La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 23 novembre 2013

CAMORRA IN CAMPANIA - ESTORSIONI IN PROVINCIA -DUE ARRE



All’esito di un’ articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia,i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Caserta hanno eseguito un’ordinanza cautelarecon la misura coercitiva della custodia in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di due personegravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, di estorsione aggravatadal metodo mafioso e didetenzione e porto abusivo di arma.
Gli indagati,secondo quanto emerso dalle indagini, svolte da marzo 2011 a dicembre  2012,minacciando le vittime e avvalendosi della forza intimidatrice determinata sul territorio dal sodalizio camorristico dei Casalesi,avanzavano richieste estorsive nei confronti di imprenditori del settore edilee del settore noleggio di videogiochi e slot machine dell’alto casertano e della provincia di Benevento.
In relazione ad altri precedenti connessi episodi estorsivi,già in data 19 aprile 2012  veniva notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere agli stessi soggetti, unitamente ad una terza complice.
Oltre ai predetti reati, nel provvedimento cautelare viene contestata ad uno degli indagati la violazione della misura della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno a cui era sottoposto, nonché  la detenzione e  il  porto illegale in luogo pubblico di una pistola di marca e calibro imprecisato.
Nel corso dell’attività di indagine si è registrata, anche in questo caso, la collaborazione di alcuni  imprenditori che,acquistata fiducia nelle Istituzioni,  hanno denunziato gli episodi di cui erano stati vittime.