La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 21 maggio 2013

SANTA MARIA CV - CI SCRIVE L'ARCHITETTO GIUSEPPE MORELLI - SPERO TANTO CHE S.MARIA C.V. NON VENGA CONSIDERATA LA REPUBBLICA DELLE BANANE:



Caro Prospero,
in tutte le Città che si rispettano, le TRASFORMAZIONI DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO sono  straordinari laboratori di confronto per i cittadini, per i professionisti oltre che per coloro che lavorano negli uffici di pianificazione e per i decisori politici. In queste città viene coinvolta LA COLLETTIVITÀ con azioni di comunicazione, animazione, consultazione ed empowerment (processo di crescita, sia dell'individuo sia del gruppo, per far emergere risorse  e portare l'individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale). La vera partecipazione si attua in modi e con esiti diversi e porta  con sé il VANTAGGIO CIVILE di un'argomentazione pubblica delle scelte politiche e tecniche in base alle quali i luoghi in cui viviamo si trasformano. Orbene, siccome il  02.07.2012  è stata pubblicata sul BURC  Regione Campania n.41   la Delibera di approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Caserta (Ptcp) per cui  sulla base di detto Piano TUTTI  i Comuni della Provincia – nel rilascio dei titoli abilitativi edilizi –dovranno rispettare anche le disposizioni precettive contenute nel piano territoriale provinciale. Inoltre, i Comuni della Provincia di Caserta, ad eccezione di quelli come  San Felice a Cancello, Villa Literno e Carinaro -, che hanno un piano urbanistico comunale (Puc) approvato ai sensi della legge regionale n. 16/2004 – potranno approvare varianti allo strumento urbanistico vigente esclusivamente per la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico”. Entro diciotto mesi dall’entrata in vigore del Ptcp – ovvero entro il 17 gennaio 2014 – nei comuni della Provincia di Caserta dove non sarà stato definitivamente approvato il nuovo Puc entro la data indicata, dovrà applicarsi la disciplina prescritta per i Comuni sprovvisti di strumento urbanistico (cioè si potranno realizzare solo interventi di manutenzione o restauro degli edifici esistenti nei centri abitati, fuori dei quali si può costruire soltanto nel limite di 0,03 metri cubi per metro quadrato)”. Siccome, attualmente, si può ritenere che la detta decadenza si sia verificata anche per S.Maria C.V. ,  la mia semplice curiosità  consiste nel voler comprendere come mai a S.Maria C.V. si parla di  incarico di affidamento del PUC, guarda caso però non si parla della scadenza  del 17.01.2014, si parla di “trasparenza”, guarda caso  senza effettuare  alcun confronto sul PUC  con  i Cittadini, con  i Professionisti e con  coloro che lavorano negli uffici di pianificazione, senza contare che ciò non avviene neppure con  i  DECISORI POLITICI DELL’OPPOSIZIONE.  In  definitiva mi piacerebbe comprendere  se  il PUC  a S.Maria C.V. è un discorso da considerare  “TOP SECRET”  ed  “OFF LIMITS” o se l’umile Cittadino potrebbe essere informato, almeno tramite il sito dell’Ente sul quale esporre le tavole grafiche più significative di questo PUC dalle quali possa  comprendersi almeno  “LA RATIO” (in termini di costi-benefici per la Città)   di determinate scelte.
Questo nuovo PUC se non lo può illustrare ai Cittadini la Maggioranza di governo che semmai ha altri impegni più urgenti, almeno lo facciano i Consiglieri di opposizione, ovviamente se sanno qualcosa in proposito………………………
Non voglio credere  che un PUC  venga approvato direttamente in Consiglio Comunale entro la scadenza fissata, senza portarne a conoscenza i Cittadini.
Sono e resto del parere che la città di S.Maria C.V. è ben diversa dalla  “Repubblica delle Banane” dove i profitti si possono “privatizzare” e le perdite “socializzare” e dove la TRASPARENZA può essere confusa con la “SPARTENZA” !
          Un caro saluto.
  Arch. Giuseppe MORELLI