La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 6 dicembre 2013

PROVINCE – ZINZI: “IL DDL DELRIO E’ UN PASTICCIO. SE BISOGNA SVUOTARE LE PROVINCE E RENDERLE INUTILI ENTI DI SECONDO LIVELLO, MEGLIO ABOLIRLE”.

“Sulle Province, con il ddl Delrio, si sta per compiere un autentico pasticcio. Se dobbiamo creare, come sembra, degli inutili ibridi, meglio abolirle del tutto. Sarebbe, invece,  necessaria una riorganizzazione delle Province, che miri ad un reale risparmio dei costi senza intaccare il ruolo fondamentale che esse hanno di Ente intermedio tra Regioni e Comuni, con competenze di grande rilievo quali ambiente, scuole, viabilità e politiche del lavoro. Ho sempre condiviso la proposta dell’Upi di riduzione (circa la metà di quelle attuali, che sono 110) delle Province: non è possibile che esistano Enti che hanno meno abitanti della città di Caserta. Tuttavia, esse dovrebbero conservare l’attuale struttura, le competenze e, soprattutto, gli organismi elettivi, col suffragio universale”. A dichiararlo è stato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, intervenuto stamani al Belvedere di San Leucio in occasione del convegno “Riforme costituzionali e ruolo dei Comuni per lo sviluppo” organizzato dall’Arec, l’Associazione degli ex consiglieri regionali della Campania.

“La verità - ha aggiunto Zinzi - è che occorrerebbe fare una seria riflessione sulle Regioni, partendo proprio dalla provocatoria proposta del Presidente Caldoro di abolirle. Più che accanirsi sulle Province, che sono ormai diventate il capro espiatorio per eccellenza e la bandiera da sventolare da parte di tutte le forze politiche, andrebbe considerato come le Regioni siano il vero “buco nero”, nel quale si annidano enormi sprechi”.