La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 12 agosto 2014

Squadra Mobile di Caserta – “Pizzo di Ferragosto” – arrestati tre affiliati al clan dei casalesi-fazione BIDOGNETTI.


Nella prima mattinata, la Squadra Mobile di Caserta e la Sezione distaccata di Casal di Principe, ad epilogo di una attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Proc. Agg. Dr. Giuseppe BORRELLI e Sost. Proc. Dr. Alessandro D’ALESSIO, hanno eseguito un provvedimento di Fermo del P:M. nei confronti di tre affiliati al clan dei casalesi - fazione BIDOGNETTI, egemone in Castel Volturno (CE) e sul litorale domitio.
I nomi degli arrestati sono :
1.  CATERINO Vincenzo, nato ad Aversa (CE) il 14.03.1964, res. in Castel Volturno (CE), pregiudicato, affiliato al “clan dei Casalesi-fazione BIDOGNETTI”, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
2.  QUADRANO Americo, nato a Castel Volturno (CE) il 06.11.1967, ivi res.;
3.  MARTINO Stefano, nato a Napoli il 13.08.1973, res. in Villa Literno (CE).


I tre  sono gravemente indiziati di tentata estorsione, tentato danneggiamento, detenzione e porto illegale di materiale esplosivo, delitti aggravati dalla metodologia mafiosa e dal fine di agevolare il clan di stampo mafioso denominato “dei casalesi”.

Il provvedimento restrittivo è frutto di incalzanti indagini, anche tecniche, che in poche settimane hanno permesso di neutralizzare un pericoloso gruppo criminale responsabile di un tentativo di estorsione posto in essere nei confronti del titolare di un cantiere per il rimessaggio di imbarcazioni di Castel Volturno (CE), vittima, il 20 Luglio scorso, di un attentato realizzato con il lancio di materiale esplosivo, tramite un rudimentale mortaio, contro la struttura dallo stesso gestita.

L’adozione della misura pre-cautelare d’urgenza del Fermo da parte del Sost. Proc. Dr. Alessandro D’ALESSIO è stata imposta dalla spiccata pericolosità manifestata dagli indagati, evidentemente coinvolti in capillari attività estorsive sul territorio, per conto dell’organizzazione camorrista di appartenenza, attesa la coincidenza con la canonica scadenza di ferragosto, periodo in cui tradizionalmente gli emissari dei clan esigono il pagamento del “pizzo”.