La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 14 ottobre 2013

CELLOLE - OMICIDIO PASSERO - LA PRIMA CORTE DI ASSISE CONDANNA CARMELO ARCIERO A 26 ANNI E SEI MSI DI RECLUSIONE .

Non volevo ucciderlo, ero ubriaco . Questa la frase che Carmelo Arciero aveva dichiarato al pm Gerardina Cozzolino subito dopo l’arresto eseguito dai carabinieri di Cellole per l’omicidio di  Antonio Passero ucciso lo scorso 20 marzo davanti al ristorante 'Il Gabbiano' a Cellole. Ieri la sentenza della prima corte di assise che lo ha condannato a 25 anni reclusione per omicidio volontario , perché i magistrati sammaritani non lo hanno creduto , ma anche perché, poi si è capito, era sotto l’effetto di droga e quindi le toghe di Santa Maria CV hanno aumentato la condanna ad un anno e sei mesi . In tutto 26 anni di reclusione  Il corpo della vittima fu trovato riverso sul marciapiede con gravi ferite alla testa e alle gambe. Subito scattarono le indagini dei carabinieri di Sessa Aurunca coordinate dai pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Dall'autopsia emerse due giorni piu' tardi che Passero era morto a seguito di un investimento automobilistico. Allo sviluppo delle indagini sono state decisive le dichiarazioni rese dai famigliari di Passero che riferirono di un precedente tentativo di investimento volontario subito dalla vittima a febbraio di quest'anno. I famigliari di Passero riferirono che il conducente di un'alfa 156 grigia aveva tentato di uccidere l'uomo. In sostanza, la vettura era salita sul marciapiede nei pressi di un bar e aveva cercato di travolgerlo ma soltanto grazie alla sua prontezza di riflessi Passero era riuscito a mettersi in salvo. Il tentativo invece e' riuscito il 20 marzo scorso -a detta dei carabinieri- quando Passero e' stato ucciso. Sono stati liquidati anche gli avvocati di parte civile, Luigi Iannettone e Francesca Mastracchio, e soprattutto i familiari   ma due testimoni che furono interrogati davanti alla corte di assise sono stati ritenuti inattendibili e il pm ha trasmesso gli atti alla procura competente per falsa testimonianza.