La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 23 ottobre 2014

Giustizia civile. Lucio Romano (Per l'Italia): "Voteremo la fiducia"


"Il decreto legge che stiamo esaminando e che voteremo favorevolmente, è volto alla  'degiurisdizionalizzazione' della giustizia civile, a snellire le procedure. È un provvedimento innovativo che risponde all'esigenza riconosciuta in sede di giustizia civile. Un arretrato che vale circa 5 milioni di processi di primo grado e oltre 400mila processi in appello. Il decreto semplifica la materia per consentire uno smaltimento rapido e introduce un istituto - la negoziazione assistita da un avvocato - che ridurrà l'apertura di un procedimento civile. Un istituto che chiede agli avvocati di svolgere una funzione nuova, per prevedere e risolvere il conflitto prima ancora che sia incardinato di fronte al giudice. Infine vorrei precisare - a fronte di una pubblicistica che ha creato molta confusione - che gli articoli 6 e 12, su cui avremo modo di tornare incentivando procedure volte alla mediazione e alla riconciliazione, riguardano i casi di separazione consensuale in cui da parte di entrambi c'è chiara volontà, formatasi in modo responsabile. Per il resto il sistema di separazione giudiziale non viene toccato dal provvedimento. Il Gruppo Per l'Italia, pur essendo consapevole che questo decreto non rappresenta altro che un primo passo per snellire le procedure e ridurre gli arretrati nella giustizia civile, voterà a favore".Lo ha dichiarato il senatore Lucio Romano, presidente del gruppo Per l'Italia, intervenendo in Aula.