La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 4 aprile 2014

MACERATA CAMPANIA - DECRETO DI FERMO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER UN INDIZIATO DI RAPINA A MANO A MANO ARMATA

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Macerata Campania hanno eseguito un decreto di fermo del Pubblico Ministero emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Proc. Agg. Dr. Luigi GAY e Sost. Proc. Dr.ssa Geraldina COZZOLINO nei confronti di MUSELLA Biagio cl. 1984 e residente in Qualiano (NA),  ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata dall’uso di armi.
Tale provvedimento scaturisce dall’attività investigativa, in merito alla rapina commessa con armi in data 20.11.2013 in pregiudizio della gioielleria “Momenti d’Oro” sita in Macerata Campania.
In data 29 gennaio 2014 era stato possibile identificare e sottoporre a misura cautelare tre responsabili della rapina, in particolare due giovani che si erano prestati a fare i basisti per la rapina ed una donna, tutt’ora ristretta in carcere, esecutrice materiale.
Dalle attività conseguenti, consistenti nello sviluppo delle immagini del sistema di videosorveglianza nonché in attività tecniche intercettive, si è riusciti da un lato a consolidare il quadro probatorio nei confronti degli indagati e dall’altro ad addivenire tramite l’incrocio di più risultanze all’identificazione del MUSELLA quale secondo rapinatore a volto scoperto.
Particolare di rilievo emerso nel corso di tale sviluppo investigativo è il commento carpito all’indagata CARANDENTE che conferma il possesso da parte del commando di armi vere e pronte a sparare; in particolare la donna commenta l’ipotesi dell’incontro con una pattuglia di carabinieri durante la rapina prospettatogli dall’avvocato:
…e ma ci lasciava la pelle…i ragazzi che stavano con me erano molto timorosi…manco li cani c’era un conflitto a fuoco...io ti coprivo…però…uno ha il diritto di fare fuoco sui carabinieri…giustamente si facevano la cartella
evidenziando di non avere alcuna remora o scrupolo a fare uso delle armi contro i militari.
Nel corso della perquisizione presso l’abitazione del MUSELLA sono stati trovati una replica di pistola del tipo di quelle in uso alle FF.PP ed un “kit da rapinatore” ovvero una borsa contenente guanti in lattice e nastro adesivo pronta per l’uso.

Il presente provvedimento nell’ambito delle attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere mirate a fronteggiare la recrudescenza dei reati contro il patrimonio.