verbali riservati;
— un ulteriore riscontro investigativo si é avuto all’esito della perquisizione disposta, sempre il 21 marzo 2015, all'interno della cella dell’Istitut0 di pena di Napoli-Secondigliano dove si trovava detenuto il Cosentino, il quale veniva trovato in possesso di 30 tipologie di oggetti di cui non e consentito il possesso e di 12 tipologie di oggetti in sovrappiù rispetto a quanto consentito dal regolamento;
— l’agente di Polizia penitenziaria sottoposto a misura cautelare é risultato altresì in contatto con familiari di altri detenuti affiliati a clan camorristi dell’area napoletana.
Dei provvedimenti emessi dal GIP, tre sono di custodia in carcere e saranno eseguiti nei confronti dell’ex deputato (allo stato già detenuto e, a causa di tali vicende, già trasferito nel carcere di Temi), di suo cognato e di un poliziotto penitenziario, mentre l’obbligo di dimora sarà notificato alla moglie di Nicola Cosentino.

Persone destinatarie dell’ordinanza del 35° Uff. GIP del Tribunale di Napoli del 21 aprile
2015:
1. COSENTINO Nicola, rlato a Casal di Principe (CE) il 2.1.1959, detenuto in custodia cautelare
per altro procedimento presso la Casa circondariale di Temi
2. ESPOSITO Giuseppe, nate a Napoli il 4.11.1961,
3. VITALI Umberto, nate a Casandrino (NA) il 10.1.1972, V
Ordinanza di custodia cautelare in carcere;
ESPOSITO Maria Costanza (detta Marisa), nata a Tremola Ducenta il 2.8.1964, moglie del Cosentino 

Ordinanza impositiva della misura cautelare dell’0bbligo di soggiorno nel comune di residenza.

MADDALONI CLAN BELFORTE - FERMATE IN DUE SU RICHIESTA DELLA DDA DI NAPOLI - CHIEDEVANO SOLDI PER LA CAMORRA ALLE DITTE CHE ISTALLAVANO LA FIBRA OTTICA A MADDALONI

I Carabinieri Compagnia di Maddaloni, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, dal  Gip di Napoli   nei confronti di due soggetti responsabili di tentata estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa Lai Giuseppe e Guzzo Giovanni di Maddaloni  ai danni di operai di una ditta impegnata nella realizzazione di canali per l’installazione delle fibra ottica per conto della Telecom nel comune di Maddaloni ed altri limitrofi.
L’attivita’ investigativa ha evidenziato che Giuseppe Lai , in concorso con Giovanni Guzzo ha posto in essere , nel mese di febbraio , reiterate condotte di tentata estorsione ai danni di operai della ditta Energia e telecomunicazioni Etl , impegnata nella realizzazione di canali per l’istallazione di fibre ottiche per conto della Telecom nel comune di Maddaloni ed altri centri limitrofi.
In particolare le indagini hanno evidenziato che i soggetti , con lo scopo di favorire l’organizzazione camorristica denominata Clan Belforte – fazione Maddaloni  oltre ad affermare la supremazia del sodalizio del territorio di competenza, hanno utilizzato  metodi tipicamente mafiosi tentando di costringere le vittime a versare somme di denaro a titolo di tangente, in cambio dell’autorizzazione a poter proseguire i lavori . Si rappresenta che importanza fondamentale , al fine di acquisire gli elementi di prova  a carico egli arrestati , ha avuto la denuncia delle persone offese che , appoggiate e sostenute anche dal titolare della ditta , non hanno avuto esitazione e timore nel denunciare le diverse richieste estorsive subite e nel riconoscere i responsabili in sede di ricognizione fotografica.  



GAFI SUD - L’Assemblea dei Soci approva il Bilancio Nel 2014 confermati gli obiettivi del Piano Strategico



Rosario Caputo: “Con questi risultati guardiamo al futuro con fiducia

Ha avuto luogo ieri, a Caserta, l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci di Ga.Fi Sud, l’Organismo di Garanzia presieduto da Rosario Caputo, ed iscritto nell’elenco degli Intermediari Finanziari Vigilati da Banca d’Italia, per i previsti adempimenti annuali.

Nel corso dell’Assemblea sono stati resi noti una serie di dati ed indicatori dai quali si evince che il 2014, nonostante le oggettive difficoltà congiunturali, è stato  per Ga.Fi. Sud e per le imprese ad esso associate un anno soddisfacente sotto diversi punti di vista.

GA.FI. SUD ha, infatti, confermato gli obiettivi del piano strategico, migliorando la redditività e mantenendo sotto controllo il livello del rischio e dei costi operativi.

Nella sua relazione, il Presidente Rosario Caputo ha illustrato l'attività che Ga.Fi. Sud svolge a favore delle imprese in un momento di straordinaria difficoltà congiunturale soffermandosi sugli importanti risultati conseguiti.

Al 31.12.2014, GA.FI. Sud, infatti, ha riportato le seguenti performances:

  • Il numero dei Soci, oggi di circa 2000, cresce del 10% rispetto al 2013;
  • La garanzie rilasciate hanno superato i 100 milioni e crescono di oltre il 22%;
  • Gli affidamenti garantiti ammontano ad oltre 150 milioni con un incremento dell’11%;
  • Le operazioni eseguite, oltre 1500, si sono incrementate del 21%;
  • Il margine di intermediazione migliora del 45% rispetto al precedente anno;
  • I costi operativi si riducono del 20% rispetto al precedente anno;
  • L’indice di solvibilità o di adeguatezza patrimoniale (TIER 1) è pari al 25,46% con un miglioramento di oltre 3 punti rispetto al 2013, a fronte di un coefficiente minimo richiesto del 6%;
  • I presidi territoriali di GA.FI. Sud ammontano a 9 con l’apertura di n. 2 nuovi uffici nel 2014 nella regione Puglia (Bari e Foggia). 


GA.FI. SUD – ha dichiarato il Presidente Rosario Caputo - grazie alla propria rete operativa in Campania e Puglia, nonché a recenti accordi con mediatori creditizi nazionali, si rivela sempre in grado di presidiare il territorio in un’ottica di servizio per le imprese. Proseguiremo il nostro impegno come “Intermediario vigilato responsabile”, che svolge la propria attività in modo etico e trasparente, ponendo il rapporto di fiducia con il cliente al centro della propria mission. Gli importanti traguardi ti raggiunti grazie ad un grande spirito di squadra, ci permettono di guardare con fiducia al futuro. Pertanto, nonostante le oggettive difficoltà congiunturali, alla luce dei risultati conseguiti nel corso del 2014, GA.FI. Sud si conferma, ancora una volta, un confidi tra i più virtuosi in Italia”.

martedì 28 aprile 2015

GIANPIERO ZINZI INAUGURA IL COMITATO ELETTORALE A MADDALONI: “IL MIO IMPEGNO CONCRETO PER IL VILLAGGIO DEI RAGAZZI”



Folla delle grandi occasioni ieri sera a Maddaloni per l’inaugurazione del comitato elettorale di Gianpiero Zinzi, vice coordinatore regionale di Forza Italia e candidato alle elezioni regionali del 31 maggio. Al fianco di Zinzi numerosi sostenitori e simpatizzanti, ma anche amministratori, a partire dal sindaco di Maddaloni, Rosa De Lucia, dal presidente del Consiglio comunale della città, Giacomo Lombardi, e dal dirigente forzista Salvatore Mataluna. In sala anche i consiglieri comunali di Forza Italia Dora Caturano e Giuseppe Carfora, i consiglieri comunali del gruppo ‘Terra Mia’, Antonella Bernardo, Belvito D’Angelo, l’assessore Giuseppe D’Alessandro e gli ex consiglieri Giovanni Ragnino e Giovanni Ianniello.
A precedere l’intervento di Gianpiero Zinzi è stato il saluto del sindaco De Lucia, che ha sottolineato l’importanza, per i Comuni, di avere una interlocuzione diretta con la Regione, a seguito del processo di riforma delle istituzioni che ha di fatto svuotato il ruolo delle Province. Il primo cittadino si è detta convinta che “quando al governo vanno persone capaci come Gianpiero, i risultati arrivano”.
“Metterci la faccia significa assumersi degli impegni con i cittadini: ed è esattamente quello che intendo fare”: così ha iniziato il suo discorso Gianpiero Zinzi, il quale ha passato in rassegna alcune delle tematiche più sentite dalla comunità maddalonese. Il candidato di Fi alle Regionali ha assicurato “il massimo sforzo” per una risoluzione concreta, attraverso l’impegno in Regione, della vicenda del Villaggio dei Ragazzi che tanta apprensione sta creando alle famiglie di chi lavora in una delle istituzioni più storiche e simboliche di Maddaloni e dell’intera provincia di Caserta.
 “L’apertura di questo comitato – ha aggiunto Zinzi – rappresenta un punto di ascolto per la città che metterà insieme vecchi e nuovi amici. Si tratta di una tappa fondamentale di una nuova e stimolante avventura, che mi vedrà al fianco dei cittadini per ascoltare le loro istanze e cercare di portare i problemi delle diverse comunità della provincia di Caserta all’attenzione regionale. La battaglia è dura, ma l’entusiasmo è notevole e vogliamo continuare a lavorare giorno dopo giorno per costruire qualcosa di importante per questa terra”.

RAPINA AI TIR DELLA SDA - I CARABINIERI FERMANO DUE SOGGETTI

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise hanno proceduto all’arresto di Mandiello Salvatore cl. 65 di Boscoreale (NA) e Tanzillo Domenico cl. 52 di Acerra, autotrasportatore. I due sono ritenuti responsabili, in concorso, della rapina in danno di un autotrasportatore della SDA Express Courier Spa. Nello specifico, i carabinieri allertati da una segnalazione anonima avevano appreso informazioni circa una possibile rapina in danno di un tir che si sarebbe verificata in provincia di Salerno nel corso della scorsa notte. L’immediato servizio di prevenzione predisposto dai militari ha consentito di individuare, nei pressi dello svincolo del casello autostradale di Mercato san Severino (SA), un tir la cui andatura incerta insospettiva i militari che decidevano pertanto di monitorare gli spostamenti. Nel corso del servizio i carabinieri avevano modo di accertare che l’autocarro in questione era preceduto da un’auto di piccola cilindrata e che entrambi seguivano lo stesso percorso. Il servizio aveva termine allorquando gli automezzi raggiungevano un deposito presente nella zona industriale di Mercato San Severino. Ivi giunti i carabinieri eseguivano una irruzione che coglieva di sorpresa i due uomini, uno alla guida del tir e l’altro alla guida dell’autovettura, precludendo loro ogni via di fuga.
Le successive attività consentivano di verificare che sia l’autocarro che l’autoveicolo in questione erano oggetto di furto. In particolare il tir era stato rapinato con tecnica paramilitare alle precedenti ore 00.30 mentre transitava in direzione nord sull’autostrada SA-RC, all’altezza di Salerno lungo la diramazione per Caserta. In quell’area, l’autista del tir veniva costretto ad arrestare la marcia a causa di un altro automezzo che ne ostruiva il transito. In quel frangente due soggetti armati di pistola costringevano l’uomo a lasciare l’abitacolo ed a sdraiarsi faccia a terra all’interno del veicolo loro in uso con una pistola costantemente puntata alle tempie.  L’uomo veniva rilasciato qualche ora dopo in una piazzola di sosta della suddetta autostrada e subito dopo ritrovato dai carabinieri che nel frattempo avevano diramato le ricerche.
I successivi accertamenti consentivano di verificare che all’interno del tir erano custoditi diverse migliaia di pacchi e prodotti che nei giorni scorsi erano stati inviati dagli uffici postali e da alcune sedi del corriere espresso della  Calabria e destinati all’hub di smistamento SDA di Roma.
Tuttavia si verificava l’integrità del carico garantita dalla presenza degli appositi sigilli apposti all’atto della partenza dalla Calabria.
L’autocarro e l’intero carico venivano pertanto restituiti all’avente diritto. L’operazione dei carabinieri oltre a vanificare gli effetti dell’azione paramilitare posta in essere dai malviventi,  consentiva di non provocare ritardi nel processo di consegna di tutti i colli custoditi all’interno del rimorchio.
All’atto della perquisizione i carabinieri rinvenivano all’interno del tir un potente jammer, apparecchio elettronico utilizzato per disturbare la frequenza e rendere inefficaci eventuali localizzatori gps. I due arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Salerno.
 

SAN NICOLA LA STRADA - FERMATO MARITO SEPARATO E' AGLI ARRESTI DOMICILIARI

I Carabinieri della Stazione di San Nicola la Strada(CE), in Casagiove (CE),  hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari,  emessa dal Tribunale di S. Maria C.V. – II^ sezione penale nei confronti di PASQUARIELLO Michele, cl. 70, del posto. L’uomo già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, in data 08 e 10.04.2015, veniva sorpreso proprio dai carabinieri della Stazione in San Nicola la Strada nei pressi dell’abitazione della donna. Lo stesso, dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso l’abitazione del fratello in Casagiove agli arresti domiciliari.
 
 

GUARDIA DI FINANZA CASERTA: SEQUESTRATA UNA TONNELLATA E MEZZA DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO. ARRESTATI DUE CITTADINI ITALIANI.

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di    Caserta ha sgominato una associazione  contrabbandiera, costituita da cittadini italiani,  dedita al traffico illegale di tabacchi lavorati esteri.
Due le persone arrestate e sottoposti a sequestro due automezzi ed una tonnellata e  cinquecento chilogrammi di “bionde”.
L’operazione di servizio è stata condotta dai Finanzieri del Gruppo di Aversa, che sono riusciti ad  interrompere un importante canale di approvvigionamento di sigarette di contrabbando  provenienti dai Paesi dell’est e dirette in Campania, la cui vendita avrebbe fruttato ai responsabili  dell’illecito traffico più di 260 mila euro.
Le indagini delle Fiamme Gialle si sono concentrate questa volta sui mezzi pesanti in transito  sulle principali arterie stradali della Provincia d
i Caserta, ritenuti “a rischio” per provenienza e tipo  di merce trasportata.
In tale contesto, è stato individuato un autocarro  sospetto che è stato seguito fino a giungere in  un cortile nella zona di Saviano (NA), dove l’autista ed un suo complice si apprestavano a  trasbordare il carico in un locale adibito a deposito.
I Finanzieri, insospettiti da tale circostanza, dop o un’attenta attività di osservazione, sono  intervenuti ed hanno sorpreso i due contrabbandieri
intenti a preparare per lo stoccaggio i 1.500  chilogrammi di sigarette del tipo “cheap white'”, estremamente nocive per la salute degli ignari
consumatori perché considerate non rispondenti agli standard di sicurezza comunitari.
Tale tipologia di tabacchi sono sempre più diffusi  sulle bancarelle, anche perché in tempi di crisi  economica il loro prezzo, che può essere più basso  anche di 2-3 euro rispetto ai “pacchetti”  tradizionali, sembra incoraggiare il mercato clandestino, che consente elevati guadagni alle
organizzazioni criminali dedite al contrabbando.
Per l’elevato quantitativo di “bionde” rinvenute, S .S. di anni 39 e L.M. di anni 47, rispettivamente  originari di Napoli e Torre Annunziata, sono stati  posti a disposizione della Procura della  Repubblica di Nola, che ha disposto l’applicazione  della misura cautelare degli arresti in attesa
della celebrazione del processo con rito per direttissima.
Sono in corso le indagini per risalire alle rotte di approvvigionamento del t.l.e. ed individuare  eventuali altri responsabili del contrabbando, fenomeno che, dopo un periodo di forte calo,  risulta, negli ultimi anni, essere in sensibile ripresa, sia sotto il profilo della vendita al minuto
che  dei grandi traffici, specie nei territori dei comuni casertani limitrofi all’area metropolitana di Napoli.
La lotta ai traffici illegali ed il contrasto al contrabbando, oltre a garantire condizioni paritarie  di concorrenza tra gli operatori economici, tutela la
salute dei consumatori e restituisce risorse allo Stato.

SANTA MARIA CV DINTORNI - POLITICA E MUNNEZZA NELLA CITTA' DEL FORO E IN PROVINCIA - SONO SEMPRE GLI STESSI A FARSI VEDERE

Quanta munnezza politica c’è a Santa Maria Capua Vetere . Non me l’aspettavo ma la citta di Santa Maria Capua Vetere ha ancora una volta i voltagabbana e voltafaccia che un giorno stanno con uno e un giorno stanno contro . Lo spettacolo offerto da persone senza scrupoli che vanno con il politico di grido , ma in realtà glielo sta mettendo a quel posto perché pensa soltanto lui ad ingrassare e fare il vero  capo della criminalità organizzata  promettendo voti e preferenze a tutti , ma in realtà non hanno niente. La gente è oramai  stanca e soprattutto non andrà a votare perché ci sarà  un forte astensionismo dovuto soprattutto ad una non credibilità dei personaggi politici sammaritani, provinciali e regionali  , perché si ingrassano soltanto loro nonostante siano indagati e soprattutto schedati da chi da  oltre un quarantennio masticava politica provinciale perché  succedevano le cose sotto il suo naso. Non desidero denigrare i miei colleghi giornalisti , ma quando sono passato per puro caso proveniente da una mattinata alquanto indaffarata per vicende  private e vedere una schiera di nullafacenti che invece di stare con i propri figli era in bella mostra con telefonino e occhiali da sole  a cercare di strappare qualche euro , ma non lo possano avere, da qualche politico di grido del partito di quel rimbambito del presidente Berlusconi, mi è venuto il disgusto più totale, perché ogni sammaritano potrà dire , anche io c’ero . Ma in realtà non si può non essere franchi nel dire “ il sammaritano  è sempre più scemo va da una parte dove quel partito è lontano anni luce  da una credibilità nazionale, perché non arriva neanche al 15 per cento . Inoltre far venire una rappresentante del partito di centro destra come mara Carfagna che è stata l’artefice della distruzione di Santa Maria Capua Vetere votando per l’istituzione del tribunale di Napoli nord insieme ad un ex  senatore, la presa dei fondelli è stata megalattica  
 Sono stato un ex forzista ,ma sono anche una persona che ha visto nel Movimento Cinque Stelle di Santa Maria Capua Vetere il vero baluardo della città contro un sistema clientelare e da criminalità organizzata dove una semplice petizione per dire “no ai centri commerciali” si è tramutata in un positivo messaggio globale.
 A Santa Maria Capua Vetere  si sa, è andato sempre di moda “ ‘o bruglio “ dove persone senza scrupolo si sono alzati palazzi , palazzetti, ville , villette si sono comprati funzionari che avevano il compito di controllare e non hanno controllato , casomai ci sono andati anche a mangiare insieme  o hanno truffato insieme , a discapito di quelle persone che desiderano una città migliore.
 Ogni giorno attraverso la città ma  quelle persone senza scrupoli le vedo aggirarsi per cercare qualche politico , ma di loro neanche l’ombra, come del resto di chi vuole fare politica e non è attenta ai problemi dellacittà , della provincia soprattutto della regione .

Come era bello ai tempi di supernonno !!!    

PROVINCIA, SVILUPPO CAMPANIA, CONFARTIGIANATO E CNA HANNO SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER ATTIVARE E VALORIZZARE UN INCUBATORE DI IMPRESA A MARCIANISE. ZINZI: “OPPORTUNITA’ FONDAMENTALE PER IL TERRITORIO”.

Creare e valorizzare un incubatore di impresa a Marcianise con la collaborazione di Enti locali, associazioni e fondazioni: questo l’obiettivo del protocollo di intesa siglato stamani, presso la sede della Provincia di Caserta in corso Trieste, tra la Provincia, Sviluppo Campania, Confartigianato e il Cna.

Erano presenti il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, il direttore generale di Sviluppo Campania, Eugenio Gervasio, il segretario generale di Confartigianato, Luca Pietroluongo, il presidente e il segretario del Cna di Caserta, rispettivamente Salvatore Di Vilio e Francesco Geremia.

Gli incubatori di impresa sono complessi immobiliari organizzati per rendere servizi principalmente alle imprese che si allocano al loro interno, al fine di agevolare lo sviluppo. Enti ed associazioni coinvolte si impegnano a promuovere il centro impieghi nell’incubatore di Marcianise per la nascita di nuove imprese nonché lo sviluppo delle imprese esistenti.

“Iniziative come questa - ha dichiarato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi costituiscono un’opportunità fondamentale per il territorio. Bisogna puntare sul recupero delle tradizioni per rinnovare la filiera del ‘fatto a mano’. L’incubatore di impresa permetterà agli imprenditori di trovare allocazione per le proprie aziende e di ricevere i servizi utili per lo svolgimento della propria attività”.

“Abbiamo colto con sollecitudine – ha dichiarato il direttore generale di Sviluppo Campania, Eugenio Gervasio – la spinta del presidente Zinzi nel concretizzare l’iniziativa in questione. Il nostro obiettivo sarà quello di rafforzare le imprese esistenti e ‘startare’ le nuove iniziative grazie anche a Sviluppo Campania”.

“Ritengo sia fondamentale – ha dichiarato il presidente provinciale del Cna, Di Vilio - sperimentare attraverso questo progetto nuove tecnologie applicate alla canapa recuperando le tradizioni e avviando altre trasformazioni d’uso”.

“Questo incubatore – ha dichiarato il segretario di Confartigianato, Pietroluongo – costituisce una notevole opportunità per le nostre imprese. L’idea che lanciamo è quella di dare spazio ad un movimento al femminile. In questo senso abbiamo già dato il via ad un contaminatore in rosa delle imprese artigiane. Occorre lavorare anche si possano concretizzare linee economiche di intervento”.


“Occorre alzare la cultura imprenditoriale e fare ricerca. L’incubatore – ha dichiarato il segretario provinciale del Cna, Francesco Geremia – deve perseguire l’importante obiettivo di promuovere la formazione e l’uso di nuove tecnologie”

lunedì 27 aprile 2015

CASERTA - AL MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA LE OPERE PATRICK MOYA

Giovedì 30 aprile alle 16,30 presso il Mac3, il Museo di Arte Contemporanea della Città di Caserta, si inaugura la mostra “Moya Circus, dalla Côte d’Azur a Caserta” dell’artista francese Patrick Moya, da anni autore delle opere presenti al Circo di Montecarlo. L’esposizione sarà visitabile fino al 24 maggio.
La mostra si articolerà su due spazi espositivi: il Mac3 e la galleria Arterrima, con sede al corso Trieste 167. Il Museo di Arte Contemporanea, spazio pubblico concesso dal Comune di Caserta,o spiterà le opere di grandi dimensione del Circo del Principato di Monaco. Presso la galleria Arterrima, dal 29 aprile, con vernissage alle 19,30, verranno invece esposti i dipinti di minori dimensioni.
L’artista, oltre alle opere realizzate con metodi tradizionali, esprime – si legge nella presentazione di Arterrima -la propria creatività all’interno di un mezzo informatico con cui realizza una vera e propria realtà virtuale che denomina “Second Life”, all’interno della quale ripropone il mondo secondo la sua visuale, abitato dal proprio avatar con cui conduce in un tour virtuale attraverso varie località e realtà del mondo da lui create.
Con questa mostra l’artista realizzerà all’interno di“Second Life”anche l’immagine di Caserta, del suo monumento principale, la Reggia borbonica e dello spazio espositivo utilizzato, lasciando il segno della sua venuta all’interno della sua realtà virtuale.
Il tour virtuale sarà proiettato all’interno della mostra.
 
Biografia 
Specialista delle arti visive, performer e artista digitale, Patrick Moya vuole provare ogni campo artistico e lasciare la sua firma in ogni luogo: erige sculture monumentali in Asia, mentre in Italia modella in argilla le lettere del suo nome, passando con fantasiosi virtuosismi dal pennello al computer, dalle mascotte di serate tecno ai dipinti sui muri di una cappella, dall'arte contemporanea alle avanguardie digitali, dalla vita reale a quella virtuale della Second Life... un'attitudine invasiva ed unica usando come pretesto il suo nome e la sua immagine: l'artista diventa opera!
Nato nel 1955 a Troyes, da genitori d'origine spagnola, Patrick Moya frequenta l'Accademia d'arte Villa Arson a Nizza. Inizia ad indagare il ruolo dell'artista contemporaneo leggendo le opere di Macluhan e mette in pratica le sue riflessioni posando come modello per gli studenti delle Belle Arti, conciliando cosi Creatura e Creatore. Intraprende in modo attivo il ruolo d'artista, lavorando con le lettere del suo nome, assimilando l'opera con la sua firma. Nel 1996 crea il suo personaggio, caricatura del suo autoritratto, che accompagnato da un bestiario dalle forme umane anima il Moya Land. In Second Life continua la sua opera rigeneratrice, diventando - secondo il critico Mario Gerosa – uno dei massimi pionieri dell'arte virtuale. Concepisce le sue isole 3D come un'opera globale in cui il Creatore è finalmente divenuto Creatura: l'avatar Moya Janus accoglie i visitatori immergendoli nel suo universo.
 
 
 
 
 
 
 
Titolo della mostra: Moya Circus
Sedi: Arterrima - Corso Trieste 167– Caserta
Mac3 – Via Mazzini 16- Caserta
Vernissage: mercoledì 29 aprile alle 19,30 (Arterrima)
giovedì 30 aprile alle 16,30 (Mac3)
Autore:Patrick Moya
Durata: fino al 24 maggio 2015
Orari: lunedì, giovedì e sabato10,30-13 (Arterrima)
            Dal lunedì al venerdì  dalle 9,00 alle 13,00/martedì e giovedì dalle 15,00 alle 17,00 (Mac3)
            Ogni prima domenica del mese dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00
Ingresso: libero
Email: info@arterrima.it
Sito: www.arterrima.it

SANTA MARIA CAPUA VETERE - Istituita la zona a traffico limitato davanti l’anfiteatro, la giunta avvia l’iter per l’autorizzazione ministeriale per i varchi elettronici



Istituita la zona a traffico limitato su piazza Adriano e via Tifatina. Lo ha deliberato la giunta comunale, presieduta dal sindaco Biagio Di Muro, avviando in tal modo l’iter per l’autorizzazione all’installazione dei varchi elettronici da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ben chiare le ragioni del provvedimento: rafforzare la destinazione di piazza Adriano come riferimento culturale e turistico, migliorandone la vivibilità e il decoro tramite una ridotta presenza di veicoli a motore; contemperare le esigenze dei frequentatori delle attività commerciali con quelle dei residenti; potenziare la funzione di parcheggio dell’area adiacente all’anfiteatro (parco urbano).
Due i varchi con controllo elettronico previsti nella delibera: incrocio tra corso Aldo Moro e piazza Adriano (in direzione di via Tifatina) e incrocio tra via Tifatina e via Galatina (in direzione di piazza Adriano). Gli impianti rileveranno fotografie solo in caso di infrazione e non raccoglieranno dati sugli accessi, non essendo connessi neanche con altri strumenti o archivi.
Inizialmente la ZTL sarà istituita in via sperimentale, al fine di ricevere la dovuta autorizzazione ministeriale, informare adeguatamente la cittadinanza e organizzare la necessaria segnaletica.

La giunta ha altresì approvato il disciplinare per il rilascio dei contrassegni nella zona a traffico limitato da parte del comando di polizia municipale. Sono previsti vari tipi di contrassegno (ai quali corrispondono diverse modalità di accesso, transito e sosta), a seconda che si tratti di residenti, titolari di posto auto privato, ditte per interventi di manutenzione urgente, operatori commerciali in ZTL, operatori con esigenze particolari (per esempio, imprese funebri, corrieri espresso, ecc.), medici in visita domiciliare, veicoli al servizio di enti e pubbliche amministrazioni, veicoli al servizio di strutture ricettive, stampa, titolari di posto auto in particolari zone confinanti. Disciplinata anche la possibilità di rilasciare contrassegni temporanei.

RAPINE E FURTI - LA PROCURA DI NAPOLI NORD OTTIENE CINQUE ARRESTI

In data odierna, all’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 5 persone,  indagate a vario titolo di associazione per delinquere, rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi, furto aggravato.

L'indagine, condotta dai Carabinieri anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in relazione ai seguenti eventi delittuosi:
·         rapina in abitazione, commessa la sera del 17.02.2015 in Casapesenna (CE), con la seguente dinamica: quattro persone, con il volto coperto e armate di pistola e coltelli, fecero irruzione all’interno della dimora di due anziani coniugi, asportando circa 7.000 euro in contanti e diversi oggetti in oro. Un quinto complice,  che fungeva da “palo”, li attendeva all’esterno;
·         rapina presso un distributore di carburanti, commessa la sera dell’8.03.2015 in San Cipriano d’Aversa (CE), con la seguente dinamica: cinque persone, con il volto coperto e armate di coltelli, riuscirono a bloccare un dipendente, asportando circa 1.500 euro in contanti e il telefono cellulare;
·         furto in azienda agricola, commesso la sera 07.04.2015 in Santa Maria La Fossa (CE).
Agli indagati è stato contestato anche il delitto di associazione per delinquere: secondo la ricostruzione accusatoria, infatti, i suddetti avevano posto in essere una vera e propria organizzazione al fine di commettere rapine e furti, in abitazioni e presso esercizi commerciali. Il  sodalizio aveva la disponibilità di armi da fuoco.

Il gruppo criminale, composto da giovani  residenti  di Casal di Principe (CE) - alcuni dei quali con legami diretti di parentela - si avvaleva del contributo di “basisti”, che fornivano elementi utili alla realizzazione dei fatti criminosi. In occasione della rapina commessa il 17.02.2015 a Casapesenna, ad esempio, i rapinatori avevano la disponibilità delle chiavi del primo portone d’ingresso ed erano in possesso di informazioni precise sui beni da asportate e sulla ubicazione dei locali.


I cinque provvedimenti restrittivi - 4 di custodia cautelare in carcere e 1 di  arresti domiciliari - sono stati notificati nei confronti di indagati tutti liberi.