La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 23 gennaio 2015

OPERAZIONE DEDALO 18 TOMBAROLI INDAGATI E POSTI IN STATO DI DETENZIONE CARCERIA E DOMICILIARE - LA PROCURA " ESEGUIVANO SCAVI ILLECITI PER SOTTRARRE IL PATRIMONIO ARTISTICO DELLA PROVINCIA DI CASERTA



Questa mattina, militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e della Compagnia Carabinieri di Capua, in collaborazione con i Comandi Provinciali dei carabinieri di Caserta. Napoli, Frosinone e Latina e con il 7°` nucleo Carabinieri di Pontecagnano, a conclusione dell’indagine denominata "Dedalo ", coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e avviata nel 2011, hanno dato esecuzione — nelle province di Caserta, Napoli, Frosinone e Latina — all’ordinanza cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in relazione alle diciotto persone indicate nell’allegato elenco (a tre delle quali e stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, mentre alle altre quindici quella degli arresti domiciliari). Tre degli indagati — quelli condotti in carcere — sono stati ritenuti promotori e gli altri sedici — agli arresti domiciliari — partecipi di un`associazione per delinquere finalizzata alla ricerca illecita. attraverso scavi clandestini, all’impossessamento e alla ricettazione di reperti archeologici.
L’indagine era stata avviata dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e dalla Stazione Carabinieri di Calvi Risorta nell’estate del 2011, in quanto in quel periodo si era registrato un notevole incremento degli scavi illeciti nel territorio di Calvi Risorta (la c.d. Antica Cales).
l sopralluoghi condotti sulle aree interessate dai fenomeni avevano evidenziato un quadro allarmante di recrudescenza dei reati tipici di questo particolare settore. Parallelamente, si era percepito, da parte degli investigatori, una ripresa del mercato illegale di reperti archeologici, dopo un periodo di relativa stasi dovuta anche ai numerosi arresti eseguiti nello stesso anno dal Comando Tutela Patrimonio Culturale, a conclusione dell’indagine Ro.Vi.Na. (a suo tempo anch’essa coordinata da questo Ufficio).
I militari del Nucleo specializzato campano e della Stazione di Calvi Risorta, diretti dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. hanno quindi dato origine a una vastai complessa e faticosa indagine. basata su una lunga e paziente attività di intercettazioni telefoniche e ambientali e su una corposa attività di pedinamento degli indagati e di osservazione "sul campo", anche attraverso sofisticate tecnologie (telecamere a infrarossi e apparecchiature satellitari).
Nel corso delle indagini da un lato e risultato ben presto chiaro che l’approvvigionamento dei materiali archeologici da parte dei c.d. "tombaroli" non avveniva esclusivamente nell’area dell`Antica  Cales, bensì in tutti i più importanti siti di giacimenti archeologici della Campania, come Pompei, Paestum e Pozzuoli, dall`altro si e ricavato dall”imp0rtanza e dal valore economico dei “‘pezzi" sottratti che vi fosse una committenza molto "qualificata", anche estera, circostanza quest’ultima verificata effettivamente dalle emergenze delle indagini.
ll quadro probatorio raccolto ha permesso di delineare l’organigramma dell’associazi0ne per delinquere. nonché di chiarire le singole condotte dei partecipanti.
Oltre ai tombaroli, per la maggior parte provenienti da Mondragone, sono stati individuati i principali ricettatori di riferimento (di cui sono state documentate le modalità di procacciamento e di vendita ad acquirenti italiani e stranieri), e individuati anche i metodi di esportazione illecita, soprattutto verso la Spagna e gli Stati Uniti.
Sono stati inoltre identificali altri sodali. taluni incensurati, con compiti accessori quali ad esempio il restauro dei reperti pitt importanti e il trasporto vers0 le destinazioni estere.
Ulteriori inconfutabili conferme sono venute dalle perquisizioni effettuate nel corso delle indagini: i vari interventi dei militari hanno consentito di recuperare 0ltre millecinquecento reperti  archeologici. di diversa natura e datazione, ma anche numerosi reperti contraffatti. oltre ad attrezzatura (metal detectors e spilloni) utilizzata dai "tombaroli”` nel corso degli scavi, il tutt0 per un valore complessivo di oltre 2.500.000 euro.
E’ il caso di evidenziare che. nel corso di una perquisizione effettuata a Pompei, nell’area della c.d. Civita Giuliana , adiacente agli scavi. e stato rinvenuto. nel giardino di un’abitazione, uno slavo clandestino molto recente attraverso il quale era stato intercettato (e depredato) un ambiente di villa romana, le cui superfice affrescate (poi recuperate) risultavano essere state già in larga parte sottratte.
Oltre al valore puramente venale. le consulenze tecniche sui beni sequestrati hanno evidenziato una grandissima rilevanza dal punto di vista archeologico e artistico di molti dei reperti ritrovati, sia per la loro qualità artistica, sia per l`unicità delle decorazioni e il pregio dei materiali.
Tra questi spiccano: un cratere a campana di grandi dimensioni del IV-II secolo a.C., un’anf0ra della Magna Grecia con coperchio e un’anf0ra a due anse verticali, tutti attribuiti al pittore pestano Assteas; quattro pannelli affrescati in stile pompeiano, provenienti dallo scavo  rinvenuto a Pompei e sopra indicato.    



SOGGETTI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE
A) custodia cautelare in carcere:
• Verrengia Rocco uato a Napoli il 9/7/1958
• Valente Angelo nato a Villaricca (NA) il 2/7/1983
• D’Aniello Benedetto nato a Sant’Antonio Abate (NA) il 8/5/1948

B) arresti domiciliari:
• Verrengia Carmelo nato a Capua (CE) il 25/07/1975
• Langione Luigi nato a Mondragone (CE) il 13/04/1960
• Langione Pasquale nato a Mondragone (CE) il 11/05/1952;
• Bifulco Michele nato a Napoli il 03/12/1966
• Piglialarmi Egidio nato a Mondragone (CE) il 08/09/1965
• Falconetti Vittorio nato a Mondragone (CE) il 07/01/1965
• Sorrento Michele nato a Capaccio (SA) il 13/02/1950
• Messina Michele nato a Castellamare di Stabia (NA) il 16/06/1953
• Izzo Raffaele nato a Castellamare di Stabia (NA) il 03/01/1981
• Balzano Rosa nata a Terzigno (NA) il 27/05/1951
• Papa Tommaso nato a Monclragone (CE) il 22/1 1/1964
• Simeone Simone nato Formia (LT) il 22/09/1974
• Mastrobattista Angelo nato a Sabaudia (LT) il 23/08/1965
• Castaldo Sergio nato a Napoli il 22/03/1954
• Savarese Candido Augusto, nato a Napoli il 12/11/1941