La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 5 ottobre 2013

CAMORRA: AGGUATO A VILLA DI BRIANO TRE ARRESTI I CARABINIERI ESEGUONO TRE ARRESTI

A conclusione delle indagini coordinate dalla  Procura della Repubblica di Napoli -Direzione Distrettuale Antimafia sul fallito agguato in Villa di Briano (CE), organizzato  tra il marzo e l’aprile del 2008 ai danni di CIRILLO Alessandro e LETIZIA Giovanni, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe stanno dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli - nei confronti di tre persone ritenute affiliate alla organizzazione camorristica “dei casalesi”, per i delitti di tentato omicidioe porto abusivo di armi, aggravati  dal “metodo mafioso”.
La vicenda in questione si riferisce a un agguato, autorizzato secondo l’ipotesi accusatoria da Giuseppe SETOLA, che doveva avvenire presso un’ abitazione ubicata in Villa di Briano (CE), ove le vittime erano state invitate per incontrarsi con ALFIERO Massimo.
In quel luogo, infatti, doveva avvenire l’omicidio: in alternativa, qualora non fosse stato possibile uccidere le vittime designate  all’interno dell’abitazione,  avrebbe agito un altro gruppo di fuoco, appostato all’esterno dell’abitazione,  sulla pubblica via.

L’agguato non si realizzò poiché le vittime designate, intuita l’insidia che si nascondeva dietro l’appuntamento, inviarono una donna, vicina al gruppo camorristico, a giustificare la loro assenza, motivata  dai numerosi controlli delle forze di polizia in atto sul territorio.

Le persone che dovevano eseguire l’agguato erano munite  di armi micidiali, in particolare un fucile mitragliatore tipo “kalashnikov”, un fucile semiautomatico con meccanismo a pompa,  una mitraglietta calibro 7,65,  pistole calibro 9, di cui una munita di silenziatore.

Il movente dell’agguato scaturiva dalla circostanza che Giuseppe SETOLA riteneva che il CIRILLO e il LETIZIA si fossero appropriati di denaro proveniente da estorsioni e non versato nella cassa del gruppo criminale.

Nel corso dell’indagine, che ha portato all’individuazione degli autori del fallito agguato, sono stati raccolti obiettivi riscontri alle dichiarazioni di tre collaboratori di giustizia, riscontri ulteriormente avvalorati da alcune intercettazioni ambientali, eseguite nell’ambito dell’attività di indagine svolta a seguito dell’omicidio ORSI.

Il 13 novembre 2012 analoga ordinanza di custodia cautelare per gli stessi fatti reato venne notificata a SETOLA Giuseppe,  quale mandante e ad altre persone , quali agevolatori e co-esecutori.

LE ALTRE OPERAZIONI 
Il Comando Compagnia Carabinieri di Casal di Principe al fine infrenare la commissione di reati predatori ed a garantire il sicuro svolgimento della movida cittadina nelle ore serali e notturne, ha predispostodei servizi straordinari di controllo del territorio. Nella tarda serata di ieri 04 ottobre, in Cancello ed Arnone i Carabinieri della locale stazione, nel corso di uno dei citati servizi, procedevano al controllo di La Marca Michele, cl.1950, di Napoli. Nella circostanza, a seguito di accertamenti, emergeva che sul conto del citato pendeva un ordine di esecuzione per espiazione pena definitiva di anni 2 e mesi 5 cinque, per il reato di concussione, irreperibile dal 2008. Quindi, i militari procedevano al suo arresto e traduzione presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

2. In Castel Volturno, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mondragone, hanno proceduto all’arresto del cittadino nigeriano NhamokoFriday, cl.1984, per il reato di minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale. Nella circostanza, i militari intervenuti per una segnalazione relativa ad una rissa in famiglia, procedevano al controllo del prevenuto, il quale si opponeva in maniera violenta, scagliandosi contro gli stessi  armato di un collo di bottiglia, riuscendo comunque a bloccarlo. Quindi il  Nhamoko, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sarà giudicato con la formula del rito direttissimo.