La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

venerdì 5 dicembre 2014

SANTA MARIA CV - IL PUNTO DI GAETANO RAUSO EX CONSIGLIERE COMUNALE DI SANTA MARIA CV

Gli ultimi avvenimenti scandalosi, di Roma, Venezia e di tanti altri comuni d’Italia mi hanno sempre più convinto che la Legge elettorale Comunale provinciale va cambiata.
Dopo più di trent’anni che presto  servizio nella Pubblica Amministrazione, sono sempre più convinto che è necessario che si modifichi la legge che disciplina l’elezione del Sindaco e del Presidente della Provincia, al fine di porre un argine al malgoverno  delle Autonomie Locali e scongiurare che si continui ad assistere a fenomeni di trasformismo dettato solo da interessi personali, riducendo le Pubbliche Assise in un mercato delle vacche.

 La situazione sta degenerando in un modo che potrebbe portare ad irreparabili conseguenze per la stabilità istituzionale in quanto, con l’affermazione di questa logica affaristica e delinquenziale che impervers in tante amministrazioni , si da  sempre maggiore spazio a fenomeni che facilitano l’affermarsi di  interessi malavitosi.

                Dopo il referendum che ha portato alla promulgazione della legge n°81 del 1993, è stata introdotta l’elezione diretta del Sindaco e del Presidente della Provincia; la scelta del Capo dell’Amministrazione fatta dal  popolo, avrebbe dovuto sottintendere l’attribuzione di facoltà decisionali più vaste a coloro che sono destinatari di tale incarico, ma “ i soliti compromessi all’Italiana” hanno generato un sistema ibrido che ha determinato una situazione più difficilmente gestibile in confronto a quella precedente in cui decidevano   i Partiti.
Un Sindaco non può ben governare se, per mantenere la maggioranza che lo sostiene, deve assoggettarsi ad un continuo ricatto da parte di personaggi che tendono ad affermare interessi personali o quelli delle lobby che li sostengono,  invece di quelli della collettività che li ha scelti quali loro rappresentanti nei Consigli Comunali.
 A cosa servono questi Consigli se il Popolo ha la facoltà di scegliere chi Lo dovrà rappresentare e governare nei cinque anni di mandato; solo ad Esso il capo dell’Amministrazione Locale dovrebbe rendere conto,.
Con questa Legge in vigore,quali sono i personaggi che si propongono all’elettorato per essere scelti quali suoi rappresentanti?Una accozzaglia di incompetenti chiamati dall’aspirante Sindaco a far numero e che  non hanno la benché minima idea di quali sono i compiti di un amministratore.
Questi personaggi ambiscono all’incarico per soddisfare la loro ambizione o quelle dei loro mentori o per essere alle dipendenze di qualche losco  mandatario,;perciò si continua ad assistere a questi fenomeni di trasformismo; perciò vi è questa corruzione latente; perciò chi riesce ad essere eletto, anche difronte alle più bieche irregolarità, fa finta di non vedere, pur di ottenere qualche misera prebenda..
Mi dispiace che anche gli  eletti per aver raccolto la stima di benpensanti, si adeguano a questo stato di cose e cercano di galleggiare in questa palude putrescente che è la Politica di oggi.. Pur esprimendo giudizi categoricamente negativi sull’operato delle’Amministrazioni di cui fanno parte, con scuse meschine cercano di giustificare il loro rimanere in sella ed accettano le malefatte  di incompetenti e distruttori della società che dovrebbero difendere e far progredire.
In più occasioni ho ribadito la mia convinzione che quest’Amministrazione, comunale, come lo sono tantissime in questa Provincia ed in tutt’Italia,  fortemente condizionata dai Comitati d’Affari, non potrà mai governare la città con serenità e con spirito costruttivo. Solo una svolta decisa che permetta un cambiamento radicale e l’ascesa a rappresentare il Popolo di persone degne, potrebbe  permettere la cacciata dei personaggi squallidi che hanno portato tante città d’Italia  e Santa Maria alla ribalta delle cronache nere. Solo un controllo degli atti da parte di Organi governativi potrà garantire la regolarità del percorso amministrativo nelle amministrazioni locali.
Oggi questa iniqua Legge elettorale non lo permette e, quindi, va cambiata.
Solo così si potrà fare pulizia e cercare di far risorgere una Nazione allo sbando..

Gaetano Rauso