La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 19 maggio 2013

SANTA MARIA CV- Un patto per salvare il Tribunale e la città, di Gaetano Rauso


Gli ultimi avvenimenti che riguardano l’eventuale, nuova collocazione dei vari uffici del Tribunale di Santa Maria, hanno fatto balzare, inequivocabilmente, all’attenzione di tutti l’inaffidabilità e l’impreparazione di questi politici  nell’affrontare i veri problemi della città. Tutti i crediti che potevano essere concessi  si sono esauriti nelle dimostrazioni di inefficienza che, in tante occasioni, hanno dato a tutta l’opinione pubblica.

Oggi rischiamo di compromettere, definitivamente la permanenza del Tribunale a Santa Maria,

Dopo aver speso, inutilmente più di un miliardo per il progetto della Cittadella Giudiziaria che poi è rimasto nel dimenticatoio, si è incapaci di affrontare il problema della collocazione degli uffici Giudiziari in luoghi che vicini al centro storico. Si è creato un problema inesistente, perché non si è stati  in grado non o non si è voluto, dopo più di due anni, offrire una soluzione accettabile ai responsabile dell’Amministrazione Giudiziaria. Già da anni avevo paventato questo pericolo ed avevo indicato in miei scritti la possibilità di ubicare nell’ex casa comunale, nell’ex Cappabianca e nell’ ex caserma Mario Fiore il Tribunale Civile, la Procura e  l’Ufficio del Giudice di Sorveglianza. Con i sol,di che si spendono per fittare capannoni nati per ospitare le industri e dare lavoro alla gente ( senza pensare a progetti faraonici ed irrealizzabili a breve) si potrebbe concretizzare un progetto realizzabile in meno di due anni, facendo venire meno ogni velleità di Caserta di scipparci il Tribunale. Anzi, come giustamente richiesto dal dr. Lembo, si potrebbe richiedere anche la dislocazione in città di una sezione della DIA per perseguire i reati di camorra che sono frequenti nella nostra Provincia. Chi ora si erge a censore di questa amministrazione è stato il primo responsabile di questa situazione tanto precaria. Ha permesso si infiltrassero elementi destabilizzanti e che  hanno dimostrato di non aver  a cuore l’interesse della città. La Politica deve avere uno scatto di orgoglio e, unita,  deve  combattere  una battaglia che coinvolga tutte le sua componenti , i professionisti  ed gli  intellettuali che si oppongano a questa ennesima manovra ad essa contraria. Si devono allontanare quegli elementi che hanno rifiutato, con immediatezza, di sposare i bisogni reali della città ed hanno permesso il suo saccheggio.  Il risveglio delle coscienze è necessario per allontanare le forze malsane che infestano il tessuto sociale cittadino per, finalmente, pensare ad una rinascita della città e della sua economia, Per ottenere questo ci vuole l’apporto di tutti, a prescindere dal colore politico. La legalità che tanto si sbandiera è un concetto empirico che dovrebbe concretizzarsi nel perseguire l’interesse collettivo e non quello personale o di pochi.

Gaetano Rauso