La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 12 aprile 2014

CAMORRA IN PROVINCIA - LA SQUADRA DI ALESSANDRO TOCCO ESEGUE DUE ORDINANZE DELLA CORTE DI APPELLO

Nella serata di ieri, la Squadra Mobile di Caserta ha arrestato MARTINO Luisa, nata a S. Cipriano d’Aversa (CE) l’01.02.1963, e CONTE Giuseppe, nato a Grazzanise (CE) il 22.07.1967, in quanto colpiti da ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, dovendo espiare una condanna, rispettivamente, a 5 anni e 5 mesi di reclusione, per associazione mafiosa ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, ed a 5 anni e 10 mesi di reclusione, per associazione mafiosa.

Gli arrestati sono elementi di spicco del clan dei Casalesi – gruppo SCHIAVONE, ed in particolare della fazione attiva in Grazzanise, S. Maria la Fossa e S. Andrea del Pizzone, di cui era capozona CACCIAPUOTI Alfonso, cl. ’58, alias capa ianca, marito della citata MARTINO Luisa.

Secondo le indagini, MARTINO Luisa, dopo l’arresto del consorte, aveva assunto un ruolo di gestione diretta delle attività del gruppo camorrista, nel quale CONTE Giuseppe, suocero di CACCIAPUOTI Giuseppe, figlio di Alfonso, svolgeva compiti operativi nella imposizione e raccolta delle estorsioni, ricevendo un regolare stipendio dal clan.

Entrambi erano stati arrestati nell’operazione “Cento Passi” del luglio 2009.