La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 31 ottobre 2013

SANTA MARIA CV POLITICA IN CITTA' - IL PUNTO DI GAETANO RAUSO

Ciò che accade a S.Maria Capua Vetere è contrario ai principi di onestà e di coerenza. 
Le ragione delle mie dimissioni dal consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere trovano sempre maggiore conforto  nei fatti che si stanno verificando in questi giorni. Senza pensare che la grave situazione politica che tuttora si registra a Santa Maria, si ripercuote negativamente su tutta l’economia della città,  ma  solo pensando ad altri intrallazzi o per ottenere misere prebende, alcuni consiglieri di maggioranza si sono uniti all’opposizione per cercare di far cadere l’amministrazione Di Muro. E’ triste che alcune  persone  si lascino trascinare in squallidi giochetti , non comprendendo la gravità delle danni alla collettività che scaturiranno dal loro atteggiamento. La mia coerenza, la mia richiesta di dare corso alle promesse fatte agli elettori, la mia strenua lotta ai politicanti che hanno svenduto la città ai palazzinari ed ai faccendieri, mi portò a togliere l’appoggio a questa Amministrazione ed a passare all’opposizione. Quella decisione mi costò tantissimo e fu dettata, soprattutto, dalla mancanza di  appoggio alla mia coerente azione da parte degli stessi consiglieri eletti nelle fila della Associazioni che oggi, per ragioni ben diverse dalle mie, stavano perpetrando un’azione che poteva essere giustificata solo se mossa dalle stesse motivazioni che hanno portato alle mie dimissioni. Oggi gli stessi che  avevano  accettato  l’ennesimo tradimento della volontà popolare,quelli che mi avevano isolato per ritagliarsi una fetta di un potere effimero, nel momento in cui se lo  sono visti togliere con il rifiuto delle loro pretese hanno tradito, senza nemmeno riuscirci, aggregandosi a qualche esponente della minoranza che ha ben altri scopi di quelli che vorrebbero la rinascita della città. Se le motivazioni del loro gesto fossero state  quelle che solo oggi stanno cercando di mettere in campo, avrebbero dovuto sostenere chi è stato sempre in trincea per difendere gli interessi di una città allo sbando, ripagando la fiducia degli elettori con un’azione coerente con il programma elettorale ed intransigente verso un modo di amministrare una città portata alla rovina dagli  intrallazzatori che l’hanno disamministrata per venti anni. Non hanno  voluto ascoltare la voce di chi voleva che la città risorgesse rendendo l’azione delle Associazioni debole e non in grado di incidere sullo strapotere della sinistra. Ora, dopo che hanno tradito, vorrebbero mascherare la loro stupida azione che doveva essere di contrasto interno alla maggioranza e non di rivendicazione di posti e di prebende, con la richiesta di un chiarimento e dell’attuazione di programmi che, nel tempo, hanno dimostrato non essere di loro interesse. Mascherare un mercimonio che si sta consumando con giustificazioni di natura politica  è disonesto oltre che nei confronti della gente soprattutto nei confronti di se stessi. In questo miserabile contesto gli alleati di  Biagio Di Muro non hanno mosso un dito, forse perché aspettavano che cadesse e potessero, finalmente, rimettersi in gioco per la conquista di poltrone che permettano loro di continuare il sacco della città, insieme ai loro trasversali alleati che prima erano a loro vicini ed oggi fanno finta di fare opposizione. Si fanno finta perché hanno dimostrato che quando si dovevano affrontare le vere battaglie nell’interesse della città sono stati zitti e mi hanno lasciato solo ed hanno, così, determinato la mia decisione di dare le dimissioni da un contesto a cui non  potevo più appartenere, sia per ragioni politiche che familiari. Oggi, a causa di questi fatti, per tenere in piedi questa traballante maggioranza,assistiamo al solito Mercato delle Vacche permesso da un sistema elettorale iniquo; un mercato delle coscienze i cui i banditori continuano ad essere  quei personaggi  che dovrebbero  essere allontanati da ogni contesto civile. Chi ha perpetrato quelle azioni che, se portate a buon fine,  avrebbero portato alla caduta dell’amministrazione, dovrebbe avere il coraggio di dimettersi o di passare all’opposizione e non continuare  a cercare miserabili giustificazioni pseudo politiche al loro operato che di politico non hanno niente. Andatevene a casa , sentite a me e lo dico, in special modo, a chi ha avuto sempre una dignità ed un tradizione familiare da difendere; valori a cui non potrà rinunciare accodandosi a miserabili che non hanno niente da perdere.


Gaetano Rauso