La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 28 marzo 2014

A Caserta nasce il partito degli imprenditori Prima verifica: elezioni comunali di Caserta e Regionali

Nasce il partito degli imprenditori casertani. In crisi di rappresentanza, come cittadini prima ancora che imprenditori, un centinaio di industriali casertani hanno deciso di scendere in politica e costituire un partito.

E’ questo il senso dell’appello lanciato, ieri sera, presso il ristorante Di Vino nella frazione di San Benedetto, dal past president di Confindustria Caserta, ingegnere Antonio Crispino, cui ha risposto il fior fiore dell’imprenditoria locale che, con l’ausilio di autorevoli rappresentanti del mondo delle professioni, ha dato vita ad un apposito Comitato per la redazione del programma politico.
Ne fanno parte il presidente dei costruttori di Confindustria Caserta, Gianluigi Traettino, il past president dell’associazione degli industriali Antonio Farina, il presidente dei giovani imprenditori Vincenzo Bove, gli avvocati Domenico Santonastaso, Luigi Caterino, Vittorio Pisani e Augusto Imondi, i medici Franco Mascia e Leonardo Caracciolo e il commercialista Sandro Casale.
“La nostra è una città senza idee, senza progetti e soprattutto senza rappresentanza”, ha esordito Crispino. “Siamo governati da una classe politica corrotta e inadeguata. Un tempo, le nostre imprese contavano 20 mila dipendenti, oggi ne contiamo forse in tutto 300. E non per colpa nostra, ma della politica che non propone e non fa. Così non si può andare avanti, non si può stare più alla finestra e guardare, occorre impegnarsi in prima persona”.
“Insomma, bisogna organizzarsi e sostituirsi all’attuale classe politica che non è in grado di rappresentarci né come città, né come provincia, né come regione”. Un pensiero che è stato – sia pure con più che plausibili sfumature – condiviso unanimemente dagli imprenditori, tra cui spiccavano esponenti di primo piano del mondo confindustriale locale (l’attuale presidente dell’associazione di Via Roma, Luciano Morelli, i past president Antonio Della Gatta, Carlo Cicala e Antonio Farina) ma anche nuovi imprenditori di successo (i patron della Iuve Caserta Carlo Barbagallo e Raffaele Iavazzo), i vertici di Pmi Campania (in prima fila il presidente Gustavo De Negri) oltre ad autorevoli esponenti – come si è visto – del mondo delle professioni (si veda l’elenco completo a parte, ndr).
“L’incontro è stato un successo”, ha sottolineato Crispino, che parla di un sentimento diffuso di riscatto non soltanto da parte degli imprenditori, ma dei cittadini, stanchi ormai di una classe politica inadeguata, incapace di disegnare politiche di sviluppo per il territorio. “Avevamo invitato un cinquantina di amici, se ne sono presentati il doppio e tutti, in fondo, hanno condiviso questa linea, anche quelli che per dovere d’ufficio o temperamento non amano sbilanciarsi”, ha aggiunto.
Gli industriali, dunque, hanno messo sotto accusa l’attuale classe politica che – a loro dire – non soltanto fa niente per tirare fuori dalle secche questa provincia, ma addirittura ostacola le poche idee che si riescono con difficoltà a mettere in campo, o per ottusa miopia o per inconfessabili motivi. “E’ il caso del programma di edilizia popolare (leggi housing sociale), per esempio – ha spiegato Crispino – che pure forte di autorizzazioni regionale e provinciale, per incomprensibili ragioni è stato affossato dal Consiglio comunale di Caserta. Un piano che non avrebbe messo in moto grandi cifre, ma qualcosa pure avrebbe fatto, dando per esempio occupazione ad una sessantina di persone e movimentando un certo indotto”. In sala l’ingegnere Vincenzo Penzi, promotore del citato programma, a queste parole, ha fatto incetta di applausi, attestati di solidarietà e di stima. Parole, peraltro, che hanno richiamato alla memoria ricordi e nomi della “vituperata” prima repubblica, quando con metodi forse anche meno discutibili di oggi, il territorio era invece tutto un cantiere. E a questo punto è stato l’avvocato Santonastaso a registrare attestati di stima in ricordo del noto genitore.
Il convegno è stato aggiornato a quindici giorni, quando la Commissione illustrerà il programma elaborato sulla scorta del dibattito, e dunque sarà fissato il timing delle prossime iniziative del Movimento politico, che non potranno non essere  che le elezioni comunali di Caserta (“sempre che il sindaco non sarà deposto prima del tempo”, è stato più da uno aggiungo) e regionali del prossimo anno.
L’incontro è stato concluso da una pasta al filetto di pomodoro e pesto, una bistecca ai ferri e, per concludere, un babà portafortuna.
Di seguito – tra numerosi altri – gli imprenditori e i professionisti che hanno partecipato alla riunione:

Antonio Crispino, Antonio Farina, Francesco De Biasio, Sandro Casale, Luigi Pezone, Antonio Pezone, Katia Giordano, Franco Canzano, Carlo Izzo, Antonio Di Pietro, Gianmarco Carozza, Raffaele Dennetta, Angela Renga, Pasquale Di Giovanni, Enzo Chirico, Emilio Tambaro, Valentina Crispino, Gianluigi Traettino, Francesco Landolfi, Mimmo Santonastaso, Sebastiano Corvino, Michelino Izzo, Francesco Bonavolontà, Alfonso Letizia, Luciano Morelli, Raffaele Tartaglione, Salvatore Tartaglione, Massimo Pellino, Mario Pagano, Raffaele Pezzella, Riccardo Van Den Hende, Gianni Mincione, Gaetano Barbarano, Vincenzo Bove, Manfredi Paterniti, Gigi Del Rosso, Franco Migliaccio, Francesco Mascia, Clemente Izzo, Carmine Diana, Augusto Imondi, Achille Callipo, Gustavo De Negri, Leonardo Caracciolo, Antonio Della Gatta, Raffaele Iavazzo, Andrea Funari, Vincenzo Penzi, Francesco Di Rienzo, Carlo Barbagallo, Elio Pacifico, Tommaso Cervone, Fulvio Fiorillo, Pietro caturano, Francesco Crispino, Luigi Caterino, Giuseppe Altieri, Carlo Cicala, Clemente Pascarella, Salvatore Balivo.